Un libro di Beppe Scienza sul TFR

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Un libro di Beppe Scienza sul TFR

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La pensione tradita
Un libro di Beppe Scienza sul TFR

Fazi Editore,
maggio 2007, pagg. 228, euro 9,90
Un libro che spiega perché è imprudente giocarsi il Tfr alla roulette
dei fondi pensione, per giunta affidandolo agli sfasciacarrozze del
risparmio gestito.

Prefazione

Perché questo libro?

Tiro giù la bilancia della loro giustizia e ne mostro i pesi truccati.
Die Waage Ihrer Gerechtigkeit Nehme ich
herab und zeige Die falschen Gewichte.
BERTOLT BRECHT,
dalla poesia �Verjagt mit
gutem Grund�
�Scacciato per buone ragioni�

Da fine 2006 i dipendenti del
settore privato
sono bersaglio dei pressanti inviti di politici ed
economisti,
sindacati e Confindustria, che li esortano
a rinunciare al
Trattamento di fine rapporto (Tfr),
detto anche liquidazione, a favore della
previdenza
integrativa. Malgrado ciò l�adesione non si prospetta
plebiscitaria,
perché gli italiani sentono
puzza di bruciato. Circolano anche espressioni
del
tipo �scippo del Tfr� che mandano in bestia quanti
sognavano di avere
trovato 11.000.000 di pecore
da tosare. Questo è infatti il numero dei
lavoratori
interessati dalla riforma del Tfr.
Approfondendo la questione, si
scopre che le
perplessità sono fondate. Ma la trappola è ben costruita
ed è
possibile evitarla solo si è molto competenti�
o dotati di una buona dose
d�istintiva diffidenza.
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Questo
libro sostiene la tesi che almeno per ora
conviene tenere il Tfr in azienda,
indipendentemente
dalle proprie convinzioni politiche o ideologiche.
Troppi sono
i suoi vantaggi, troppi i difetti
e gli aspetti ancora oscuri della previdenza
integrativa.
Che poi le aziende con almeno 50 dipendenti
versino il Tfr
maturando all�Inps non cambia
nulla per gli interessati.
Ma alcuni giornalisti e
docenti universitari onnipresenti
mettono sugli altari fondi pensione e
forme
previdenziali individuali; e denigrano il Tfr. Nei capitoli
14-18
smontiamo le loro affermazioni. Citeremo
però anche, per consolarci, le poche
pecore bianche
(Luciano Gallino, Alessandro Penati, Victor Uckmar
ecc.) nel
folto gregge di pecore nere (cap. 19).
Soprattutto metteremo in luce i vantaggi
del Tfr:
� la certezza di incassare la liquidazione se licenziati
(cap. 3) e,
cosa mai detta, la possibilità
di utilizzarla poi per ottenere una
rendita
integrativa alla pensione (cap. 8);
� una difesa quasi perfetta nei
confronti dell�inflazione,
maggiore di come normalmente
descritta (cap. 7);

l�assenza di costi di gestione, intermediazione
ecc. (cap. 20).
Ma vedremo anche
i difetti della previdenza integrativa:
� i pericoli di perdite pesantissime
(cap. 5 e
cap. 6);
4 La pensione tradita
02 tfr pp. 003-006 18-05-2007 19:14
Pagina 4
� i rischi di nuovi lunghi periodi negativi per
gli investimenti
finanziari (cap. 11);
� le figuracce dei gestori di fondi italiani,
che
minacciano di ripetersi, complice la scarsissima
trasparenza (cap. 12);
� i
vantaggi fiscali inferiori a quelli sbandierati
e comunque incerti (cap. 9);

il peso ridotto del contributo del datore di
lavoro (cap. 13).
Per altro
risparmiare per la propria vecchiaia
non è sbagliato, anzi. Ma conviene farlo
senza giocarsi
il proprio Tfr alla roulette dei fondi pensione
(cap. 10) ed
evitando gli sfasciacarrozze del risparmio
gestito (cap. 21).
Perché questo
libro? 5
02 tfr pp. 003-006 18-05-2007 19:14 Pagina 5
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