dinamizzazione di un territorio
Inviato: mer, 11 gen 2017 - 5:51 pm
Salve colleghi, da circa un anno lavoro come coordinatrice di un programma per minori e famiglie in una fondazione di Barcellona (Spagna). Si tratta di un grosso progetto nazionale promosso da una fondazione importantissima, gestito da una fondazione locale della quale io sono dipendente. É un lavoro un pó atipico: il mio contratto é di assistente sociale peró l'80 per cento del mio lavoro é coordinamento di servizi (psicoterapie, doposcuola, centri ricreativi, ecc.)e dinamizzazione del tavolo d'infanzia di quartiere (in cui é inclusa la gestione di un programma informatico) e una piccola parte intervento diretto con le famiglie in collaborazione con i servizi sociali territoriali.
Quello che appare evidente é che il "tavolo" é un pó "spento", perché si tratta di un territorio non facile, con poche entitá sociali e soprattutto (ahimé) una scarsissima collaborazione dei servizi sociali. Anzi i servizi sociali sono proprio l'anello debole, non entro nel merito peró non hanno la benchçé minima mentalitá di lavoro di rete e territorio e si pongono in una posizione molto rigida e arroccata.
Piano piano si creano sinergie, io poi oltre ad essere nuova non vivo nel quartiere e sono pure straniera, quindi il mio prossimo obiettivo é quello di conoscere meglio il territorio. Al tavolo per ora partecipano: servizi sociali, scuole di ogni ordine e grado, una ludoteca e un centro aggregazione del Comune, l'ente preposto ai progetti scolastici (che credo che in Italia non esista, mentre qui ci sono equipes territoriali formate da psicologi, assistenti sociali e psicopedagogisti per i problemi di apprendimento e comportamento in ambito scolastico, il sostegno, etc.).
La mia coordinatrice dice che biusognerebbe dinamizzare questo tavolo... in qualche modo... ma come? io sono anche psicologa peró devo dire che le dinamiche che conosco sono specificamente terapeutiche, qui forse ci vorrebbe qualcosa di coaching... Non so... le varie entitá si conoscono fra loro, con me collaborano bene, peró c'e' sempre un pó un clima "non ci credo". Questo progetto funziona in base a un portafoglio di servizi: in base ai soldi che ci danno e alle esigenze del territorio, attiviamo determinati servizi. Peró poi al momento di individuare chi va ai servizi, sono io che me lo monto facendo incastri: i servizi collaborano molto poco, non segnalano casi anche se quello che offriamo é tutto gratis e interessante (avrei voluto io in Italia poter mandare almeno un caso a un'attivitá educativa 5 pomeriggi al giorno...gestita da professionisti poi!!).
Voi che dinamiche proporreste per stimolare la riflessione sul territorio? Qualche idea?
Chiara
Quello che appare evidente é che il "tavolo" é un pó "spento", perché si tratta di un territorio non facile, con poche entitá sociali e soprattutto (ahimé) una scarsissima collaborazione dei servizi sociali. Anzi i servizi sociali sono proprio l'anello debole, non entro nel merito peró non hanno la benchçé minima mentalitá di lavoro di rete e territorio e si pongono in una posizione molto rigida e arroccata.
Piano piano si creano sinergie, io poi oltre ad essere nuova non vivo nel quartiere e sono pure straniera, quindi il mio prossimo obiettivo é quello di conoscere meglio il territorio. Al tavolo per ora partecipano: servizi sociali, scuole di ogni ordine e grado, una ludoteca e un centro aggregazione del Comune, l'ente preposto ai progetti scolastici (che credo che in Italia non esista, mentre qui ci sono equipes territoriali formate da psicologi, assistenti sociali e psicopedagogisti per i problemi di apprendimento e comportamento in ambito scolastico, il sostegno, etc.).
La mia coordinatrice dice che biusognerebbe dinamizzare questo tavolo... in qualche modo... ma come? io sono anche psicologa peró devo dire che le dinamiche che conosco sono specificamente terapeutiche, qui forse ci vorrebbe qualcosa di coaching... Non so... le varie entitá si conoscono fra loro, con me collaborano bene, peró c'e' sempre un pó un clima "non ci credo". Questo progetto funziona in base a un portafoglio di servizi: in base ai soldi che ci danno e alle esigenze del territorio, attiviamo determinati servizi. Peró poi al momento di individuare chi va ai servizi, sono io che me lo monto facendo incastri: i servizi collaborano molto poco, non segnalano casi anche se quello che offriamo é tutto gratis e interessante (avrei voluto io in Italia poter mandare almeno un caso a un'attivitá educativa 5 pomeriggi al giorno...gestita da professionisti poi!!).
Voi che dinamiche proporreste per stimolare la riflessione sul territorio? Qualche idea?
Chiara