monica1967 ha scritto:Ti ricordo che il compito degli ordini è quello di tutelare i propri iscritti come categoria professionale, e non nelle singole controversie che possono capitare su un posto di lavoro.
Segnalare all'ordine non servirebbe a niente, poichè ogni ordine ha potere solo sui SUOI ISCRITTI e non ha nessun potere nei confornti di terzi ( in questo caso la direzione della struttura non deve certo sottostare all'ordine degli assitenti sociali!!)
Altro potere dell'ordine è quello di costituirsi parte civile e denunciare eventuali esercizi abusivi della professione. Ma anche qui siamo molto lontani da una inadempienza agli standard di qualità di una struttura.
Sono daccordo, forse ho omesso le virgolette alla parola "segnalazione", credevo che fosse chiaro quanto scritto prima (sopra), cioè eventualmente di valutare l'opportunità di un confronto prima con l'Ordine (se il fatto persiste ed è grave). Magari farà prima..a risolvere la cosa.. Ma è un mio parere. Ovviamente è libera anche, come dici tu, per la questione igienica di segnalare il fatto all'ufficio preposto asl. Per gli operatori che "alzano la voce".. forse dovrebbe recarsi a qualche Garante se esiste.. (ma mi pare che il garante dell'anziano non esista.. o esiste?

) Non lo so.. e se non so qualcosa io il primo organismo di fiducia che contatterei è l'Ordine ma non perchè pretendo da loro un intervento (sia chiaro) solo per un consulto con i consiglieri o con il Presidente.
domanda: l'Ordine non ha potere di segnalare eventualmente situazioni che siano di pregiudizio alla collettività o che creino pregiudizio all'immagine della professione? AA.SS. che lavorano per strutture simili che immagine trasmettono/riflettono della professione al mondo esterno?L'Ordine non può mediare rispetto alle situazioni che meritano tutela (persone che vivono un doppio disagio..) da parte degli organismi competentI?
Se non fosse così., quale sarebbe la ragione dell'esistenza dell'art. 43 del nostro codice deontologico??