Ma voi... come avete fatto a scegliere un modello?
Inviato: mar, 27 set 2011 - 11:32 am
Domandina da una futura AS (speriamo!) a voi AS che già lavorate e avete esperienza.
Per la prova pratica dell'esame di stato che mi preparo a sostenere in novembre ho dato un'occhiata alle prove uscite negli anni scorsi nella sede di Trieste. Per la risoluzione dei casi i commissari chiedono ai candidati di esplicitare la metodologia e le azioni di aiuto alla luce di un MODELLO prescelto.
Ora, da settimane ho ripreso in mano tutto il materiale di studio del triennio e mi sono rivista i modelli "classici" del servizio sociale e quelli italiani che ho avuto modo di studiare (Ferrario - modello unitario centrato sul compito, Folgheraiter - modello di rete). Inutile dire che negli anni di tirocinio (di cui uno all'estero!) ho visto la metodologia, le tecniche e gli strumenti, ma di modelli esplicitati neanche a parlarne... Anche quando lo chiedevo, vedevo un certo imbarazzo negli operatori!
Mi sapreste dare delle indicazioni per scegliere un modello e appropriarmene degnamente? Quali criteri devo utilizzare? Tranne quello psico-sociale (troppo psicoanalitico per i miei gusti) e comportamentista (che è decisamente superato) mi sembrano validi tutti. Ognuno ha degli aspetti interessanti... ma come scegliere?
Aspetto impaziente i vostri contributi!
Grazie
Chiara
Per la prova pratica dell'esame di stato che mi preparo a sostenere in novembre ho dato un'occhiata alle prove uscite negli anni scorsi nella sede di Trieste. Per la risoluzione dei casi i commissari chiedono ai candidati di esplicitare la metodologia e le azioni di aiuto alla luce di un MODELLO prescelto.
Ora, da settimane ho ripreso in mano tutto il materiale di studio del triennio e mi sono rivista i modelli "classici" del servizio sociale e quelli italiani che ho avuto modo di studiare (Ferrario - modello unitario centrato sul compito, Folgheraiter - modello di rete). Inutile dire che negli anni di tirocinio (di cui uno all'estero!) ho visto la metodologia, le tecniche e gli strumenti, ma di modelli esplicitati neanche a parlarne... Anche quando lo chiedevo, vedevo un certo imbarazzo negli operatori!
Mi sapreste dare delle indicazioni per scegliere un modello e appropriarmene degnamente? Quali criteri devo utilizzare? Tranne quello psico-sociale (troppo psicoanalitico per i miei gusti) e comportamentista (che è decisamente superato) mi sembrano validi tutti. Ognuno ha degli aspetti interessanti... ma come scegliere?
Aspetto impaziente i vostri contributi!
Grazie
Chiara