servizio sociale e libera professione

Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI
L’assistente sociale e la libera professione
PRIMA EDIZIONE

Roma, 25 – 27 ottobre 2013 (ore 9.00 – 18.00)

L’assistente sociale è nato come dipendente pubblico ed in quel settore risulta ad oggi ancora prevalente. Il welfare, invece, già da anni si orienta verso un sistema di servizi in cui, ad un’offerta di base pubblica si affianca sempre più un’offerta privata. Dalla Legge-quadro del 2000 ad oggi l’asse di erogazione dei servizi sociali in Italia si sposta verso un “sistema a sussidiarietà”, in cui il cittadino sempre più viene orientato a cercare servizi in area privata. Inoltre l’ormai cronico blocco della finanza pubblica costringe i colleghi a cercare e trovare lavoro solo nell’area del “privato sociale”. L’assistente sociale oggi è quindi chiamato non solo a contaminarsi con opportunità lavorative extrapubbliche, ma anche e specialmente a diventare “imprenditore”. La libera professione, in tutto ciò, risulta più che mai necessaria. Occorre però saperla ben approcciare con metodo partendo da se stessi, dal proprio bilancio di competenze e dalla chiara focalizzazione dei punti di forza dell’idea imprenditoriale.

Questa formazione è quindi pensata sia per avviare una micro-impresa sociale, sia per permettere a chi è già dipendente di “sperimentarsi” nell’autoimprenditoria.

OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE
Il discente sarà in grado, a fine percorso:
1) di saper redarre il proprio bilancio di competenze;
2) di saper redarre un business-plan;
3) di saper strutturare in maniera organica il proprio progetto imprenditoriale con obiettivi verificabili e processi definiti.


ARGOMENTI DELLA FORMAZIONE:

PRIMA GIORNATA
 Il welfare italiano oggi
 L’assistente sociale ed il mercato del lavoro
 Il professionismo nel servizio sociale
 Le competenze
 Come costruire una competenza
 SPERIMENTAZIONE: costruiamo il nostro bilancio di competenze.

SECONDA GIORNATA
 Dipendenza ed autonomia
 La falsa dipendenza: il precariato
 La libera professione del pubblico dipendente
 L’equilibrio dare-avere nel lavoro sociale
 La libera professione
 SPERIMENTAZIONE: costruiamo la nosta carta d’identità (coaching a due).

TERZA GIORNATA
 Gli istituti giuridici dell’imprenditoria
 Abc fiscali e prassi amministrative
 Dall’idea al progetto;
 Il business-plan;
 La comunicazione d’impresa;
 SPERIMENTAZIONE: costruiamo il business-plan della nostra idea imprenditoriale.


Quota di partecipazione: 250 euro. Verrà rilasciato a fine corso attestato di frequenza. E’ stato richiesto l’accreditamento del corso per gli assistenti sociali. Docente: Ugo Albano, assistente sociale e giornalista.


Per iscriversi: clicca a questo link e procedi:
http://www.bernardieassociati.com/Forma ... Corsi.html
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
Marta_Abruzzese
Dormiente
Dormiente
Messaggi: 1
Iscritto il: lun, 28 gen 2013 - 8:27 am
Località: Bari

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da Marta_Abruzzese »

