Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660
Inviato: sab, 03 ago 2013 - 6:34 am
COMUNICATO STAMPA del CNOAS
Nota di invio e presentazione della Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660 riguardanti la Professione di Assistente Sociale
Gli Assistenti Sociali operano da oltre mezzo secolo nella realtà sociale italiana ed esercitano, seguendo gli articoli 3 e 38 della Costituzione, una professione che nasce per la tutela delle persone, delle famiglie e delle comunità in situazioni di disagio, di marginalità o di grave rischio sociale.
La complessità degli interventi, lo sviluppo di nuove modalità di lavoro,
il mutato panorama normativo pone la professione di fronte a nuove
sfide alle quali è chiamata a rispondere con competenza e responsabilità professionale.
Si possono leggere in quest’ottica le due proposte di legge,
recentemente presentate in Parlamento, atte a disegnare una nuova
struttura della professione di Assistente Sociale. Si tratta della Proposta di Legge n. 550 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40182.htm) presentata alla Camera dei Deputati a firma, tra gli altri, delle Onorevoli Antezza, Biondelli e Amoddio e del
Disegno di Legge n.660 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40903.htm) presentato al Senato a firma delle Senatrici Mattesini Maturani e altri.
I due testi, praticamente identici, sono stati condivisi da tutta la
comunità professionale, dagli Ordini regionali, dalle associazioni e
dal sindacato di categoria e tendono alla piena valorizzazione dell'Assistente Sociale.
“L’area sociale vedrà così confermata l'esigenza di competenza e
qualità del professionista di riferimento –dichiara Edda Samory, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine- cui spetta il compito di
valutare e sostenere la salute sociale del cittadino, equivalente del
medico, figura centrale dell’area sanitaria.”
“In pratica, un riconoscimento –continua Samory-di quanto già oggi
viene svolto dagli Assistenti sociali negli ambiti socio sanitari ma che guarda soprattutto al futuro della professione, individuando nella funzione progettuale un’effettiva integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari.”
È evidente come per gli assistenti sociali si configuri in primo luogo
l’esigenza di acquisire un’alta formazione professionalizzante
specifica, esigenza che, parallelamente, è stata tenuta in grande
considerazione delle recenti normative e che comporta l’adeguamento
dell’accesso alla professione a seguito del conseguimento di una laurea
magistrale in un percorso a ciclo unico che unisca le lauree specifiche
di cui alle classi L39 e LM87, per accedere all’esame di Stato e un
piano formativo comprensivo dell’adeguamento qualitativo e quantitativo del tirocinio professionalizzante.
Le proposte di legge disegnano anche gli aspetti disciplinari, le
competenze, le procedure, le sanzioni e il sistema di garanzie, nonché alcune fondamentali specifiche quali l’obbligo della formazione permanente, dell’assicurazione civile obbligatoria e del segreto professionale, in riferimento alle norme definite dal DPR 137/2012.
Roma,1 agosto 2013
Nota di invio e presentazione della Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660 riguardanti la Professione di Assistente Sociale
Gli Assistenti Sociali operano da oltre mezzo secolo nella realtà sociale italiana ed esercitano, seguendo gli articoli 3 e 38 della Costituzione, una professione che nasce per la tutela delle persone, delle famiglie e delle comunità in situazioni di disagio, di marginalità o di grave rischio sociale.
La complessità degli interventi, lo sviluppo di nuove modalità di lavoro,
il mutato panorama normativo pone la professione di fronte a nuove
sfide alle quali è chiamata a rispondere con competenza e responsabilità professionale.
Si possono leggere in quest’ottica le due proposte di legge,
recentemente presentate in Parlamento, atte a disegnare una nuova
struttura della professione di Assistente Sociale. Si tratta della Proposta di Legge n. 550 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40182.htm) presentata alla Camera dei Deputati a firma, tra gli altri, delle Onorevoli Antezza, Biondelli e Amoddio e del
Disegno di Legge n.660 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40903.htm) presentato al Senato a firma delle Senatrici Mattesini Maturani e altri.
I due testi, praticamente identici, sono stati condivisi da tutta la
comunità professionale, dagli Ordini regionali, dalle associazioni e
dal sindacato di categoria e tendono alla piena valorizzazione dell'Assistente Sociale.
“L’area sociale vedrà così confermata l'esigenza di competenza e
qualità del professionista di riferimento –dichiara Edda Samory, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine- cui spetta il compito di
valutare e sostenere la salute sociale del cittadino, equivalente del
medico, figura centrale dell’area sanitaria.”
“In pratica, un riconoscimento –continua Samory-di quanto già oggi
viene svolto dagli Assistenti sociali negli ambiti socio sanitari ma che guarda soprattutto al futuro della professione, individuando nella funzione progettuale un’effettiva integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari.”
È evidente come per gli assistenti sociali si configuri in primo luogo
l’esigenza di acquisire un’alta formazione professionalizzante
specifica, esigenza che, parallelamente, è stata tenuta in grande
considerazione delle recenti normative e che comporta l’adeguamento
dell’accesso alla professione a seguito del conseguimento di una laurea
magistrale in un percorso a ciclo unico che unisca le lauree specifiche
di cui alle classi L39 e LM87, per accedere all’esame di Stato e un
piano formativo comprensivo dell’adeguamento qualitativo e quantitativo del tirocinio professionalizzante.
Le proposte di legge disegnano anche gli aspetti disciplinari, le
competenze, le procedure, le sanzioni e il sistema di garanzie, nonché alcune fondamentali specifiche quali l’obbligo della formazione permanente, dell’assicurazione civile obbligatoria e del segreto professionale, in riferimento alle norme definite dal DPR 137/2012.
Roma,1 agosto 2013