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Ciao a tutti! Sono iscritta all'albo del Veneto, da molti mesi cerco lavoro nel sociale o possibilità di svolgere un tirocinio per poter fare esperienza nel settore. Ora, chiamando l'ennesima volta l'ennesima cooperativa, ho saputo della possibilità di svolgere il tirocinio post laurea, convenzionato con l'Università. Entusiasta di questa opportunità prima di effettuare la domanda, vorrei chiedere un consiglio a tutti voi: è preferibile scegliere un Ente privato, in questo caso una cooperativa radicata a livello nazionale, o richiedere disponibilità di effettuare uno stage in Comune?
Credo che in entrambi i casi avrei ottime opportunità di apprendimento; mi chiedevo quale fosse l'ente che mi potrebbe dare maggiore possibilità di inserimento lavorativo..

Negli enti pubblici si entra per il tempo indeterminato tramite concorso quindi fare esperienza all'interno può essere utile a vincere il concorso, ma chissà se viene fatto di questi tempi!
La cooperativa potrebbe essere più flessibile per la questione assunzione e conoscendo le tue competenze potrebbero essere interessati ad assumerti.
In alcuni casi mi pare che i comuni appaltino alle cooperative una serie di servizi... ci sono colleghe che lavorano con le stesse responsabilità delle colleghe dipendenti del comune, ma con il contratto con la coop.

Concordo col tuo pensiero Nazg! Essendo bloccato il settore pubblico, sarei indirizzata sulla cooperativa, che mi potrebbe offrire un giorno (si spera) una proposta lavorativa.
Mi auguro di riuscire a vivere quest'esperienza per inserirmi nel mondo sociale. Ci voglio credere ora più che mai, dato che dovrò (ahimè) abbandonare un lavoro trovato da poco, per frequentare lo stage..

..La vita è fatta di scelte, e spero vivamente che questa sia un passo avanti verso il lavoro che amo.

Consiglio anche io la cooperativa, sicuramente per aprirsi possibilità lavorative, ma per motivi diversi:

1) l'opzione non è un ripiego, bensì una scelta. Non è che il blocco pubblico deve indurre la scelta;

2) come vedrai, la cooperativa ha tutto un altro clima, non sei un "dipendente", ma un "socio", dipende da come vuoi giocarti;

3) in Comune, ormai, si lavora da "burocrati", in coop. viene richiesta flessibilità di ruolo, il che non può farti che bene rispetto ad un modello "confuso" fornito dall'università.

Saluti.

Certamente, l'idea della cooperativa è nata sia per le maggiori possibilità di accesso lavorativo, che per una maggiore visione di flessibilità, di lavoro più "creativo", sviluppo di competenze più ampio, di possibilità di reciproca "contaminazione" e co-progettazione dei servizi.
Insomma vedo la cooperativa come una posibilità di mettersi in gioco maggiore, rispetto al ruolo dell'assistente sociale nell'ente pubblico.
Vi ringrazio per le risposte. Vi seguo sempre e cerco di fare tesoro dei vostri consigli!