Crisi vocazionale?
Inviato: mar, 16 ago 2011 - 3:45 pm
Volevo contattarvi perche per valutare, riflettere e prendere una decisione importamte ci vuole non solo serenità, ma avere un cuadro della realtà lo più chiaro possibile. Visto che devo confrontarmi con professionisti che già stanno nel campo (per questo ho pensato a voi), volevo condividere le mie paure sul mio percorso professionale (ormai sono al traguardo, visto che a settembre rindo le ultime due materie della triennale).
Frequentando il sito di assistenti sociali.org, sia nel chat sia nel forum, ho letto delle situazioni un pò preocupanti, ai quali quando ho scelto questa professione veramente non sapevo, neanche mi la immaginavo.
Per ciò ultimamente mi sto chiedendo (ed è veramente difficile che qualcuno "di fuori" ti capisca), se vale la pena andare avanti in questo percorso, considerando alcuni punti critici:
1)La precarietà del lavoro degli assistenti sociali;
2)lo scarso riconoscimento economico dopo aver non solo studiato (nel mio caso la triennale, la quale mi ha costato parecchio soldi, tempo ed energia, avendo una moglie e figlia), se no anche dare uno esame di stato!!!
3) mi chiedo...saro capace di affrontare le problematiche e non lasciarmi coinvolgere dei problemi e crisi delle persone?
Questi tre domande mi hanno fatto entrare in crisi da parecchi tempo (mesi, posso dire), e mi mettono in un incroccio che per me (e per la mia famiglia), sta diventando pesante, al punto di valutare cominciar fare analisi psicolanalitica.
Ai miei quasi 37 anni mi trovo a decidere se andare avanti in questo percorso, o prendere un'altra strada. I momenti di crisi hanno di positivo che ci da la consapevolezza di non stare bene, e la spernaza di poter riflettere per cambiare. Vi saluto, e grazie per la disponibilità. Roberto.
Frequentando il sito di assistenti sociali.org, sia nel chat sia nel forum, ho letto delle situazioni un pò preocupanti, ai quali quando ho scelto questa professione veramente non sapevo, neanche mi la immaginavo.
Per ciò ultimamente mi sto chiedendo (ed è veramente difficile che qualcuno "di fuori" ti capisca), se vale la pena andare avanti in questo percorso, considerando alcuni punti critici:
1)La precarietà del lavoro degli assistenti sociali;
2)lo scarso riconoscimento economico dopo aver non solo studiato (nel mio caso la triennale, la quale mi ha costato parecchio soldi, tempo ed energia, avendo una moglie e figlia), se no anche dare uno esame di stato!!!
3) mi chiedo...saro capace di affrontare le problematiche e non lasciarmi coinvolgere dei problemi e crisi delle persone?
Questi tre domande mi hanno fatto entrare in crisi da parecchi tempo (mesi, posso dire), e mi mettono in un incroccio che per me (e per la mia famiglia), sta diventando pesante, al punto di valutare cominciar fare analisi psicolanalitica.
Ai miei quasi 37 anni mi trovo a decidere se andare avanti in questo percorso, o prendere un'altra strada. I momenti di crisi hanno di positivo che ci da la consapevolezza di non stare bene, e la spernaza di poter riflettere per cambiare. Vi saluto, e grazie per la disponibilità. Roberto.