Buonasera a tutti!
Mi inserisco nella discussione perchè ho bisogno di confrontarmi su alcune idee relative alla libera professione.
Se ne discute da anni ma sono ancora pochi i casi di assistenti sociali liberi professionisti in senso stretto..... (si vedano i casi di collaborazioni mascherate da contratti veri e propri)! Anche a me era stato proposto un lavoro con p.Iva ma sottoposto ad orari!!!! Ho rifiutato!
I fattori che mi hanno spingono a riflettere sono tre:
1. Ho una esperienza decennale di lavoro nel campo delle dipendenze patologiche. Mi sono resa conto che molte persone a me vicine mi hanno "utilizzato" privatamente per avere informazioni per i propri figli minori/maggiorenni e per poterli "accompagnare" ad un servizio adeguato (ser.t. o consultorio in cui è presente una psicologa del ser.t. proprio per i minori).
Come libero professionista potrei fare counseling e orientamento ai servizi più adeguati. (noi siamo già counselor! Poi se si vuole si può fare il corso!).
2. Purtroppo mio padre è malato di alzheimer. Ho dovuto agire come se fosse per un cliente: sono anadata all'UVM (da colleghe) e poi ho cercato la struttura adeguata alla sua patologia (giro di RSA di Bari e provincia). Inoltre, ho avviato una procedura per l'interdizione (non vi spiego i motivi ma vi assicuro solo ed esclusivamente per tutelarlo.....) ed ora sono suo tutore.
N.B. l'amministratore di sostegno e il tutore non percepiscono nulla. Per questo si privilegia un membro della famiglia.
Come libero professionista potrei accogliere i bisogni di famiglie con tali problemi ed aiutarli nel disbrigo di pratiche e nella ricerca di buone strutture di cura. Siamo in un mercato e dobbiamo agire nell'ottica del mercato!
3. Ho svolto per sei anni il ruolo di giudice esperto al Tribunale di Sorveglianza di Bari. Non è un lavoro ma una consulenza che si esplica solo durante la camera di consiglio. Il compenso è orario di circa € 16,00 nette all'ora e solo per le udienze. Ma ho scoperto che il Consiglio Superiore della Magistratura, propone ai tribunali di avviare dei corsi di formazione per i nuovi esperti (cioè all'inizio di ogni triennio).
Come libero professionista potrei organizzare, con l'ausilio dei magistrati, un corso di formazione per gli esperti, sulla magistratura di sorveglianza.
In sintesi (spero di non avervi annoiato....) credo che la libera professione vada pensata seriamente e non improvvisata altrimenti rischiamo che la nostra professione venga definitivamente smantellata ed assorbita da altre professioni con le quali noi dobbiamo lavorare ed interagire.
Al momento sono ferma poichè percepisco la disoccupazione (avevo un contratto a tempo determinato in un Comune, ovviamente non rinnovato perchè non ci sono più soldi) ma attendo il nuovo governo e le nuove disposizioni in materia di fiscalità. Aumenteranno l'iva?
Per il momento vi offro queste vie sintetiche riflessioni sperando di avere un contributo da chiunque di voi!
Grazie!
Marta
Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

Cara collega,

Lei conosce già il mio pensiero, essendosi confrontata con me via mail. Nella libera professione non è la partita IVA che definisce un imprenditore, ma il progetto imprenditoriale. Anche un collega che, in regime di p. IVA, di fatto fa il dipendente (con unico committente) non è un libero professionista. Parimenti, se un collega per campare fa il dipendente e, per sua scelta, cumula diversi incarichi per la cui esecuzione è autonomo, sociologicamente è un libero professionista.

La distinzione tra natura giuridica e natura sociologica è essenziale nel nostro settore. Anche perché chi arriva a fare la scelta di impresa ci arriva dopo anni di svezzamento nella dipendenza e non all’inizio per precariato. Nel primo caso è una scelta, nel secondo una costrizione. Nel primo caso bisogna avere competenze chiare e capacità imprenditoriale, nel secondo non lo so.

Nella formazione proposta scioglierò questi nodi che creano confusione. Pur nelle diversità delle esperienze (giovani o anziani, dipendenti o disoccupati) lavoreremo al progetto imprenditoriale individuale e al business-plan. L’importante è capire SE si hanno i presupposti per buttarsi sul mercato e poi capire “come si fa”. Se vuole essere dei nostri, si iscriva!

Saluti.
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
Nemesi86
Baby Utente
Baby Utente
Messaggi: 20
Iscritto il: mer, 21 dic 2011 - 1:42 pm

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da Nemesi86 »

salve a tutti.. allora ormai ho deciso! :D
ho letto con attenzione il libro del dott. ugo albano e lo sto rielaborando per capire come sfruttarlo, poichè di esperienza come assistente sociale ne ho poca ma veramente tanta nel mondo dell'assistenza domiciliare e nei servizi alla persona quindi in teoria non sono la più idonea a mettersi in proprio, perchè sto dal lato di quelli che non hanno un passato nelle pubbliche amministrazioni, ma ho deciso lo stesso di farlo: formerò uno studio associato o una cooperativa, con un progetto di segretariato sociale ( che nel mio paese non è presente) e di collaborazione con l'assistenza domiciliare perchè nella cooperativa per la quale lavoro nn c'è un'assistente sociale che segui e monitori i progetti assistenziali, in realtà non sono neppure condivisi i progetti assistenziali tra servizio sociale comunale e cooperativa e quindi vige l'anarchia sulla gestione delle assistenze. il problema riscontrato dalle mie parti è la scarsissima comunicazione tra i diversi settori (alla faccia dell'integrazione socio-sanitaria che comunque in generale non è realizzata), i servizi sociali dell'Ente ricevono solo due mezze giornate a settimana ondate di gente, che è lì anche solo per chiedere informazioni o chi per esporre i propri disagi e si ritrova a compilare un modulo per esempio di assegno di cura perchè è la prestazione in voga al momento con la frase "i soldi ci stanno tanto vale sfruttarli" magari manco le serve realmente.
con hi è più esperto di me ci abbiamo pensato e credo proprio che si farà! le cose vanno migliorate a tutti i costi!
poi ci sarebbe il sogno di progetti con i ragazzi disabili (ho una sorella con ritardo mentale), un centro diurno realmente a misura di ragazzo on risposte per le diverse necessità di ognuno, una scuola dopo la scuola dell'obbligo, un luogo dove veramente vengano svolti corsi per l'autonomia, dove vengano costantemente potenziante le capacità residue e recuperate fin dove possiile le altre... ma questo pfu! ci vorrano secoli dalle mie parti..
tabellina
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 89
Iscritto il: mer, 01 dic 2010 - 4:03 pm

