parliamo del "piccolo" adolescente

lui incontra regolarmente (almeno le volte che lei si presenta) la madre in casa della famiglia del padre
il padre in questi anni si è rifatto una famiglia e sono arrivati altri figli e crescono tutti assieme
negli anni sono cambiate diverse assistenti sociali e tutte le volte hanno ricominciato da zero con i colloqui col bambino per poi fare una relazione al tribunale per l'affidamento definitivo al padre ma non se ne è mai fatto nulla che al momento di capire i motivi della non risposta del tribunale cambiava l'operatore
adesso è nuovamente cambiato

la famiglia, visto il periodo adolescenziale del ragazzo, ha già espresso la sua perplessità su alcuni atteggiamenti al nuovo operatore e al neuropsichiatra ma al momento non sembra che la cosa sia presa in considerazione... nello specifico: gli incontri con la madre al momento lo disturbano molto, al punto da desiderarne la morte
è stato chiesto ai servizi di valutare il motivo di tutto ciò che può dipendere dal'età, dalla scarsa comunicazione con sua madre, dal non amore verso di lei istigatogli dai nonni paterni, dal semplice fatto che ora lo ritiene tempo sottratto al gioco con i coetanei, etc... ma fino ad ora sono state solo riprese a mano le vecchie carte con colloqui generici col ragazzo nonostante lui stesso abbia più volte chiesto di sospendere gli incontri
la domanda è: cosa dobbiamo chiedere che un assistente sociale faccia in questi casi, insomma quali sono le priorità visto e considerato che cambiando l'operatore di riferimento questa persona ha da riguardarsi tutti i casi lasciati dal collega precedente con tempi che conosciamo bene

scusate se ho fatto un po' di confusione nell'esposizione del quesito ma mi preoccupa lo stato emotivo del ragazzo e il non sapere come fare per farlo stare più sereno