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Buondì,l'ass.soc. ha i mezzi per consentire ad una sua assistita di saltare leliste d'attesa per inserire il proprio piccolo in un asilo nido nel più breve tempo possibile?premesso che l'assistita è ragazza madre di un bimbo di3anni e uno di 10 mesi,ISEE zero,disoccupata dal 2007 ed iscritta all'uff.di collocamento.L'assistita sarei io,ho veramente bisogno di mandare il piccolo al nido perchè come contributo dal Comune mi sono arriv600euro all'inizio anno e fino al2010 non mi spetta altro.Cosa devo fare,rubare?spiacente,lo trovo immorale.quando ho kiesto alla mia ass.soc.di inserirmi il pupo al nido mi ha liquidata dicendo che se ci son delle liste d'attes vanno rispettate.Chiaramente io la domanda d'iscrizione all'uff.scuole l'ho fatta(il giorno stesso in cui consegnavano moduli) ma,il mio comune che è molto piccolo dipende da un' altro e nei nido danno la precedenza ai residenti del comune da cui dipende il mio.NON è GIUSTO.Possibile che la mia ass.soc. non possa farmi ottenere la precedenza???Non ho parenti a cui poter affidare il piccolo,quindi cosa devo fare!?aiutatemi a saperne di più,grazie.

L'assistente sociale non è Mandrake che tutto può. Si può solo quello che la Legge permette. Se è giusto o non giusto non dipende dall'assistente sociale, ma dai regolamenti. Il "non è giusto" va fatto presente al politico, che i regolamenti li fa, e non all'assistente sociale, che ai regolamenti deve attenersi. Come anche va fatto presente al politico (e non all'assistente sociale) che le "liste di attesa" sono l'effetto di scelte politiche locali di non investimento sulle famiglie. Che c'entra l'assistente sociale in tutto ciò?

Nel caso specifico fa fede la regolamentazione del Comune per i servizi all'infanzia: lì ci sono i criteri per l'erogazione dei servizi e pure le "eccezioni" (se con queste si intendono "saltare la coda"), come l'inserimento di bambino con handicap o altro.

Buona giornata.

Ugo Albano