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da tabellina »

ma che bella discussione questa!
dunque a me vengono in mente delle cose molto semplici.
nella mia zona, quando un anziano viene dimesso dall'ospedale, appartenente a qualsiasi fascia economica, e ha bisogno di un assistenza domiciliare, noi ci ritroviamo con il budget bloccato e quindi non possiamo attivare niente. anche quando l'anziano ha bisogno di una badante le famiglie sono totalmente sballottate tra servizi: sportelli assistenti familiari, cooperative, ma nessuna di queste segue veramente il progetto di assistenza, nè le questioni puramente burocratiche (contratti, buste paghe) e quando i familiari ci chiedono se conosciamo qualcuno che può fare assistenza noi non dovremmo dare nè numeri di telefono nè indicazioni (questo perchè non siamo un centro per l'impiego).
come libera professione si potrebbe pensare ad uno studio che si occupi del progetto assistenziale dalla A alla Z.
un secondo ambito di intervento potrebbe essere quello della demenza, ma in fascia adulta; qui da noi mi rendo conto che ci sono sempre più persone tra i 40 e i 60 che hanno una patologia dementigena e non ci sono strutture adeguate, nè servizi adeguati nè per chi è affetto dalla patologia nè per i familiari.
che ne dite?
Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

Beh, io vedrei bene un servizio "badante chiavi in mano".

Mi spiego: la famiglia assume la badante e noi possiamo proporre un monitoraggio del PAI.

Oppure potremmo offrire ai servizi già esistenti (gli "sportelli-badanti") questo nostro servizio aggiuntivo. Quindi: verifiche domiciliari sul PAI periodiche, oltre a regolari incontri di formazioni alle stesse.

Un'altra idea sarebbe quella di creare una collaborazione con un'agenzia interinale: selezionare le badanti, verificare la richiesta del cliente (parente o anziano), curare l'abbinamento ed il follow-up.

Che ne pensate?
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
laurabianchi
Novizio
Novizio
Messaggi: 102
Iscritto il: mar, 15 gen 2013 - 4:25 am

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da laurabianchi »

Ottima idea. :wink: :wink: :wink:
Avatar utente
ShC71
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 62
Iscritto il: gio, 08 set 2011 - 10:54 am

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ShC71 »

Ciao a tutti,
mi inserisco dopo aver letto gli ultimi messaggi...
mi interessa molto, e mi piace molto questa idea che si sta sviluppando: offrire servizi a persone anziane e ai loro familiari che rispondono ad esigenze diverse di assistenza, cura, riattivazione cognitiva, presa in carico globale....
Da vent'anni ormai mi occupo di anziani ed è un po' che sto cercando di sviluppare progetti di collaborazione con le RSA del mio territorio, ma forse non è la strada giusta.
Una domanda per Ugo: "quanto pesa la capacità di sapersi vendere nella libera professione?" Perché io credo di aver accumulato buone competenze professionali, ma capacità imprenditoriali e di vendita ne ho proprio poche!
E' da un po di tempo che "faccio il filo" al tuo corso sulla libera professione... ma lo fai sempre lontano dalla mia zona; non è che possiamo pensa di organizzarne uno tra Piemonte e/o Lombardia. Prima però vorrei capire se potrebbe essere la strada giusta per me.
a presto, spero.
Sarah
...la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconta ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
Stephen King, Stand by me
Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

Beh, la questione del "sapersi vendere" è importante e dobbiamo recuperare la consapevolezza di "credere in noi stessi".

