Un futuro incerto
Inviato: gio, 06 ott 2011 - 9:19 am
Salve a tutti,
mi chiamo Benedetta ho 23 anni, mi sono laureata in Servizio Sociale presso l'Università di Padova e ora mi sto preparando per affrontare l'Esame di Stato B, a Novembre. Tralasciando l'argomento "terrore" dell'esame di stato (la preparazione, l'ansia fisiologica e la paura di trovarsi dei quesiti fin troppo generali o difficili...) e i dubbi sulla mia professione che, come vedo, vengono a tutti (sarò brava nel mio lavoro??) in questo periodo mi sto facendo serie domande sul futuro.
Ho deciso di fermarmi alla triennale prima di tutto perché la mia stessa tutor del tirocinio mi ha sconsigliato di andare avanti per come stanno le cose e poi per una questione direi "materiale": ho necessità di conquistare la mia autonomia, trovare presto un'occupazione e non pesare più sui miei genitori. Molto semplice.
Il problema che mi pongo è questo: davvero la specialistica, ora come ora, non serve? O devo farla per forza per sperare di trovare un lavoro? C'è speranza per i concorsi pubblici o devo buttarmi sul privato, direttamente? E se chiedono esperienza, come fare se sono all'inizio?
Il mio desiderio sarebbe quello di, una volta superato l'esame, passare un periodo all'estero anche in Africa o in America Latina per fare un'esperienza come il Servizio Civile Internazionale o simili. Sono stata un anno in Erasmus a Valencia e la mia "sete" di esperienze fuori dall'Italia da allora non si è più spenta. Non solo come esperienza professionale ma anche personale...Se non lo faccio adesso che sono giovane e non ho una famiglia, quando mai si potrebbe lasciare tutto e partire, anche se per un periodo limitato??
Ma conviene farlo?O è solo un'enorme perdita di tempo? Mi piacerebbe moltissimo lavorare in un Ente autorizzato per le adozioni internazionali, ed un'esperienza extraeuropea sarebbe utile..Ma con la crisi che c'è, mi chiedo se ne valga la pena.
Vi ringrazio!!!
mi chiamo Benedetta ho 23 anni, mi sono laureata in Servizio Sociale presso l'Università di Padova e ora mi sto preparando per affrontare l'Esame di Stato B, a Novembre. Tralasciando l'argomento "terrore" dell'esame di stato (la preparazione, l'ansia fisiologica e la paura di trovarsi dei quesiti fin troppo generali o difficili...) e i dubbi sulla mia professione che, come vedo, vengono a tutti (sarò brava nel mio lavoro??) in questo periodo mi sto facendo serie domande sul futuro.
Ho deciso di fermarmi alla triennale prima di tutto perché la mia stessa tutor del tirocinio mi ha sconsigliato di andare avanti per come stanno le cose e poi per una questione direi "materiale": ho necessità di conquistare la mia autonomia, trovare presto un'occupazione e non pesare più sui miei genitori. Molto semplice.
Il problema che mi pongo è questo: davvero la specialistica, ora come ora, non serve? O devo farla per forza per sperare di trovare un lavoro? C'è speranza per i concorsi pubblici o devo buttarmi sul privato, direttamente? E se chiedono esperienza, come fare se sono all'inizio?
Il mio desiderio sarebbe quello di, una volta superato l'esame, passare un periodo all'estero anche in Africa o in America Latina per fare un'esperienza come il Servizio Civile Internazionale o simili. Sono stata un anno in Erasmus a Valencia e la mia "sete" di esperienze fuori dall'Italia da allora non si è più spenta. Non solo come esperienza professionale ma anche personale...Se non lo faccio adesso che sono giovane e non ho una famiglia, quando mai si potrebbe lasciare tutto e partire, anche se per un periodo limitato??
Ma conviene farlo?O è solo un'enorme perdita di tempo? Mi piacerebbe moltissimo lavorare in un Ente autorizzato per le adozioni internazionali, ed un'esperienza extraeuropea sarebbe utile..Ma con la crisi che c'è, mi chiedo se ne valga la pena.
Vi ringrazio!!!