Esame di Stato Albo A
Inviato: mer, 03 dic 2008 - 10:02 pm
Ciao a tutti.
Ma c'è qualcuno che conosce bene come funzionano questi esami, visto che sono i membri delle commissioni ad esserre per primi confusi? Dico, abbiamo un decreto, abbiamo un albo nazionale nonché quelli regionali di riferimento, ma un minimo di formazione la vogliamo fare a questi docenti prima di metterli dietro ad una cattedra pronti a valutare neppure loro sanno che cosa?
Io non sono iscritta all'albo B, ho avuto la felice idea di fare direttamente l'albo A (pentita amaramente), quindi dovrei fare due scritti ed un'orale, ed ogni prova dovrebbe essere propedeutica all'altra. Presso l'ateneo in cui sto facendo esami (domani dovrei avere la seconda) non funziona così: prima si fanno le prove scritte, dopo verranno corrette e dopo forse arriviamo all'orale, così se il primo compito non va bene ci verrà detto dopo il secondo.
Inoltre ci hanno preannunciato una prova pratica orale che sarà tra l'ultimo scritto e l'orale, quindi parliamo di 4 prove. Io, signori miei, non ci capisco nulla.
Una cosa è chiara, le tasse elevate per un esame obbligatorio presieduto per lo più da sociologi e giuristi (con tutto il rispetto per la loro professione, ma che ognuno si faccia la propria) pronti ad esercitare un potere valutativo maggiore rispetto ai pochi assistenti sociali presenti.
Quanto scritto non vuole essere una banale polemica o un semplice sfogo, ma spero che possa essere letto anche da chi ricopre ruoli la cui responsabilità permetta di pensare un po' di più agli studenti, nel processo della loro formazione e negli esami finali e se dobbiamo puntare sulla preparazione, non pensamioci solo all'esame di stato, ma quando organizziamo i piani didattici dei corsi di laurea: dopo, quel che fatto è fatto!
Ma c'è qualcuno che conosce bene come funzionano questi esami, visto che sono i membri delle commissioni ad esserre per primi confusi? Dico, abbiamo un decreto, abbiamo un albo nazionale nonché quelli regionali di riferimento, ma un minimo di formazione la vogliamo fare a questi docenti prima di metterli dietro ad una cattedra pronti a valutare neppure loro sanno che cosa?
Io non sono iscritta all'albo B, ho avuto la felice idea di fare direttamente l'albo A (pentita amaramente), quindi dovrei fare due scritti ed un'orale, ed ogni prova dovrebbe essere propedeutica all'altra. Presso l'ateneo in cui sto facendo esami (domani dovrei avere la seconda) non funziona così: prima si fanno le prove scritte, dopo verranno corrette e dopo forse arriviamo all'orale, così se il primo compito non va bene ci verrà detto dopo il secondo.
Inoltre ci hanno preannunciato una prova pratica orale che sarà tra l'ultimo scritto e l'orale, quindi parliamo di 4 prove. Io, signori miei, non ci capisco nulla.
Una cosa è chiara, le tasse elevate per un esame obbligatorio presieduto per lo più da sociologi e giuristi (con tutto il rispetto per la loro professione, ma che ognuno si faccia la propria) pronti ad esercitare un potere valutativo maggiore rispetto ai pochi assistenti sociali presenti.
Quanto scritto non vuole essere una banale polemica o un semplice sfogo, ma spero che possa essere letto anche da chi ricopre ruoli la cui responsabilità permetta di pensare un po' di più agli studenti, nel processo della loro formazione e negli esami finali e se dobbiamo puntare sulla preparazione, non pensamioci solo all'esame di stato, ma quando organizziamo i piani didattici dei corsi di laurea: dopo, quel che fatto è fatto!