Entrare nel mondo del lavoro...

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lelap88
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Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da lelap88 »

Buongiorno a tutti, sono un'assistente sociale neolaureata alle triennale in Servizio Sociale iscritta alla magistrale in Progettazione dei servizi sociali. Ho fatto velocemente l'iscrizione all'albo subito dopo la triennale perchè speravo di poter trovare un lavoro, uno stage, dell'attività di volontariato mentre finivo la magistrale ma ahimè, niente da fare. Sono riuscita solo ad ottenere un tirocinio professionalizzante in ospedale. Ora volevo capire cosa potrei fare di proficuo per la mia professione mentre studio all'università, ovvero continuare a cercare un tirocinio in un ente pubblico, per avere più possibilità per i concorsi, iscrivermi a qualche corso specializzante (mediazione familiare, culturale, counselling...) o un corso che potrebbe darmi altre opportunità di lavoro nel mondo del lavoro (educatrice, assistente alla comunicazione, assistente scolastica...), o buttarmi nel servizio civile quando uscirà il bando...
Insomma, la confusione è tanta, la mia testa è così piena di idee su ciò che potrei fare che alla fine temo non ne farò nessuna!
C'è qualche assistente sociale con un pò di esperienza che saprebbe indicarmi una strada da percorrere, un consiglio? Avrei tanto bisogno di confrontarmi con un professionista, dopo la laurea mi sono sentita un pò in balia delle onde, con tanta voglia di lavorare ma con la consapevolezza che il futuro lavorativo dobbiamo costruircelo noi, è per questo che non vorrei fare mosse sbagliate.
Grazie
lelap88
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da lelap88 »

bè è confortante sapere che gli "esperti" del forum non hanno due minuti per dare qualche consiglio a chi si affaccia al mondo del lavoro... e meno male che la nostra professione consisterebbe nell'aiutare chi si trova ad affrontare un momento di difficoltà!! :wink:
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chiara79
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da chiara79 »

Ciao, non sono una di quelli che tu definisci "esperti" del forum perché sono abilitata da solo un annetto e ancora non lavoro come Assistente Sociale. In quest'anno ho fatto 5 concorsi in tutto il nord Italia e sebbene sia sempre entrata in graduatoria finale finora non ne ho vinto nessuno (anche perché erano per un solo posto e eravamo sempre in tantissimi a concorrere!). Attualmente lavoro come operatrice sociale in una cooperativa e a dicembre il mio contratto a tempo determinato scadrà senza proroghe...
Il fatto che nessuno ti abbia risposto dipende dal fatto che ultimamente ci sono tantissimi post sulla questione "inserimento nel mercato del lavoro dei giovani professionisti" e ti basta leggere i post dei frequentatori del forum per farti un'idea della situazione lavorativa in Italia e all'estero. Il mio consiglio è quindi di leggerti un bel po' di pagine di questo forum sul tema che ti interessa. Vedrai che potrai leggere molti contributi utili che faranno al caso tuo.
Se poi vuoi la mia umile opinione, lascia stare corsi e master costosi perché sono quasi tutte bufale che si basano proprio sul fatto che una buona parte dei laureati in Italia sono disoccupati e pronti a fare di tutto pur di avere titoli da spendere nel mercato del lavoro. Se puoi fai il servizio civile e/o volontariato per entrare piano piano nell'ambiente lavorativo che desideri. Io ho iniziato così un bel po' di anni fa... E poi prova ad "annusare" quello che manca nella tuo territorio e proporti per attuare progetti presso le associazioni, patronati, cooperative. E magari affina le tecniche di progettazione e fundraising perché attualmente sono delle competenze richiestissime nel nostro settore, soprattutto nel privato sociale ma non solo.
E poi non escludere di andare all'estero, è un'occasione molto utile. Quindi impara più che puoi almeno una o più lingue straniere e approfitta di tutte le occasioni (SVE, Progetto Leonardo, Erasmus, FSE) per mettere un piede fuori dall'Italia, anche qualche mese! Ti potrebbe dare degli spunti interessanti dal punto di vista lavorativo (imparare qualcosa che qui non c'è ancora e poi portare le buone pratiche apprese a casa oppure pensare di lavorare e vivere fuori dall'Italia) e di sicuro ti aprirà la mente, provare per credere.
In bocca al lupo
Chiara
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ugo.albano
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da ugo.albano »

E' un tema discusso e ridiscusso in altri post, con l'effetto di creare ancora più confusione. Concordo con Chiara: và lì e rileggiti i contributi, che sono un ottimo stimolo.

Il vero problema è che questa "confusione" che voi giovani esprimete - legittimamente, per carità - deriva dal bisogno di coaching. Ognuno ha propri percorsi, ma anche potenzialità e specificità che devono raccordarsi a trend di mercato e a fattibilità. Ognuno ha inoltre propri limiti: c'è chi non si vuol contaminare, chi passa da una laurea all'altra, chi è pronto per andare all'estero e chi va in crisi se a mezzogiorno mamma non gli fa la pasta in brodo.....

