prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
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prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
ieri sono andata fino a Milano per un bel convegno sul tema della prostituzione al chiuso.
Il passaggio dalla visibilità della strada all'invisibilità degli appartamenti o dei locali notturni è senza dubbio un fenomeno emergente.
A Pordenone siamo inoltre in fase di conclusione di una progetto di ricerca sul "cliente" e quindi mi interessano informazioni su questo tema.
c'è qualcuno che opera nel settore?
Il passaggio dalla visibilità della strada all'invisibilità degli appartamenti o dei locali notturni è senza dubbio un fenomeno emergente.
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
Io non opero nel settore. Ma non ci vedo nessuna malignità o "fenomeno preoccupante" in ciò che descrivi...
Se la prostituzione si spostasse al chiuso e i nostri politicanti abrogassero la legge Merlin, migliorerebbero di certo le situazioni di prostitute, clienti e allo stato non mancherebbero i suoi introiti...
Se la prostituzione si spostasse al chiuso e i nostri politicanti abrogassero la legge Merlin, migliorerebbero di certo le situazioni di prostitute, clienti e allo stato non mancherebbero i suoi introiti...
- ugo.albano
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
La collega parlava di un fenomeno "emergente", non "preoccupante". Va beh.....
Comunque: per chi conosce la legge Merlin (molti la citano e nessuno sa che dice.....se la gente parlasse con senso si andrebbe tutti meglio..... ), è chiaro che la "protezione sociale" è di competenza dei comuni, tant'è che il DPR 616/1977 la cita chiaramente. Il problema è il "vuoto" della legislazione successiva (vedi L.328/2000) ed il paradosso della disciplina della "protezione sociale" per le straniere (come se non ci fossero italiane). Comunque: in ciò c'è un'assenza pubblica, chi agisce la protezione sociale (vedi unità di strada) è il privato sociale. Anche lo studio sul fenomeno vede un'assenza pubblica: non a caso un ultima ricerca sui clienti l'ha fatta la Caritas di Pordenone (se ricordo).
Il fenomeno è "preoccupante" per quanto riguarda la protezione sociale in concomitanza al passaggio alle "strutture chiuse", le quali diventano meno controllabili. Di fatto molta prostituzione già lo è, specie quella di "alto bordo". Diventa quindi più difficile stanare queste schiave, spesso giovani e quasi minorenni.
Se poi, caro nonnobisdomine, accettiamo la prostituzione come normalità,....allora parliamo in due lingue diverse. Certo che Lei ha sbagliato indirizzo, venendo su questo forum. O sbaglio??
Ugo Albano
Comunque: per chi conosce la legge Merlin (molti la citano e nessuno sa che dice.....se la gente parlasse con senso si andrebbe tutti meglio..... ), è chiaro che la "protezione sociale" è di competenza dei comuni, tant'è che il DPR 616/1977 la cita chiaramente. Il problema è il "vuoto" della legislazione successiva (vedi L.328/2000) ed il paradosso della disciplina della "protezione sociale" per le straniere (come se non ci fossero italiane). Comunque: in ciò c'è un'assenza pubblica, chi agisce la protezione sociale (vedi unità di strada) è il privato sociale. Anche lo studio sul fenomeno vede un'assenza pubblica: non a caso un ultima ricerca sui clienti l'ha fatta la Caritas di Pordenone (se ricordo).
Il fenomeno è "preoccupante" per quanto riguarda la protezione sociale in concomitanza al passaggio alle "strutture chiuse", le quali diventano meno controllabili. Di fatto molta prostituzione già lo è, specie quella di "alto bordo". Diventa quindi più difficile stanare queste schiave, spesso giovani e quasi minorenni.
Se poi, caro nonnobisdomine, accettiamo la prostituzione come normalità,....allora parliamo in due lingue diverse. Certo che Lei ha sbagliato indirizzo, venendo su questo forum. O sbaglio??
Ugo Albano
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
Non si tratta di accettare o non accettare la prostituzione come normalità. Quello che darei io sarebbe solo un VALORE (completamente inutile...), invece ciò a cui secondo me, dobbiamo attenerci, sono i FATTI che sono gli unici ad avere una rilevanza a livello sociologico. Il fatto è, che c' è una situazione preoccupante riguardo il fenomeno della prostituzione e, sopratutto, quello della tutela di queste ragazze.
Mi può dare del tu, comunque se le va... E se le va, può anche spiegarmi perchè dovrei avere "sbagliato indirizzo".
Concludo col dire, che se cerca un valore da parte mia, io le posso dire che conosco fin troppo bene la legge Merlin e sono completamente in disaccordo con questa legge. Sono anche contrario alla prostituzione, ma non credo possa essere un fenomeno che possa essere debellato. Per limitare i danni, quindi, sarei completamente d' accordo con la riapertura delle case chiuse.
Mi può dare del tu, comunque se le va... E se le va, può anche spiegarmi perchè dovrei avere "sbagliato indirizzo".
Concludo col dire, che se cerca un valore da parte mia, io le posso dire che conosco fin troppo bene la legge Merlin e sono completamente in disaccordo con questa legge. Sono anche contrario alla prostituzione, ma non credo possa essere un fenomeno che possa essere debellato. Per limitare i danni, quindi, sarei completamente d' accordo con la riapertura delle case chiuse.
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
Per emergente intendevo dire che (il passaggio dalla strada all'indoor, non la prostituzione in sé) è un fenomeno che sta crescendo numericamente.Nazg ha scritto: Il passaggio dalla visibilità della strada all'invisibilità degli appartamenti o dei locali notturni è senza dubbio un fenomeno emergente.
Questo comporta un'invisibilità della prostituzione (anche se poi leggiamo su alcuni giornali infiniti annunci) e un aumento del rischio di sfruttamento per le donne vittime di tratta.
Questo spostamento crea di conseguenza delle notevoli difficoltà agli operatori sociali nella fase di aggancio/conoscenza delle donne e quindi rende più complesso l'avvio di un percorso di uscita dalla prostituzione.
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
E' stata chiarissima... E ho capito che cosa intende...
Rimango del parere, però, che se questo fenomeno venisse legittimato, probabilmente, creerebbe benefici anche agli assistenti sociali...
Rimango del parere, però, che se questo fenomeno venisse legittimato, probabilmente, creerebbe benefici anche agli assistenti sociali...
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
qualche sconto?Nonnobisdomine ha scritto: creerebbe benefici anche agli assistenti sociali...
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
Nazg ha scritto:qualche sconto?Nonnobisdomine ha scritto: creerebbe benefici anche agli assistenti sociali...
ahahahahha No, no... Parlavo di facilitazione riguardo i compiti del vostro lavoro... Se le prostitute fossero "dichiarate" potreste intervenire e svolgere il vostro lavoro molto meglio... O mi sbaglio?
- Nazg
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
La maggior parte delle prostitute non ha bisogno dell'ass.soc. se sceglie di fare quel tipo di mestiere (con i soldi risolvono i loro problemi alla grande).Nonnobisdomine ha scritto: Se le prostitute fossero "dichiarate" potreste intervenire e svolgere il vostro lavoro molto meglio... O mi sbaglio?
Secondo me resterebbe comunque una fascia di sommerso e le vittime degli sfruttatori verrebbero penalizzate ulteriormente.
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Re: prostituzione al chiuso: un fenomeno emergente
anche io penso che se la prostituzione venisse "legalizzata" il fenomeno verrebbe meglio controllato... Stesso discorso vale per l'erba e droghe di vario genere! Come potrebbe essere gestito l'invisibile???