Territorio come laboratorio di welfare partecipato

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Territorio come laboratorio di welfare partecipato

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PRÂGMATA

Laboratorio di consulenza

ARCHITETTI DI SUSSIDIARIETÀ

COME UN TERRITORIO PUÒ DIVENTARE LABORATORIO DI WELFARE PARTECIPATO
Melzo 4 ottobre 2011

IL TEMA DEL CONVEGNO

Ad ormai un decennio dall’approvazione della L. 328/00, è più che mai di attualità l’esigenza di rendere fattiva una rete integrata dei Servizi per la promozione della qualità di vita dei cittadini. Infatti, i nuovi scenari sociali e politico-economici caratterizzati da un lato dalla carenza di risorse e dalla criticità che esprime il sistema dei Servizi di garantire una sussidiarietà verticale; dall’altro da maggiori opportunità di esercitare un ruolo attivo nella gestione della salute (così come della qualità di vita), da parte dei soggetti del privato sociale e della stessa cittadinanza (si pensi al sistema dei voucher e dei buoni), chiamano l’Ente Pubblico e tutti gli attori strategici del territorio ad attivare un processo di corresponsabilità rispetto al perseguimento del “Bene Comune”, ovvero la Salute della Comunità. Ed è di fronte alla necessità di generare tale processo di corresponsabilità e di governarlo che la tradizionale Architettura dei Servizi evidenzia tutte le sue impasse: dalla frammentazione degli interventi su aspetti parcellizzati della vita dei cittadini, con ulteriore dispersione di risorse; all’impostazione di stampo medico-sanitario che delega allo “specialista” l’intervento “sulla causa, sul deficit e sul danno” o sulla prevenzione dello stesso, impoverendo le potenzialità generative e rigenerative del tessuto sociale; all’adesione al piano dell’erogazione di prestazioni piuttosto che ad un piano progettuale condiviso e partecipato. Tali criticità, oltre a costituire un ostacolo all’applicazione del dettato normativo, impattano sulla comunità in termini di sostenibilità dell’intero sistema.

Si pone pertanto per tutti gli attori strategici di un territorio, soggetti pubblici e del privato sociale, ruoli politico-dirigenziali ed operativi, l’esigenza di rivedere i propri modelli di intervento al fine di dotarsi di modalità operative condivise in grado di sostenere la sfida che la costruzione di un welfare partecipato pone.

Il Convegno vuole quindi offrire una descrizione, attraverso esemplificazioni progettuali, testimonianze e approfondimenti seminariali, di come sia possibile innovare, a più livelli, con più interlocutori, e su più ambiti di applicazione, il Sistema dei Servizi nella direzione di un’Architettura dei Servizi Generativa di sussidiarietà.

I SOGGETTI PROMOTORI

Le organizzazioni proponenti costituiscono un network di soggetti attivi sull’intero territorio nazionale che condividono il Modello Operativo Dialogico come riferimento per l’operatività, e la mission della Promozione della Salute della Comunità.
Il Modello Dialogico, scientificamente fondato e quindi rigorosamente valutabile sia in termini di processo che di risultato, pone al centro della sua azione l’intera rete di interazioni che si realizzano sul territorio, presupponendo che le realtà di “marginalità”, di “disagio” ma anche di “benessere” si generino come prodotto dei processi dialogici (le modalità di relazione fra i membri della Comunità) che la Comunità stessa mette in campo per la gestione delle criticità che in essa si producono. A partire da tale dimensione processuale, la Salute si configura quindi come un processo alla cui generazione partecipa l’intero sistema-paese, laddove il focus di ogni intervento diventa lo sviluppo delle competenze di gestione delle interazioni dialogiche che ogni snodo del territorio, dal cittadino all’Istituzione, può costruire.

IL MARCHIO DI GARANZIA

Il Marchio, di cui è Responsabile Scientifico il prof. Gian Piero Turchi, docente della Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova, è stato istituito con l’obiettivo di garantire che ognuno dei soggetti aderenti applichi rigorosamente i presupposti scientifici di riferimento in tutti i processi in cui si esprime la vita dell’organizzazione: dalla gestione interna alla filiera di costruzione ed erogazione dei prodotti/servizi. L’aderenza al piano scientifico che il Marchio garantisce, costituisce il presupposto per assicurare la valutabilità sia in termini di efficienza gestionale che di efficacia di quanto le organizzazioni realizzano.

CON IL PATROCINIO DI:

DISTRETTO 5 COMUNE DI MELZO COMUNE DI LISCATE ASL MI 2

RICHIESTO PATROCINIO A:

PROVINCIA DI MILANO
CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETA’ PROVINCIA MILANO, LODI, MONZA E BRIANZA

RICHIESTA ACCREDITAMENTO DA:

CONSIGLIO REGIONALE ORDINE ASSISTENTI SOCIALI LOMBARDIA

SEDE DEL CONVEGNO

Palazzo Trivulzio - Sala Vallaperti Via Dante - Melzo (Mi)

PRIMA SESSIONE DI LAVORO – MATTINA: 9.00 -13.00
Saluto delle Autorità
Saluto del Presidente di Federsolidarietà - Confcooperative di Milano, Lodi, Monza Brianza,

dott.ssa Rossella Sacco

Per uno scarto paradigmatico nell’Architettura del Sistema dei Servizi Prof. Gian Piero Turchi – Facoltà di Psicologia Università di Padova

Aspetti di metodologia per la costruzione di un Sistema Integrato di Servizi nell’ambito della gestione associata tra Comuni, fondato sulla Promozione della Salute della cittadinanza
Pragmata srl – Laboratorio di Consulenza per le Organizzazioni

