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Welfare italiano
Inviato: mar, 18 nov 2014 - 4:56 pm
da nicaur
Il nostro si può definire un welfare society? erro? Grazie.
Re: Welfare italiano
Inviato: mer, 19 nov 2014 - 8:02 am
da ugo.albano
In questo settore si dice tutto ed il contrario di tutto, spesso senza cognizione.
Per esempio già usare i termini inglesi "welfare society" è fuorviante. Tradotto significherebbe "società del benessere".
Ma io di benessere ne vedo poco in giro in Italia.....
Il problema è che, dietro le parole, ci sono fatti all'estero: per esempio "welfare" significa diritto al minimo vitale.
Ora io non so come si possa parlare in Italia di welfare quando i diritti sociali non esistono. Enunciarli non significa che esistono.
Io non capisco perchè l'Università insista con questi termini, creando in voi studenti confusione sul fatto che, così com'è all'estero, è pure qui.
Re: Welfare italiano
Inviato: mer, 19 nov 2014 - 11:42 am
da laurabianchi
quindi vuoi dire che non esiste il welfarestate in italia?
L.B.
Re: Welfare italiano
Inviato: mer, 19 nov 2014 - 4:35 pm
da nicaur
Quindi il welfare non è ben definito non si può dire se ci sia un welfare society o un welfare mix.
Re: Welfare italiano
Inviato: mer, 10 dic 2014 - 1:58 pm
da erika.1977
Definire lo stato sociale italiano non è facile, io proporrei residuale: la solidarietà sociale è demandata sopratutto alle famiglie che magari talvolta riescono a compensare due bisogni diversi (ad esempio la pensione del nonno disabile e il tempo del figlio disoccupato), quando le famiglie non ce la fanno interviene il privato sociale laico e religioso e solo in ultima istanza lo Stato.
Il termine welfare mix indica la collaborazione tra Stato e privato (sociale o meno) per la realizzazione e l'implementazione di un sistema di welfare, può indicare anche la crescente importanza che il privato ha assunto nel sistema italiano.
Re: Welfare italiano
Inviato: gio, 18 dic 2014 - 10:48 am
da nicaur
le politiche sociali vengono adottate e attuate dallo Stato?
Re: Welfare italiano
Inviato: lun, 22 dic 2014 - 8:24 am
da erika.1977
Le politiche sociali sono di competenza Regionale a partire dalla riforma costituzione del 2001, lo Stato fissa i livelli minimi di assistenza, per quanto riguarda l'implementazione delle politiche sociali la competenza è delle Regioni attraverso le ASL (o ASP (Emilia Romagna) o Società della Salute (Toscana), potrebbero esserci anche altre denominazioni regionali che io non conosco) degli Enti Locali (Comuni e Unioni di Comuni) e del Terzo Settore che non dovrebbe essere un mero esecutore di decisioni prese altrove (Partecipa anche ai Piani di Zona). Il controllo spetta all'ente accreditante (Regione)