Salve colleghi, ripesco questa conversazione perché a suo tempo uscirono quesiti interessanti e credo di avere qualche dato in piú da offrire a coloro che valutano un trasferimento all'estero.
Io sono in Spagna da 5 anni e per il momento non avevo omologato il titolo di assistente sociale perché mi sono nel frattempo laureata in psicologia qui. Un paio di settimane fa ho deciso di omologare il titolo. Mi sono guardata intorno e vedo offerte di lavoro interessanti come assistente sociale, abbastanza ben retribuite rispetto allo standard spagnolo e rispetto anche alla psicologia e soprattutto dove chiedono un tipo di esperienza che io possiedo. Allora finalmente sono andata al Ministero a fare l'omologazione. Solo adesso ho capito che esistono due strade parallele (in Spagna, ma credo anche negli altri paesi). Una delle due é il riconoscimento della professione: strada totalmente gratuita e dove si chiede un 'attestazione di due anni di esperienza professionale. Non ho percorso questa strada perché mi chiedevano documenti quali un certificato medico italiano di attitudine fisica alla professione (prima di capire quale autoritá italiana lo rilascia e poter andare in Italia a farlo, forse vado in pensione

) e un'attestazione dell'Ordine italiano che dichiara que nel periodo di esercizio della professione non vi furono sospensioni dall'Ordine. Peró l'impiegata mi disse anche che, siccome in Italia per acceedere alla professione c'e' un esame (in Spagna, no) e io a mio tempo non lo feci perché non esisteva, forse potrebbero chiedermi di farlo... E i tempi per questo riconoscimento possono essere molto lunghi. Allora ho deciso di seguire l'altra strada, l'omologazione, che di fatto ha gli stessi effetti, costa 160 euro e bisogna presentare i certificati del titolo e degli esami tradotti da un traduttore giurato, peró i tempi sono 3-6 mesi. Ecco spiegato forse l'arcano perché ad alcuni chiedono l'iscrizione all'albo e ad altri no. Con questo procedimento puó omologare il titolo e lavorare anche un professionista senza esperienza e addiritttura senza esame di Stato (almeno in Spagna, eh). Adesso sono in attesa che mi facciano sapere se devo integrare esami.
Nel frattempo peró sto montando collaborazioni con centri di psicologia e formandomi in psicoterapia e, cosa che mi piace dirvi perché cosí chi vuole trasferirsi non sottovaluta opzioni, io ho un titolo di mediatore familiare italiano e me lo stanno chiedendo a destra e sinistra...

Ovvero che le prime collaborazioni professionali pare saranno proprio come mediatore familiare... cosa che in Italia vedevo come impensabile!
Buon giorno!
Chiara