tesi di laurea sull' ascolto empatico
tesi di laurea sull' ascolto empatico
Salve, sto finalmente scrivendo una delle mie due tesi di laurea. Ho pensato di affrontare il tema dell' ascolto e dell' ascolto empatico ricollegandolo al tirocinio svolto nel terzo anno. Ho paura però che non sia un tema interessante e dire cose che sono già state sentite 1000 volte dalla commissione. A vostro parere può essere un argomento giusto da trattare? potrei ricollegare altri argomenti a questo tema?
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
Io lo trovo un argomento interessantissimo, e non l'ho mai visto trattare. Mi interessa perchè io credo fortemente che l'ascolto, l'ascolto empatico, sia fondamentale. Purtroppo credo anche che non si impari, perchè l'empatia nel lavoro come nella vita è un qualcosa di innato, ma sicuramente si può approfondire la tematica per essere più attenti, per affinare la nostra sensibilità.
Ti consiglio di leggere qualche libro di Fabio Folgheraiter, in particolare alcune parti di "Teoria e metodologia del servizio sociale" che contiene riflessioni a mio parere illuminanti sul rapporto d'aiuto e in particolare sugli atteggiamenti dell'assistente che consentono alla persona di sentirsi ascoltata, compresa e quindi già aiutata.
In bocca al lupo e facci sapere!
Ti consiglio di leggere qualche libro di Fabio Folgheraiter, in particolare alcune parti di "Teoria e metodologia del servizio sociale" che contiene riflessioni a mio parere illuminanti sul rapporto d'aiuto e in particolare sugli atteggiamenti dell'assistente che consentono alla persona di sentirsi ascoltata, compresa e quindi già aiutata.
In bocca al lupo e facci sapere!
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
grazie per la risposta! ti ringrazio anche per avermi consigliato cosa leggere perchè mi sono bloccata in un punto della tesi e non riesco ad andare avanti. ti scrivo di cosa ho trattato fino ad adesso così se puoi darmi un consiglio su come continuare o qualche suggerimento sarei felicissima
L’ ascolto: il primo passo nella relazione con l’altro
1.1Che cosa significa saper ascoltare? L’ ascolto nelle professioni d’ aiuto alla persona
1.3L’ ascolto attivo
L’ empatia e l’ ascolto empatico
2.1 L’ empatia
2.2 lì ascolto empatico
L’ ascolto: il primo passo nella relazione con l’altro
1.1Che cosa significa saper ascoltare? L’ ascolto nelle professioni d’ aiuto alla persona
1.3L’ ascolto attivo
L’ empatia e l’ ascolto empatico
2.1 L’ empatia
2.2 lì ascolto empatico
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
Mi sembra un buon argomento per la tesi. Secondo me è meglio affrontare qualcosa di classico rendendolo interessante piuttosto che ambiti difficilmente valutabili dai professori.
L'unico testo che mi viene in mente in questo momento è "Il colloquio nel servizio sociale" di
Allegri Elena; Palmieri Paola; Zucca Fabrizio; edizione Carocci.
In più ti consiglio di dare un'occhiata a questa dispensa, di una profesoressa dell'università di torino, che ho trovato studiando per l'esame di stato:
http://digilander.libero.it/MTSC1/proce ... _aiuto.pdf
(nelle note troverai altri riferimenti bibliografici che potrebbero esserti utili)
Buon lavoro!
L'unico testo che mi viene in mente in questo momento è "Il colloquio nel servizio sociale" di
Allegri Elena; Palmieri Paola; Zucca Fabrizio; edizione Carocci.
In più ti consiglio di dare un'occhiata a questa dispensa, di una profesoressa dell'università di torino, che ho trovato studiando per l'esame di stato:
http://digilander.libero.it/MTSC1/proce ... _aiuto.pdf
(nelle note troverai altri riferimenti bibliografici che potrebbero esserti utili)
Buon lavoro!
A.
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
grazie mille. avete altri consigli da darmi o documenti che posso consultare?
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
Ciao martickia, anzitutto ti allego un link..mi viene in mente un articolo molto interessante..
http://www.scipol.unito.it/materiale_co ... 091259.pdf
in secondo luogo direi che l'argomento e l'indice sono molto generali, dovresti a parer mio magari focalizzarti in delle aree precise; per esempio l'ascolto empatico con un utenza particolare. questo ti permetterebbe qualora voglia fare una tesi sperimentale, raccogliere le testimonianze di un ass. sociale che nella propria prassi quotidiana, lavorando con le dipendenze per esempio,si trova a dover sperimentare continuamente la qualità dell'ascolto con dei soggetti estremamente vulnerabili nella fase colloquio. quindi partire da uno studio di caso.