Consiglio davvero di concedervi un percorso di supervisione per capire meglio come orientare il vostro futuro.

Un forum informatico ha un limite: si è anonimi, si simula, i messaggi scritti sono poca cosa per alimentare un percorso personale di orientamento. Al massimo ci si può scambiare l'esperienza.

Buona giornata.
Ugo Albano

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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da SaraR »

Ciao Chiara, scusa vorrei chiederti che cosa intendi per operatrice sociale? perchè io ho provato a "propormi" ma mi rispondono che la nostra laurea non è idonea...poi per cortesia (scusa l'ignoranza), quando parli di tecniche di progettazione hai qualche percorso specifico in mente?
Grazie ancora.
Sara.
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Nazg
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da Nazg »

lelap88 ha scritto:bè è confortante sapere che gli "esperti" del forum non hanno due minuti per dare qualche consiglio a chi si affaccia al mondo del lavoro... e meno male che la nostra professione consisterebbe nell'aiutare chi si trova ad affrontare un momento di difficoltà!! :wink:

...sarà che il periodo è nero per il lavoro e non ci sono risposte facili...
Forse è più facile fare un gruppo "di mutuo auto aiuto" tra neolaureati per sapere se ci sono riflessioni comuni, che non siano però il piangersi addosso.
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pallaspina
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da pallaspina »

Ciao, io voglio ancora intervenire perché anche se il problema non mi riguarda piuú da vicino, peró credo che per la figura dell'assistente sociale ci siano delle chances che non vengono colte appieno. Allora, per quanto riguarda la progettazione, esistono fondi europei piuttosto ricchi previa presentazione di progetti. Il problema é che imaparare a fare questi progetti non é facile. Non é, per intendersi, come presentare i progetti per la Regione. Adesso non so quanti di voi ne sanno qualcosa, ma io, lavorando in Comune, ho collaborato alla stesura dei progetti per chiedere finanziamenti alla Regione ed erano abbastanza una farsa. Per me, lo dico, fu molto interessante ed ebbi occasione di imparare cose nuove e diverse dal "casework"; non si tratta di burocrazia ma di presentare contenuti tecnici che giustifichino l'erogazione dei soldi da parte della Regione. Peró, é tutto abbastanza automatico e il contenuto di questi progetti é abbastanza standard e diciamo non viene tanto "guardato". INvece, i fondi europei non vengono erogati se non si presenta un progetto coi fiocchi. Ci sono soldi europei che non vengono erogati perché nessuno presenta i progetti, e a me dissero che ci vorrebbe quasi una persona che si dedica solo a quello in un Comune di medie dimensioni. Dunque, esistono corsi per imparare a fare questi progetti (e poi penso che sia imprescindibile una buon livello di inglese almeno scritto, diciamo un B2 del marco europeo). Se un giovane a.s. vuole imparare qualcosa di interessante e diverso, potrebbe vedere se nel Comune o nelle cooperative della zona puó fare uno stage finalizzato alla progettazione. Potrebbe anche nascere l'opportunitá di lavorare, dopo, previa frequenza di un corso sulla progettazione europea. Una collega che fa formazione anche in questo senso é Sabrina Banzato di Pesaro, che credo gestisca l'agenzia Socialnet (perché una volta pensammo di farle inserire un modulo sui progetti europei in un corso che ci tenne, ma proprio lei mi disse che era molto complesso da buttare lá a un gruppo eterogeneo di a.s.). Poi, esistono interessanti master in fund-raising ovvero come raccattare fondi (in generale). Sembrerá strano ma non lo é nemmeno tanto: oggi si cercano "cacciatori di soldi" e servono delle competenze tecniche non da poco. Una mia amica psicologa sta facendo uno di questi corsi alla bella etá di circa 60 anni, credo. Si occupa di psicologia di comunitá ma non solo, visto che ci fece anche delle supervisioni su un progetto di supporto alla genitorialitá. Una agenzia che offre corsi buoni in questo senso é la "Martini Associati" di Lucca, sono psicologi di comunitá e sono abituati a interagire con il servizio sociale. Fanno corsi in giro per l'Italia.
Per vostra info, l'indirizzo di psicologia di comunitá sta andando a morire. Nel vecchio ordinamento c'era "psicologia clinica e di comunitá", quando mi iscrissi io a Firenze c'era psicologia clinica (e poi generale e sperimentale; educazione; sociale). In Spagna dove studio io, c'e' clinica, sociale, lavoro ed educazione. Lo dico perché quando mi iscrissi ero solleticata dallo scegliere l'indirizzo di comunitá, essendomi sempre occupata anche di lavoro di rete e comunitá. Ma non c'era.... Quando chiesi perché, mi risposero che in realtá é una cosa tipica degli assistenti sociali.... dunque perché lasciare anche questo agli psicologi???
Altre cose: alcuni Comuni hanno progetti specifici (io seguivo un Progetto Nomadi, molti a.s. storcevano la bocca al pensiero ma é stata una delle cose piú gratificanti che ho fatto nella mia carriera: non seguivo solo i casi, ma coordinavo gli educatori e facevo counseling alle scuole). Fare il servizio civile dentro uno di questi progetti potrebbe farci conoscere e magari inserirsi come operatore domiciliare. Nell'ambito di certe problematiche, quali nomadi, stranieri... non si cerca tanto il "titolo" quanto la capacitá dell'operatore di essere empatico, non giudicare, saper stringere un buon rapporto con le famiglie ma saper anche mantenere le distanze senza farsi invischiare. E queste capacitá ce l'ha anche l'a.s....
lelap88
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da lelap88 »