Anche di questo ne parliamo nel corso.

Se mi fai il filo, beh, fà l'esperienza. Lo terremo a Roma dal 25 al 27 ottobre (tre giorni, 250 euro, 24 crediti formativi).

Piemonte: lo scorso mese l'Ordine mi ha chiesto di farlo a Torino, ma di una sola giornata. Se mi chiamano (e mi pagano) ci vediamo sotto la mole antonelliana.

Saluti.
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
Avatar utente
ShC71
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 62
Iscritto il: gio, 08 set 2011 - 10:54 am

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ShC71 »

Bene,
spero proprio vada in porta la data a Torino, peccato sia un giorno solo, in ogni caso cercherò di esserci. Per Roma avevo visto ma non ce la faccio: viaggio, residenzialità, gestione bimbe.... troppo complesso.
A presto spero.
Sarah
...la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconta ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
Stephen King, Stand by me
Hunter
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 80
Iscritto il: gio, 28 giu 2007 - 1:34 pm
Località: Catania

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da Hunter »

Salve a tutti, volevo chiedere al Dottor Ugo Albano se pensa di fare lo stesso corso di formazione, in programma a fine ottobre a Roma, in Sicilia. Mi accontenterei, in verità, anche solo di una giornata dedicata al tema della libera professione, purchè se ne parli e ci si confronti sul "come realmente fare".
Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

Io vengo anche in capo al mondo, basta che mi pagate....

A parte gli scherzi, c'è bisogno che qualche organizzazione si faccia carico dell'evento (iscrizioni, sede, materiale, ecc.), poi io a venire non ci metto nulla, il "pacchetto" è già pronto.

Venni già ad Enna (invitato dall'Ordine), poi diversi enti mi hanno invitato, ma poi non si è fatto nulla.

Cara/caro hunter (non so come ti chiami e chi sei), se la montagna non va da Maometto, forse è più facile che Maometto vada dalla montagna. Fà le valigie e vieni a Roma. Generalmente i gruppi che gestisco sono misti, è interessante fare il percorso con altri colleghi con le stesse idee, ma da altre regioni. La questione non è tre o un giorno: sono i contenuti, lavoreremo non in astratto, ma sulle competenze di ognuno per poi finire alla progettazione (reale e non teorica) del percorso.

Per amore si va in capo al mondo, per formazione si può pure andare a Roma. Il prezzo è contenuto, la qualità c'è, se ci accostate l'idea della "vacanza romana" e magari vi portate appresso fidanzati e matiti, va più che bene.

Ci sono ancora posti, sbrigatevi ad iscrivervi.

Saluti.
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
annaclara
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 60
Iscritto il: mer, 21 set 2011 - 4:47 pm

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da annaclara »

Volevo un consiglio. L’altro giorno mi ha contattato una conoscente che gestisce una casa-famiglia per anziani. La sua idea è quella di proporre un servizio tipo monitoraggio delle badanti a casa. Mi ha proposto un contratto a prestazione, cioè legato alle visite domiciliari a casa delle famiglie a controllare se le badanti vanno bene. che ne dite? Mi butto? Ma se nn ho la P.Iva come faccio?

A.C.
(Milano)
Avatar utente
ugo.albano
Malato per AssistentiSociali.org
Malato per AssistentiSociali.org
Messaggi: 1740
Iscritto il: ven, 04 mag 2007 - 10:22 am
Località: Forlì
Contatta:

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da ugo.albano »

Bene, benissimo.

Questo è uno dei tanti segmenti di mercato vergini: le badanti. Capita infatti che la famiglia non sappia cosa fare di fronte alla non autosufficienza di un familiare. A fronte di non-risposte pubbliche si opta per la badante. Certo, un esperto che monitori dall'esterno è un buon servizio.

Complimenti. Vedete che il mercato ci cerca? Il passo successivo - lo dico ai colleghi disoccupati - è "leggere il mercato". Io di "nicchie" ne vedo tante.....

Saluti.
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
Hunter
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 80
Iscritto il: gio, 28 giu 2007 - 1:34 pm
Località: Catania

Re: servizio sociale e libera professione

Messaggio da Hunter »

Salve Dott. Albano, ho scritto una email alla segreteria didattica bernardi e associati per avere notizia di dove si svolgerà precisamente il corso a Roma sulla libera professione, così da potermi cercare un posticino vicino e farmi due conti, ma non mi hanno dato risposta.. lei però lo saprà sicuramente! :D
Rispondi