Quali prospettive con il corso di laurea L- 39 nel 2015?
Inviato: gio, 17 set 2015 - 3:05 pm
Buongiorno a tutti,
mi sono iscritto al forum per conoscere meglio quali sono le prospettive che può offrire il corso di scienze dei servizi sociali al completamento della triennale ovviamente dopo aver superato l'esame di stato per l'abilitazione, se la specialistica sia indispensabile e che grado di difficoltà possono presentare le materie da studiare.
Da premettere che ho 26 anni, sto cercando di valutare questo indirizzo visto che a mio parere è uno dei pochi tralasciando le professioni sanitarie che possa offrire maggiori sbocchi lavorativi rispetto alle facoltà giuridiche, tra l'altro è a numero aperto il corso, quindi se voglio intraprendere un percorso di studio quest'anno non mi resta tata scelta, tra giurisprudenza e consulente del lavoro reputo scienze dei servizi sociali la scelta più intelligente, poi posso sbagliarmi?!
Tra l'altro l'idea di rendersi utili verso il prossimo non mi dispiace.
Noto anche che c'è una netta presenza femminile che lavoro in quest'ambito, leggendo anche qui sul forum c'è una certa diffidenza sui colleghi uomini, dubbi sul carattere sessuale,come mai?
Non pensate che possa essere una risorsa avere delle figure maschili per un miglior approccio e affrontare le situazioni in modo diverso, un pensiero diverso in cui unito a quello femminile possa aumentare di qualità?
Mi reputo un uomo al 110% ma quando ho letto qui nel forum ho pensato alla coerenza di chi intraprende questo mestiere, pensando ai mestieri da uomini che hanno intrapreso le donne, ad esempio, l'esercito, la polizia, ecc. ecc.
Chiudendo, attualmente non lavoro e mi sono stancato di fare lavoretti di ogni genere, il corso mi permette di studiare anche a casa tranne la frequentazione del laboratorio e i tirocini obbligatoria.
Cosa potete consigliarmi al riguardo?
mi sono iscritto al forum per conoscere meglio quali sono le prospettive che può offrire il corso di scienze dei servizi sociali al completamento della triennale ovviamente dopo aver superato l'esame di stato per l'abilitazione, se la specialistica sia indispensabile e che grado di difficoltà possono presentare le materie da studiare.
Da premettere che ho 26 anni, sto cercando di valutare questo indirizzo visto che a mio parere è uno dei pochi tralasciando le professioni sanitarie che possa offrire maggiori sbocchi lavorativi rispetto alle facoltà giuridiche, tra l'altro è a numero aperto il corso, quindi se voglio intraprendere un percorso di studio quest'anno non mi resta tata scelta, tra giurisprudenza e consulente del lavoro reputo scienze dei servizi sociali la scelta più intelligente, poi posso sbagliarmi?!
Tra l'altro l'idea di rendersi utili verso il prossimo non mi dispiace.
Noto anche che c'è una netta presenza femminile che lavoro in quest'ambito, leggendo anche qui sul forum c'è una certa diffidenza sui colleghi uomini, dubbi sul carattere sessuale,come mai?
Non pensate che possa essere una risorsa avere delle figure maschili per un miglior approccio e affrontare le situazioni in modo diverso, un pensiero diverso in cui unito a quello femminile possa aumentare di qualità?
Mi reputo un uomo al 110% ma quando ho letto qui nel forum ho pensato alla coerenza di chi intraprende questo mestiere, pensando ai mestieri da uomini che hanno intrapreso le donne, ad esempio, l'esercito, la polizia, ecc. ecc.
Chiudendo, attualmente non lavoro e mi sono stancato di fare lavoretti di ogni genere, il corso mi permette di studiare anche a casa tranne la frequentazione del laboratorio e i tirocini obbligatoria.
Cosa potete consigliarmi al riguardo?