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luigia scamuffa
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cerco lavoro

Messaggio da luigia scamuffa »

Salve colleghi,
sono Luigia Scamuffa e sto cercando lavoro come assistente sociale ... sono ormai 5anni che faccio l operatrice domiciliare senza un avanzamento di carriera!
Esiste un posto per me in Italia? ☺
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ugo.albano
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Re: cerco lavoro

Messaggio da ugo.albano »

Cara Luigia,

come sai, è Maometto che va dalla montagna, non il contrario. Quindi sta a te provarci. I canali sono i soliti, i concorsi, gli annunci, le autocandidature.

E' importante avere un curriculum adeguato e pure un profilo internet (vedi LinkedIn), in modo che chi ti cerca sa chi sei.

Poi c'è una questione di "flessibilità" importante, ovvero se sei disposta a spostarti o ad andare su qualifiche non strettamente attinenti.

Insomma, dipende. Anche nei nostri servizi c'è l'utente che viene e lascia la bolletta sulla scrivania e se ne va, e chi si siede e parla di sè per individuare strategie di miglioramento.

Su questo portale siamo soliti - tra professionisti- ragionare sul secondo livello.

Magari altri possono raccontare la loro esperienza di inserimento nel lavoro.....

Saluti.
Ugo Albano

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luigia scamuffa
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Re: cerco lavoro

Messaggio da luigia scamuffa »

Salve,
E si ... mi sto muovendo! Piano piano e con impegno arrivera' ...
Alle volte e' anche la montagna che va da Maometto! ☺

Grazie x il consiglio!
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Nazg
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Re: cerco lavoro

Messaggio da Nazg »

in che zona cerchi?
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erika simoni
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Re: cerco lavoro

Messaggio da erika simoni »

Salve Luigia,
come te non riesco a svolgere questa "benedetta" professione e non mi sento tanto ottimista.
Ho conosciuto persone che mi hanno consigliato di iniziare dal basso per avanzare prima o poi... In realtà ci sono stati anche colleghi - soprattutto colleghi - che avevano un parere diverso, secondo i quali, cioè, fare le assistenti domiciliari non è necessariamente la gavetta dell'assistente sociale. Io propendo per quest'ultima visione.
Non amo abbandonare i curricula sulle scrivanie e credo che sia anche più inutile riempire le info@ di tutte le Cooperative, che tra l'altro spesso non cercano assolutamente personale. Ho chiesto, piuttosto, appuntamenti, quando non sono andata direttamente sul posto a sorpresa - vista l'alta indisponibilità a ricevermi - ma il risultato non è stato molto diverso da quello che ho ottenuto negli altri casi.
Ugo Albano, io non credo che noi assistenti sociali disoccupati siamo una manica di incapaci, persino nel compilare curricula!, credo piuttosto in una più maliziosa interpretazione della storia di Maometto e della montagna (io scriverei Montagna).
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ugo.albano
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Re: cerco lavoro

Messaggio da ugo.albano »

Carissima,

io non so perchè voi giovani ve la prendiate se vi si danno consigli di strategia.

Il lavoro oggi non è più "cerco-trovo" .

Io non ho mai detto che siete incapaci.

Dico solo che il mercato è cambiato e va capito, se si vuole lavorare.

Non c'è solo la dipendenza.

Ho invitato altresì chi ha "buone esperienze" a dire la sua. Sennò il post diventa un mero luogo di sfogo.

Mi comprende meglio ora?
Ugo Albano

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MonicaB
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Re: cerco lavoro

Messaggio da MonicaB »

Io posso raccontare la mia per quello che vale. Dopo 15 anni di lavoro nel pubblico a tempo indeterminato sono scappata e mi sono licenziata. Ero stufa di lamentarmi, di non fare il mio lavoro, di arrampicarmi su di una burocrazia incomprensibile all'interno di una organizzazione dove le persone erano l'ultimo dei pensieri di tutti, un sistema autoreferenziale e rigido dove non mi riconoscevo più. Ora solo libera professionista. Probabilmente l'unica partita Iva felice in Italia. La libera professione mi ha dato la possibilità di essere veramente libera, di inventarmi il lavoro, di scegliere. Ho avuto tanta fortuna perché ho trovato uno studio privato che mi ha offerto da subito una collaborazione, poi arrotondo con le commissioni 104 dell'INPS e poi mi sono diplomata consulente naturopatico ed ho fatto una tesi sulla contaminazione tra il servizio sociale e le altre professioni come arricchimento e non svilimento. E quindi faccio anche delle consulenze finalizzate al benessere in cui applico i metodi e le tecniche della mia professione attraverso progetti personalizzati. E sono strafelice. Economicamente è un salasso rispetto a prima, ma evidentemente per me le priorità erano altre :)
laurabianchi
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Re: cerco lavoro

