In pratica un casino! sinceramente non vorrei trovarmi a dover prendere una decisione del genere.. sto finendo in questi giorni i lavori nella mia nuova casa e non vedo l'ora di entrarci.. pensare ad un ipotetico trasferimento ora come ora sarebbe un trauma!!
@ngela@ ho trovato comunque sul sito INAIL gli organi con i rispettivi compiti PRESIDENTE, CIV, CDA, COLLEGIO DEI SINDACI, OIV, COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITA' ecc.. poche righe, ma almeno mi sono fatta un'idea..
Ah, così.......grazie!
comunque anche io alloggerò al Relais Mediterraneum.
...perchè nei sogni entriamo in un mondo che è interamente nostro. Lasciamo che navighi nell'oceano più profondo, o che si liberi al di là delle nuvole.
nessuno ha un caso da proporci riguardante infortuni sul lavoro cosi' proviamo tutti a dare un parere di risoluzione e ci alleniamo?? Io ne ho trovati solo sulla disabilità in generale..
lunaa bene che siamo nello stesso hotel così possiamo farci gli spostamenti insieme...tu quando arrivi?!
io nella mattinata del 22...
magari ci mandiamo un pvt per incontrarci!
hope sì sì come dicevo anche io ho giusto poche righe!!
per il caso su un infortunio lavorativo...io non ho trovato esempi!!
mamma mia, manca pochissimo, io ho pure il virus e devo ancora finire le dispense!!
HopeYouLike ha scritto:nessuno ha un caso da proporci riguardante infortuni sul lavoro cosi' proviamo tutti a dare un parere di risoluzione e ci alleniamo?? Io ne ho trovati solo sulla disabilità in generale..
Propongo un caso vediamo cosa fareste...
Mi chiamo Michela, ho 50 anni, ho fatto un incidente stradale che mi ha creato problemi alla schiena.
I danni subiti non erano gravi e dopo qualche tempo sono rientrata al lavoro, ma svolgendo un lavoro pesante che richiede la movimentazione di persone allettate mi si sono formate delle ernie a livello dei cervicali e nella parte bassa della schiena.
Ora non posso più lavorare e ho tanti dolori, la mattina faccio molta fatica ad alzarmi dal letto e devo passare parte della mia giornata distesa per risposarmi.
Generalmente riesco a spostarmi in casa con le stampelle, ma se esco preferisco utilizzare la carrozzina per non affaticarmi.
Vivo con mia madre che è anziana e quindi non ho nessuno che mi possa accompagnare alle visite mediche.
Più mi rendo conto che la mia malattia sarà permanente più mi sento triste e vorrei gridare al mondo il mio dolore.
Caso interessantissimo, ma serve una precisazione di notevole rilevanza...
L'incidente stradale è avvenuto per lavoro?
Perché dal testo non si evince e credo che questo sia un requisito essenziale per poter essere presi in carico da un AS dell'INAIL.
precisazione per lord of the rings: l'incidente stradale era fuori orario di lavoro, mentre l'evento di danno alla schiena (cioè le ernie) sono venute fuori durante il lavoro, mentre Michela movimentava una persona allettata.
Ok, allora in questo caso, credo che prima di ogni cosa, la signora debba procedere con il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro. Quindi il ruolo dell?AS ha una natura puramente informativa sulle procedure da attivare. Ed, eventualmente, dopo il riconoscimento si potrà procedere con la presa in carico.
Più chee un infortunio mi sembra una malattia professionale..comunque prima di tutto procedere al riconoscimento..in seguito all'accoglimento della domanda ci sarà anche la valutazione della possibile fornitura delle protesi/ortesi/ausili necessari (si dice che la sig.ra ha una carrozzina e stampelle, ma se le sta "noleggiando" ha delle spese notevoli!)
inoltre come AS dell'INAIL potrebbe avere un ruolo di collegamento con altri servizi, es. il servizio anziani del Comune, per interventi sulla mamma; idem per l'attivazione del servizio di trasporto per le visite mediche.
Inoltre si potrebbe fare una valutazione per possibile inserimento lavorativo potretto ai sensi della L.68/99- oppure una valutazione per l'incollocabilità lavorativa e conseguente sussidio.
Per @angel@
anche io arriverò in mattinata, assieme a un altro ragazzo del FVG. Potremmo tutti indossare un cartello con la scritta della regione di proveninza,così ci riconosciamo!
Ti invio la mia mail che uso per le pubblicità, poi quando mi scrivi ci lasciamo anche il cell, ok? lunaa666@yahoo.it
Io non rispondo perchè non ho la più pallida idea di cosa possano volere.
Senza dubbio ciò che è stato scritto finora è corretto, ma credo che sia troppo poco per poter bastare al concorso......temo vogliano qualcosa di più articolato, anche se non saprei cosa!
io partirei definendo il contesto: consulenziale? In sede di primo colloquio definirei una scheda di accesso anagrafica con la rete parentale, cercherei di capire cosa vuole la sig.ra, perché chiede aiuto in questo momento della sua vita, quali altri servizi ha già contattato e che risposte le hanno dato. Cercherei di capire le sue risorse personali e parentali e formulerei delle ipotesi. Non pensate che la cosa più importante sia risolvere il caso, è la cosa meno importante, non interessa a nessuna commissione quanto bravi siete ad alzare il telefono e a chiamare l'associazione XY per organizzare un servizio di trasporto, o il Distretto per farle avere un presidio, alla commissione interessa capire come fate una mappatura delle risorse semmai. Interessa il percorso metodologico che usate, la teoria che applicate alla prassi
grazie Monica
mi sembra un'ottimo suggerimento il tuo
in effetti davo per scontato che avendo proposto delle soluzioni dietro ci fosse il tipo di lavoro che indichi tu...
quindi secondo te bisognerebbe palesare più la teoria "come ci arriviamo" piuttosto che la pratica "cosa facciamo"...
o coniugare entrambe?