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Amministratore di sostegno
Inviato: gio, 06 mar 2008 - 8:54 am
da §Butterfly§
Inviato: gio, 06 mar 2008 - 3:45 pm
da Nazg
io ho un caso di un signore psichiatrico e alcolista. per lui è stato scelto un amministratore di sostegno esterno alla famiglia che è il presidente di un'associazione dedicata proprio ai malati psichici.
nella mia zona (Pordenone) so che esiste una lista di persone volontarie che sono state formate per compiere adeguatamente questo incarico.
amministratore
Inviato: mer, 12 mar 2008 - 12:46 am
da ugo.albano
Attenzione, Butterfly: il Codice vieta che sia il servizio pubblico a gestire l'Amministrazione di sostegno.
Ergo........
Ugo Albano
Inviato: mer, 12 mar 2008 - 8:11 pm
da §Butterfly§
Potresti gentilmente specificare meglio il tutto, davvero grazie!
...dal codice civile
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 8:10 am
da ugo.albano
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Art. 408. (Scelta dell'amministratore di sostegno)
Comma 3: Non possono ricoprire le funzioni di amministratore di sostegno gli operatori dei servizi pubblici o privati che hanno in cura o in carico il beneficiario.
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Insomma, se la Legge è chiara, perchè mai si conferisce l'amministrazione di sostegno ai dipendenti pubblici che hanno queste persone in cura? Nella ratio il legislatore ha voluto sdoppiare le funzioni.
Ciò per dire che bisogna rifiutarsi, se si lavora come aa.ss. con quelle persone.
OK????
Ugo Albano
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 10:19 am
da Nazg
Ciò per dire che bisogna rifiutarsi, se si lavora come aa.ss. con quelle persone.
bravo Ugo!
anche perchè in questo caso per noi è una forma di tutela importante ed è anche un modo per dire che non possiamo fare qualsiasi cosa solo perchè all'ente va bene così.
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 10:48 am
da §Butterfly§
Assolutamente sono incompatibili come ruoli, questo lo sapevo!
Peccato che il comma tre risulta, a quanto pare, essere troppo generico e lascia spazio a libere interpretazioni, per cui dalle mie parti solo l'as che segue il caso è esentata dal ruolo ovviamente! Pensavo ci fosse qualcosa di più specifico che regolamentasse il tutto! Grazie mille comunque!
amministrazione
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 11:55 am
da ugo.albano
beh, in via teorica, allora, io posso essere amministratore degli utenti del mio collega e viceversa............
certo, l'ossequio alla legge c'è, ma il fatto stesso che io ed il collega siamo dello stesso ente appunta inficia lo stesso contenuto del codice...
Insomma, cara butterfly, io porrei il quesito allo stesso giudice tutelare, in capo al quale stanno le amministrazioni di sostegno. E' lui che, dovendo interpretare la legge non "alla lettera", ma in senso giurisprudenziale, opera poi la scelta se e chi investire degli incarichi.
Io capisco che sul bisogno del giudice, a fronte di assenza di persone disposte, c'è solo il Comune, ma la questione può essere affrontata anche in maniera diversa. Il problema è che spesso i dirigenti comunali non sanno dire di no erroneamente percependo l'AG come a loro gerarchica. E questo è una cazzata!
C'è modo e modo di affrontare la questione. Per esempio proponendo al Comune un corso di formazione per cittadini disposti a svolgere questo ruolo, istituendo un elenco e comunicando questo al G.T.
Possibile mai che, quando una competenza non è definita, ci casca sempre l'a.s.?? Anche per il tipo di lavoro (contabile), non è meglio l'ufficio ragioneria?? Insomma, abbiamo certe competenze e non altre. Quelle contabili ce l'hanno i ragionieri, è possibile mai che non si riesca ad essere così chiari oggi nel 2008 nei Comuni??
Saluti.
Ugo Albano
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 1:15 pm
da Nazg
infatti concordo con Ugo: a ognuno il suo ruolo...
io personalmante non mi sentirei preparata per fare l'Amm. di Sostegno di un utente...
Inviato: gio, 13 mar 2008 - 3:00 pm
da §Butterfly§
Infatti, non riesco a capire perché spesso si tenda prima a rendere le situazioni insopportabili e sature e solo successivamente a ingegnarsi per poter organizzare un servizio che può favorire sia lo sviluppo di una società civile che una maggiore sostenibilità.
Spesso mi fa sentire impotente di fronte a certi sistemi e la voglia di essere proattivi rischia di ridursi ogni giorno che passa...