un altro punto da tenere in considerazione è che il termine "empatia" è immenso, utilizzato da moltissimi professionisti dell'aiuto, psicologi, pedagogisti ecc ecc. la pedagogia ha un significato di "ascolto" la psicologia ne ha un altro, i modelli del servizio sociale ne riflettono altri ancora.
ma l'ascolto ha spesso un significato intraindividuale non all'interno di una relazione. per questo occorrerebbe che tu contestualizzassi il più possibile dove si colloca l'ascolto, considerato che l'assistente sociale colloca questa qualità psicologica all'interno di un contesto organizzativo ben preciso.
l'ascolto empatico e il colloquio infatti si incontrano con soggetti particolari, uomini o donne,bambini adolescenti o anziani,soggetti vulnerabili omosessuali, immigrati, vittime di violenza; con metodi particolari di persona, al telefono, su internet, all'interno dei servizi e o istituzioni carceri o scuole;
con dinamiche altrettanto particolari, relazioni di potere e autoritarismo della figura dell'assistente sociale, relazioni di genere, relazioni culturali, etniche.
in inghilterra vi è un approccio al colloquio detto "antioppressivo" che pone l'accento sulle disparità nella relazioni di ascolto e evidenzia come l'assistente sociale possa attivare forme di "controllo" inconsapevole o perchè ricopre un ruolo "burocratico" durante la fase di assessment.
da qui si potrebbe sviluppare anche il tema dell'accettazione, rispettare l' autonomia di chi si rivolge ai servizi, il suo mondo e quello che non ci piace..
da qui si apre il dibattito sul valore dell'autodeterminazione. la prof, Silvia Fargion presenta molti aspetti nel libro "il servizio sociale. storia temi e dibattiti" con annessa bibliografia per ulteriori approffondimenti
spero di averti dato qualche spunto di riflessione. in bocca al lupo.
http://www.scipol.unito.it/materiale_co ... 091259.pdf
in secondo luogo direi che l'argomento e l'indice sono molto generali, dovresti a parer mio magari focalizzarti in delle aree precise; per esempio l'ascolto empatico con un utenza particolare. questo ti permetterebbe qualora voglia fare una tesi sperimentale, raccogliere le testimonianze di un ass. sociale che nella propria prassi quotidiana, lavorando con le dipendenze per esempio,si trova a dover sperimentare continuamente la qualità dell'ascolto con dei soggetti estremamente vulnerabili nella fase colloquio. quindi partire da uno studio di caso.
un altro punto da tenere in considerazione è che il termine "empatia" è immenso, utilizzato da moltissimi professionisti dell'aiuto, psicologi, pedagogisti ecc ecc. la pedagogia ha un significato di "ascolto" la psicologia ne ha un altro, i modelli del servizio sociale ne riflettono altri ancora.
ma l'ascolto ha spesso un significato intraindividuale non all'interno di una relazione. per questo occorrerebbe che tu contestualizzassi il più possibile dove si colloca l'ascolto, considerato che l'assistente sociale colloca questa qualità psicologica all'interno di un contesto organizzativo ben preciso.
l'ascolto empatico e il colloquio infatti si incontrano con soggetti particolari, uomini o donne,bambini adolescenti o anziani,soggetti vulnerabili omosessuali, immigrati, vittime di violenza; con metodi particolari di persona, al telefono, su internet, all'interno dei servizi e o istituzioni carceri o scuole;
con dinamiche altrettanto particolari, relazioni di potere e autoritarismo della figura dell'assistente sociale, relazioni di genere, relazioni culturali, etniche.
in inghilterra vi è un approccio al colloquio detto "antioppressivo" che pone l'accento sulle disparità nella relazioni di ascolto e evidenzia come l'assistente sociale possa attivare forme di "controllo" inconsapevole o perchè ricopre un ruolo "burocratico" durante la fase di assessment.
da qui si potrebbe sviluppare anche il tema dell'accettazione, rispettare l' autonomia di chi si rivolge ai servizi, il suo mondo e quello che non ci piace..
da qui si apre il dibattito sul valore dell'autodeterminazione. la prof, Silvia Fargion presenta molti aspetti nel libro "il servizio sociale. storia temi e dibattiti" con annessa bibliografia per ulteriori approffondimenti
spero di averti dato qualche spunto di riflessione. in bocca al lupo.
Re: tesi di laurea sull' ascolto empatico
Salve, la mia tesi per sfortuna non deve essere più di 40 pagine perché come sapete con il nuovo ordinamento ne sono state inserite due da fare. L' altra tesi da me svolta tratta della comunicazione fatta in ambito di emergenza della comunicazione efficace e della comunicazione delle cosiddette "bad news" o cattive notizie. Non posso trattare in maniera approfondita molti argomenti per questo la mia tesi è generale. Pensate che il mio lavoro sia troppo "superficiale"?