Programmazione e pianificazione... ???
Programmazione e pianificazione... ???
Ho una confusione in testa sul concetto di programmazione e pianificazione... Qualcuno può aiutarmi a schiarire le idee? Ad esempio cos'è la programmazione e la pianificazione ... che differenza c'è tra i due concetti? Esempi nella nostra legislazione? Inoltre è vero il binomio "programmazione= strategia" e "pianificazione= tattica"? O è il contrario? La programmazione poi a quale livello governativo fa riferimento?Regioni, stato, comuni... e la pianificazione invece? Si lo so, sono un caso disperato... ma su internet e sui libri ci fosse una spiegazione decente che mi faccia capire il collegamento tra questi due concetti !!! Help me ...per favore! Infinitamente grazie ^_^
Re: Programmazione e pianificazione... ???
Assistenti socialiiii ... vi prego aiutatemi per questo esame... in prospettiva di un futuro triste da disoccupata mi rimane solo la soddisfazione di provare le piccole gioie dell'università !!! Grazie grazie grazie!!!
Re: Programmazione e pianificazione... ???
Ciao Primula,
provo a risponderti io!
Programmazione e pianificazione sono simili: entrambe indicano un processo attraverso il quale, partendo da un problema emergente, vengono definiti i tempi, le modalità, gli strumenti e le risorse umane e materiali per il raggiungimento di obiettivi prestabiliti.
La pianificazione, però, si riferisce ad un livello decisionale macro; è una strategia volta a raggiungere obiettivi generali a lungo termine (es:piano sanitario nazionale e regionale). La programmazione, invece, può essere riferita alle strategie organizzative di ogni servizio e ha obiettivi a medio e breve termine.
I livelli della programmazione e della pianificazione sono molteplici (livello comunitario, nazionale, regionale e locale) e, di conseguenza, lo sono anche i soggetti:
- organizzazioni internazionali ed europee (es: ONU, Consiglio d'Europa,etc.);
- Stato ed enti pubblici (es: Stato, Regioni, Province, Comuni, Asl);
- ONLUS e associazioni del privato locale (terzo settore);
- liberi professionisti;
- e anche nuclei familiari e singoli individui (partendo dal presupposto che, nel sistema dei servizi, l'utente non è semplicemente destinatario passivo degli interventi, ma attore e parte integrante del sistema stesso, dato che può partecipare ai processi programmatori attraverso, per esempio, i tavoli tematici - vedi L.328/2000).
Fasi del processo di programmazione:
1) analisi del problema;
2) scelta delle priorità (quali problematiche affrontare?);
3) definizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere;
4) definizione del programma operativo e sua attuazione;
5) verifica dei risultati.
La progettazione è ancora diversa: i progetti sono parti del piano e/o del programma, con contenuti operativi, mirate a particolari obiettivi settoriali (es: progetto anziani).
Spero di essere stata abbastanza chiara, è da un anno e mezzo che non rispolvero i miei testi universitari!
Per quanto riguarda il lavoro: è vero che il settore pubblico è bloccato, ma ci sono tante possibilità di inserimento nel privato anche qui al sud (Sardegna). A mio parere, poi, è molto più stimolante lavorare nel privato sociale, perché il lavoro di burocrate che ti impongono negli enti locali è praticamente assente.
Anch'io fino a poco tempo fa ero totalmente pessimista, poi ho individuato il problema: ho capito che per trovare lavoro è essenziale farsi conoscere nel settore. Ho fatto tirocini post lauream (gratuiti) e ho svolto il lavoro di educatrice e, finalmente, mi hanno assunto in una cooperativa come AS.
Quindi, non scoraggiarti!! Vedrai che ci sarà spazio anche per te nel mondo del lavoro...in linea di massima, non siamo professionisti che restano a spasso per tanto tempo. E se ci restiamo, forse è necessario riprogrammarci un po' sulla base della richiesta di lavoro che esiste nel nostro territorio
Intanto, un grande "In bocca al lupo" per l'università!
provo a risponderti io!
Programmazione e pianificazione sono simili: entrambe indicano un processo attraverso il quale, partendo da un problema emergente, vengono definiti i tempi, le modalità, gli strumenti e le risorse umane e materiali per il raggiungimento di obiettivi prestabiliti.
La pianificazione, però, si riferisce ad un livello decisionale macro; è una strategia volta a raggiungere obiettivi generali a lungo termine (es:piano sanitario nazionale e regionale). La programmazione, invece, può essere riferita alle strategie organizzative di ogni servizio e ha obiettivi a medio e breve termine.
I livelli della programmazione e della pianificazione sono molteplici (livello comunitario, nazionale, regionale e locale) e, di conseguenza, lo sono anche i soggetti:
- organizzazioni internazionali ed europee (es: ONU, Consiglio d'Europa,etc.);
- Stato ed enti pubblici (es: Stato, Regioni, Province, Comuni, Asl);
- ONLUS e associazioni del privato locale (terzo settore);
- liberi professionisti;
- e anche nuclei familiari e singoli individui (partendo dal presupposto che, nel sistema dei servizi, l'utente non è semplicemente destinatario passivo degli interventi, ma attore e parte integrante del sistema stesso, dato che può partecipare ai processi programmatori attraverso, per esempio, i tavoli tematici - vedi L.328/2000).
Fasi del processo di programmazione:
1) analisi del problema;
2) scelta delle priorità (quali problematiche affrontare?);
3) definizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere;
4) definizione del programma operativo e sua attuazione;
5) verifica dei risultati.
La progettazione è ancora diversa: i progetti sono parti del piano e/o del programma, con contenuti operativi, mirate a particolari obiettivi settoriali (es: progetto anziani).
Spero di essere stata abbastanza chiara, è da un anno e mezzo che non rispolvero i miei testi universitari!
Per quanto riguarda il lavoro: è vero che il settore pubblico è bloccato, ma ci sono tante possibilità di inserimento nel privato anche qui al sud (Sardegna). A mio parere, poi, è molto più stimolante lavorare nel privato sociale, perché il lavoro di burocrate che ti impongono negli enti locali è praticamente assente.
Anch'io fino a poco tempo fa ero totalmente pessimista, poi ho individuato il problema: ho capito che per trovare lavoro è essenziale farsi conoscere nel settore. Ho fatto tirocini post lauream (gratuiti) e ho svolto il lavoro di educatrice e, finalmente, mi hanno assunto in una cooperativa come AS.
Quindi, non scoraggiarti!! Vedrai che ci sarà spazio anche per te nel mondo del lavoro...in linea di massima, non siamo professionisti che restano a spasso per tanto tempo. E se ci restiamo, forse è necessario riprogrammarci un po' sulla base della richiesta di lavoro che esiste nel nostro territorio
Intanto, un grande "In bocca al lupo" per l'università!
Re: Programmazione e pianificazione... ???
Sei stata molto gentile Gaia a rispondermi. Ti ringrazio per la spiegazione che mi hai fornito e per i preziosi consigli spendibili in un futuro lavorativo.Crepi il lupo!