Ciao niccol,
Di norma una buona relazione dovrebbe seguire una schema tipo:
Territori:
Descrizione sintetica della comunità territoriale di riferimento dell'ente/servizio presso cui si svolge il tirocinio.
Ente:
Cenni storici, leggi istitutive, finalità, politica, struttura organizzativa, ( organigramma efunzionigramma), personale, competenze, ambito territoriale, finanziamenti ecc.
Servizio Sociale:
Inserimento nell'ente, collocazione nella struttura organizzativa, specificità di compiti, normativa socio assistenziale nazionale e regionale specifica, varie dimensioni del lavoro, rapporti interni ed esterni ( territorio e altri servizi e operatori) ecc.
Utenza:
Tipologia, problematiche, modalità di accesso. Utenza reale e potenziale ecc.
Esperienze di tirocinio
N.B, questa parte deve essere quella più corposa della relazione, evitando di dilungarsi eccessivamente sulle parti precedenti.
Descrizione analitica quantitativa e qualitativa del lavoro svolto e dei compiti assegnati.
Rapporti con il supervisore e con tutto il personale dell'ente.
Rapporti con l'utenza.
Sperimentazione del processo d'aiuto e dell'uso degli strumenti professionali.
Collegamento teoria prassi.
Analisi critica di quello che si è visto e fatto, con proprie considerazioni personali collegate con gli studi teorici.
Eventuali difficoltà incontrate:
-nella relazione ai vari livelli
-nell'esposizione verbale e scritta
-nel sondare fatti e sentimenti rilevanti per la comprensione dei bisogni personali, sociali, economici dell'utente
-nell'interpretazione del ruolo
ecc.
Analisi e valutazione dell'esperienza globale e dell'apprendimento realizzato.
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Niccol, non aver paura, scrivi quello che hai vissuto realmente e tutto andrà bene.
N.B riccordati che sei una tirocinante ok
Sviluppare atteggiamenti critici in senso propositivo è di fondamentale importanza per una crescita personale e professionale.
ciao e auguri per la relazione