Messaggio da laurabianchi »

Brava Monica. Oltre al pubblico c'è la libera professione! Per noi giovani un nuovo campo. Raccontaci di più. Come va? Hai un sito web?

Laura da Milano
MonicaB
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Re: cerco lavoro

Messaggio da MonicaB »

Non ancora ma ci sto lavorando :D . Al di là della mia esperienza personale credo sia questo il messaggio che vuole mandare Ugo. Oggi il lavoro non lo si trova più mandando curriculum, non si può più sperare nel posto fisso né nel pubblico né nel privato, ma bisogna reinventarsi senza paura di contaminarsi e di "perdere" il proprio specifico professionale. Psicologi, educatori, sociologi lo hanno già capito da anni e si propongono anche in settori diversi da quelli classici dedicati espressamente a loro. Noi invece abbiamo sempre questa aria un po' snob tra insicurezza e grandi ideali che ci porta a dire come prima cosa "questo non fa per me, questo non è mia competenza" e l'unica ambizione pare essere vincere un concorso. Come se il lavoro nel pubblico ti desse davvero la possibilità di svolgere "il mio lavoro". Ugo è anche giornalista pubblicista se non lo sapete, tanto per inciso :)
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ugo.albano
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Re: cerco lavoro

Messaggio da ugo.albano »

Bella testimonianza, Monica! Essa fa capire che non c'è solo il lavoro, ma questo dev'essere pure connesso ad un proprio "stare bene". E nel posto fisso (pubblico per giunta) in Italia tanto bene non si sta. Mi rendo conto che per il disoccupato suoni male il fatto che "chi ha il posto fisso si licenzi". L'esperienza fa capire però che lo sviluppo professionale non si accontenta della sicurezza economica.

Monica sottolineava benissimo il "limite di prospettiva" che l'assistente sociale ha. Questo è frutto dell'immagine stereotipata e -ahimè- del basso livello di formazione universitaria, per cui oggi questo professionista si concepisce ancora solo come il "funzionario pubblico dietro la scrivania". Ma il "sociale" è ben altro: altre figure l'hanno capito benissimo e lavorano in campi storicamente nostri, mentre noi ancora "aspettiamo il concorso".

Nei miei corsi sulla libera professione sono solito riportare una mia ricerca di qualche anno fa: lì dimostro come gli assistenti sociali, se cercano lavoro con l'etichetta di "assistenti sociali" o per competenze (da assistenti sociali), si passa da un 25% ad un 75% di successo.

E' logico che in un posto pubblico basta essere assistenti sociali. Sul mercato si parte invece dalle competenze: "cosa sai fare"?

Ora il "cosa sai fare" è essenziale sia per proporsi al mercato, sia come dipendenti del non-profit. Si tratta inoltre di "capitalizzare" l'esperienza.

FACCIO UN ESEMPIO (pur non conoscendola, quindi posso sbagliare) PRENDENDO IL POST INIZIALE. Se la collega Luigia è stanca di fare assistenza domiciliare e vuole fare carriera, è forse strategico cercare di vendersi come "coordinatrice di servizi domiciliari" invece che come generica assistente sociale. OPPURE, se lei è in grado di vendere "pacchetti domiciliari" da assistente sociale, può fare queste proposte. Ce l'avete presente SOS Tata della TV?

Insomma, insisto nel dire che la risposta sta spesso in noi stessi, richiede però scelte di investimento, il che richiedono non solo soldi, ma pure un'apertura mentale, ma anche una disponibilità a spostarsi, a contaminarsi, a sperimentarsi,....ma ciò non è da tutti.
Ugo Albano

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