Coffee Break

La co-progettazione come strumento di innovazione dei Servizi al Cittadino. L’esempio dei Servizi Minori e Famiglie e Integrazione, Accompagnamento ed Orientamento per alunni con disabilità di Melzo e Liscate
Dialogica Cooperativa Sociale

Il Cittadino: da utente ad esperto nella gestione della propria salute. La Consulenza Biografica e la Promozione Territoriale della salute come “riabilitazione” delle competenze della Comunità
Altre Strade Cooperativa Sociale

La valutazione dell’efficacia degli interventi e la rilevazione della soddisfazione delle esigenze del cittadino: due chiavi strategiche per l’innovazione nel sistema dei Servizi Gruppo di ricerca dell’Università di Padova

SECONDA SESSIONE DI LAVORO A WORKSHOP PARALLELI – POMERIGGIO 14.00 – 16.00

Ogni workshop svilupperà una progettazione emblematica rispetto alla generazione di sussidiarietà in uno specifico campo di applicazione, andando ad evidenziare le esigenze a cui intendeva rispondere, le peculiari prassi di intervento, gli elementi di replicabilità e valutabilità del progetto. La fase espositiva sarà seguita da un ampio spazio di approfondimento/interazione con i partecipanti rispetto alla tematica trattata.

PLENARIA CONCLUSIVA – POMERIGGIO 16.00 – 16.30

Scenari futuri di applicazione Soggetti promotori

Dibattito conclusivo

PRESENTAZIONE WORKSHOP TEMATICI

Primo workshop

Promuovere l’Intercultura come cultura della Partecipazione. Il Progetto Skills-Lab
Creare una scuola inter-culturale intesa come spazio di produzione di una “cultura condivisa” comporta abbandonare le etichette di “straniero” e “italiano”, ma anche di “disabile” o di “disagiato”, per porre al centro di ogni intervento il ruolo di Alunno e il suo percorso di sviluppo di competenze chiave di cittadinanza (D.M. 2007). Un processo della cui gestione è corresponsabile l’intera comunità. Attraverso la descrizione del progetto Skills-Lab, realizzato da Cooperativa Dialogica in partnership con l’Istituto Comprensivo ad Ordinamento Musicale di Cologno M.se e finanziato da Fondazione Cariplo all’interno del Bando “Interculture 2010”, e altre esemplificazioni operative focalizzate sul Ruolo di Alunno e sulle sue competenze quali gli interventi di integrazione e orientamento per studenti con disabilità, si evidenzieranno i passaggi metodologici e le strategie che consentono di coinvolgere tutti i ruoli della comunità scolastica e territoriale, in un processo di formazione e esercizio di cittadinanza, in cui gli alunni stessi e i loro genitori sono “riabilitati” da oggetto di intervento a promotori di partecipazione.

Secondo workshop

Il Progetto Dal conflitto alla mediazione di quartiere: la mediazione come risorsa di inclusione e di accesso alla abitazione
Il workshop presenta il più grande progetto europeo di mediazione su larga scala, realizzato da Cooperativa Altre Strade e dall’Università di Padova, in partenariato con i Comuni di Chiampo, Arzignano, Montecchio, San Pietro Mussolino, Montorso (VI). Il progetto, di durata biennale, è stato selezionato e finanziato nel 2008 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite il Fondo per l’Inclusione Sociale degli Immigrati, come progetto sperimentale. In particolare saranno presentate varie strategie ed esempi rappresentativi del modo in cui è stato perseguito l’obiettivo della promozione della cittadinanza come responsabilità condivisa, spostando il focus dalle singole appartenenze socio-culturali e territoriali al ruolo di “cittadino” in quanto colui/colei che concorre alla costruzione della comunità entro cui co-abita.

Terzo workshop

I costrutti che fondano scientificamente un Sistema di Gestione: obiettivo, gestione, ruolo, matrice organizzativa.
Per qualsiasi organizzazione dotarsi di un sistema di gestione dei propri processi interni può rappresentare una strategia in grado di aumentare l’efficienza gestionale interna e l’efficacia nell’erogazione dei prodotti/servizi oggetto dell’obiettivo imprenditoriale/mandato istituzionale. Tuttavia, perché il sistema di gestione rappresenti questa opportunità e non un “fardello” di procedure e regole da seguire, risulta necessario che venga costruito sulla base di presupposti e costrutti, da un lato scientificamente fondati, dall’altro organizzativamente applicabili. Il workshop intende offrire ai partecipanti una esemplificazione delle scelte di fondamento da operare e delle implicazioni/ricadute organizzative, in termini di efficienza gestionale, che l’applicazione di un sistema di gestione consente di generare. Gli elementi fondativi e metodologici che verranno proposti sono la matrice organizzativa fondata su un modello per obiettivi; la definizione di ruoli che contempli i riferimenti ad obiettivi e competenze; il riferimento al costrutto di gestione. Tali elementi consentiranno di sviluppare considerazioni in relazione al valore aggiunto che dotarsi di un sistema di gestione può offrire allo sviluppo strategico e gestionale di un’organizzazione e di conseguenza alla potenzialità di incidenza sulla salute della comunità entro la quale l’organizzazione è inserita.


PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

www.dialogica-lab.eu
dialogica@dialogica-lab.eu
E’ possibile contattare i seguenti numeri telefonici
Cell. 327-1686083 negli orari dalle 12 alle 18 il lunedì/giovedì/venerdì
Tel. 02.89696553 negli orari dalle 9 alle 13 il martedì e dalle 9 alle 18 il giovedì/venerdì.
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http://www.assistentisociali.org
Canale Youtube di AssistentiSociali.org:
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