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Buongiorno a tutti,
condivido con voi quello che mi è successo durante un colloquio e vi chiedo se l'affermazione della persona corrisponde alla realtà ed un suggerimento su come ci si deve comportare in questi casi:
durante un colloquio la persona ha portato con sé un registratore per registrare il colloquio dicendo che è un suo diritto previsto anche legalmente, è vero? l'assistente sociale può rifiutare?
Vi chiedo anche, se al termine del colloquio si scopre che la persona ha registrato tutto il colloquio come ci si deve comportare? la registrazione può essere dalla persona depositata in Tribunale?
Ringrazio in anticipo.

In via generale: ogni persona ha diritto di registrare la propria voce o colloqui che la riguardano, a maggior ragione se ufficializza la registrazione, che può avere logicamente una funzione giuridica.

Chi lo fa logicamente non si fida dell'interlocutore. Ciò aprirebbe ad altre riflessioni (cioè la "non fiducia" verso l'assistente sociale) che qui ometto.

Certo, bisogna stare accorti a cosa si dice e come. L'ev. denuncia di falso ideologico o abuso si basa su prove documentali, tra cui anche la registrazione.

Il problema non esiste se si lavora professionalmente, esplicitando all'interlocutore il ruolo, gli accordi, il mandato e gli obiettivi del processo di aiuto che si vuole intentare. Invito a rileggere il codice deontologico a tal riguardo.

Saluti cari!