Che nella mente dei politici e dei sanitari il concetto di "sociale" sia vago è vero, ne ho avuto la dimostrazione durante il tirocinio in ospedale, ma ciò non significa che l'assistente sociale nel contesto ospedaliero sia poco utile. Chiaramente i medici sostengono la politica di razionalizzazione delle risorse e quindi è necessario che i letti vengano liberati se non ci sono più bisogni sanitari e premono affinchè ciò avvenga anche in tempi a volte (troppo) precoci. Solitamente richiedendo l'intervento dell'assistente sociale ospedaliera molti medici si aspettano che con la bacchetta magica, il posto letto venga liberato.
Tuttavia credo sia utile ricordare che viene richiesta una consulenza sociale, cui segue una valutazione professionale del bisogno sociale e della situazione. Talvolta le dimissioni vengono posticipate di qualche giorno dopo una valutazione sociale perchè le risorse esterne non ci sono o non possono essere attivabili nell'immediato, si lavora con l'emergenza e spesso nell'urgenza. Si lavora per garantire una continuità assistenziale al paziente e ho notato come si rimane punti di riferimento anche dopo le dimissioni, soprattutto se i servizi sociali territoriali non sono troppo efficienti. Quello che intendo dire è che solo grazie all'a.s c'è una prima presa in carico e una prima valutazione del caso, che sicuramente verrà poi passato sul territorio. Inoltre la conoscenza del caso da parte di un professionista sociale in ospedale può essere la base da cui i servizi territoriali possono partire. Senza dimenticare che senza eventi acuti come alcuni tipi di malattie che necessitano l'accesso al pronto soccorso o il ricovero, molte situazioni (anche di pregiudizio e di violenza) non verrebbero nemmeno conosciute e rimarrebbero prive di aiuti di ogni tipo. Inoltre c'è un contatto diretto (quasi immediato) in reparto con il paziente ricoverato e con i familiari, permettendo la costruzione di un progetto condiviso sin dall'inizio.
Personalmente posso capire la posizione dei sanitari, ma credo che se venisse tolta questa parte sociale all'ospedale, chiunque ne risentirebbe: utenti in primis e in parte anche il personale sanitario e i servizi sul territorio.
Comunque una cosa è certa: che tra tutte le aree quella sociale è sempre quella meno considerata dai politici in primis. Che rabbia!
Grazie del confronto
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