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isee e dintorni

Inviato: mar, 19 ago 2008 - 8:16 am
da ugo.albano
Caro Walter,

l'ISEE, come sai, è un calcolo reddituale in base al quale si erogano o meno i contributi. Lo emette l'Amministrazione presso cui il procedimento si vuol attivare o dai CAF. E' un passaggio amministrativo.

Il problema tuo (diffuso, mi pare....) è se quest'onere amministrativo ricade nelle tue mansioni. Il problema più generale è "quanto di carico amministrativo" ricade nel lavoro dell'assistente sociale. Il confine è labile. Il problema è che le Amministrazioni sono senza personale a l'a.s. fa tutto, fino al paradosso che spesso fa l'amministrativo e non il lavoro sociale.

Considera che, secondo il diritto del lavoro, ogni lavoratore ha diritto all'esercizio delle funzioni secondo la sua qualifica (ci sono pure diverse sentenze della C.Costituzionale) e quindi è legittimo rifiutarsi di eseguire compiti sottomansionanti. E' successo lo stesso fatto pure a me, anni fa, ed io mi sono rifiutato di fare gli ISEE (ma le colleghe si,.....faccio notare......).
Ho semplicemente scritto al dirigente di rifiutarmi perchè compito non rientrante nelle mie funzioni ed ho approfittato dell'occasione per ribadire, invece, i miei compiti. Problema risolto!

IL PROBLEMA sottostante (se penso all'ìdea che hanno gli amministratori di noi............derivante -ahimè- da quello che invece tante colleghe fanno!) è che veniamo visti come gli "amministrativi sociali" nella logica di un welfare di "dazione".
La verità, invece (e la Legge in questo ci aiuta), è che il percorso di aiuto prevede diverse fasi, tra cui la valutazione sociale, solo a seguito della quale si eroga una prestazioone (che deve avere un senso progettuale).

Ma siamo in Italia: gli Enti Pubblici ancora non hanno capito chi sono gli assistenti sociali (e ci stiamo da sempre!), questi ultimi ancora faticano a dire chi sono, ma nel frattempo c'è una politica che ha già deciso a monte di "dare", per cui il personale deve "eseguire". Ora, se tu in questo gioco sbraiti per l'ISEE, dai fastidio. Insomma, c'è un problema di malessere dell'a.s. nell'espletare il suo ruolo per il semplice fatto di essere in una burocrazia pubblica.

Spero di averti dato una risposta. L'ho un pò contestualizzata........ma è un mio vizio, chiedo scusa!

Ugo

Re: isee e dintorni

Inviato: mar, 19 ago 2008 - 8:38 am
da brembo
IL PROBLEMA sottostante (se penso all'ìdea che hanno gli amministratori di noi............derivante -ahimè- da quello che invece tante colleghe fanno!) è che veniamo visti come gli "amministrativi sociali" nella logica di un welfare di "dazione".
La verità, invece (e la Legge in questo ci aiuta), è che il percorso di aiuto prevede diverse fasi, tra cui la valutazione sociale, solo a seguito della quale si eroga una prestazioone (che deve avere un senso progettuale).
(non so se ho quotato bene)

Grazie moooooolte per la tempestiva risposta.

Comunque hai beccato in pieno il problema.
Ci si trova a sostituire colleghe che si occupavano anche dei bilanci e poi nel passaggio ti dicono: "...non dargli troppa corda altrimenti non riesci più a seguire i casi". Ma come faccio? Se lei lo faceva ed io no, l'unico "collegamento" che riescono a fare gli Amm.ri é: "non lo fai=non sei capace (un a.s. capace). E ti rendono la vita difficile!
Ancora grazie e buona giornata!