mi serve un consiglio da chi ha maggiore esperienza di me nel settore anziani.
partiamo dal caso di una persona che alla bella età di 70-80-90 anni vive sola e con i parenti non vicini o non molto attenti alle sue esigenze.
dopo una serie di interventi domiciliari e di segnalazioni di vicini di casa emerge che la persona a volte è lucida a volte non lo è per niente.
L'anziano/a rifiuta per esempio l'intervento domiciliare, oppure di andare in una struttura, oppure semplicemente non vuole neanche la colf o la badante per farsi aiutare.
nel caso in cui la persona cada e si faccia male (per esempio si rompe un femore) i servizi sociali del comune possono essere accusati di non aver fatto abbastanza? oppure il fatto che persona non sia interdetta o inabilitata comporta che comunque la persona è responsabile delle sue scelte anche nel caso in cui manchi in alcuni momenti la lucidità?
spero di aver posto il quesito in un modo comprensibile e ringrazio quanti mi risponderanno