Grazie a tutti, in particolare a Chiara e a Pallaspina per i suggerimenti e i consigli.
Sono perfettamente d'accordo con Chiara per quanto riguarda il discorso di andare all'estero e partirei anche domani (per non tornarvi mai più!) ma non posso, non perchè come dice Ugo Albano andrei in crisi se non trovassi il pranzo pronto, ma perchè il pranzo lo preparo io, a mio figlio di 5 anni!
Pallaspina, ti ringrazio per aver condiviso le tue esperienze... io sto frequentando la magistrale in Progettazione ecc ecc e in particolare sto seguendo una lezione sulla progettazione ma oltre ai soliti riferimenti puramente teorici (cos'è un progetto, il piano di zona, chi sono i soggetti...) non si va, e quindi mi sento totalmente impreparata in merito a questi argomenti... Comunque mi informerò su questi corsi che hai citato.
Avevo pensato in questi giorni di iscrivermi ad un master in mediazione familiare qui a Lecce che mi sembra molto interessante, e nel frattempo riprovare a chiedere di fare un tirocinio formativo presso il comune, precisamente nell'ufficio migrazioni. E' vero che in questi ultimi anni c'è stato un fiorire impressionante di master perchè probabilmente si tratta di un buon business (quasi quasi... :mrgreen: ), ma oltre a essere dei titoli che possono dare punteggi in sede di concorso, danno delle competenze (professionali, comunicative, relazionali) e offrono un approccio più pragmatico e tecnico rispetto a quello universitario.
A mio avviso l'importante comunque è non fermarsi mai, la volontà poi per fortuna è tanta, devo solo cercare di ritrovare quella fiducia e quella speranza un pò ingenua che mi ha guidato i primi anni dell'uni, perchè fare le cose senza crederci in fondo non ha molto senso...
giu111
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da giu111 »

ciao..vorrei fare una riflessione. sono iscritta all'albo da qualche mese e non riesco a trovare lavoro. non sono selettiva in quanto sarei ben contenta di poter fare anche l'educatrice o l'operatrice. mi sono proposta a tutte le cooperative della mia zona non ottenendo risultati. sto provando concorsi nella maggior parte dei quali si sa già che sarà il vincitore. (certe volte le commissioni fanno errori palesi e lo lasciano trapelare e non mi va di dire dove è successo)ed è un vero schifo. ho già fatto l'anno di servizio civile, ma non essendo laureata in scienze dell'educazione non mi hanno potuta tenere. ho fatto volontariato ma sempre per lo stesso motivo poi non ha portato a niente. e sinceramente sono un po' stanca di andare gratis. sono andata all'estero ma non è facile come si pensa o come alcuni scrivono in questo forum. c'è crisi anche li (inghilterra) , la concorrenza è spietata ed il costo della vita altissimo. avevo un lavoro a chiamata da mc donald che non mi permetteva di mantenermi e onestamente non ne valeva la pena. in ogni caso i laureati inglesi vengono prima nei posti qualificati.e non vi dico le selezioni per poter iniziare a fare volontariato...
ho quasi 30 anni e due lauree e vorrei veramente iniziare a lavorare ma mi domando cos'altro potrei tentare.
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chiara79
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Re: Entrare nel mondo del lavoro...

Messaggio da chiara79 »

Ciao Giu111, non mi pare che nei post precedenti si sia detto che andare a lavorare all'estero è una passeggiata e che il lavoro nel nostro settore si trova subito, ma sicuramente la situazione (sebbene si stia degradando come hai scritto tu) è tuttavia migliore dell'Italia. Non conosco la realtà inglese e immagino che non sia stato facile, Londra è una delle città più care al mondo e c'è una grande competizione per entrare nel mondo del lavoro. Tuttavia conosco altre persone che al contrario si sono ben integrate e che ce l'hanno fatta. A volte è anche una questione di fortuna e di caratteristiche che possono aiutare (un piccolo capitale per amortizzare le spese iniziali, determinazione, buona conoscenza della lingua, capacità di inserirsi e di presentarsi nei luoghi giusti, ecc).
Una collega assistente sociale che conosco ha lavorato 4 anni in Irlanda come social worker e non ha avuto molti problemi a trovare lavoro, certo che ha dovuto accettare settori che magari erano meno desiderabili e quindi più liberi (lavoro con persone affette da demenza o malattia mentale), però ha lavorato!
Ma se sei sicura che l'estero non è la strada giusta per te, non ti rimane che ritentare in Italia. Ma in quel caso sai già cosa ti aspetta...
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