Domanda: perchè secondo voi gli assistenti sociali hanno un'autostima bassa? Le Università per evitare questa bassa autostima dovrebbero fare una selezione prima di iniziare i corsi in scienze del servizio sociale? Questa bassa autostima secondo voi dipende dal modo, dalle abitudini, di vita dei ragazzi che si iscirivono all'Università?
Vorrei dei vostri pareri.
Grazie
Ciao ciao
Autostima
Re: Autostima
si secondo me dipende molto dalle abitudini e dal carattere di noi ragazzi.Ma soprattutto dalle persone che ci circondano...e che ci influenzano.
- Nazg
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Re: Autostima
l'autostima dell'ass.soc. dipende da un lato dal riconoscimento (o no) del ruolo professionale, dalla stima che gli altri ti dimostrano (colleghi o persone della sfera personale/familiare), dalle difficoltà che emergono sul lavoro e le conseguenti preoccupazioni.
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Re: Autostima
Non concordo sul fatto che ci sia bassa autostima. E' una tua impressione, o come fai a dire ciò? Io, per esempio, mi stimo abbastanza bene.
In generale (per noi come per gli altri professionisti) la stima deriva dal contesto, in ciò ha ragione Nazg. Se la stima è il "valore dato", ciò si esplicita sia con le lodi, sia con i soldi, almeno sul lavoro.
Generalmente la "bassa autostima" deriva da se stessi, se qualcuno non si sente adeguato al compito. Ma lì siamo diversi, c'è chi è adeguato e chi meno. Dipende da come si interagisce tra sè ed il contesto. Certo è che, se non ci si sente adeguati, la "bassa autostima" serve a poco, se non a "non cambiare": così fanno molti utenti. Se invece ci si vuol migliorare ci si alza le maniche e si lavora su se stessi, in primis studiando, poi mediando le proprie competenze con l'esterno.
Tutto dipende da come ci si misura più o meno professionalmente sul lavoro.
Esiste anche, a mio avviso, una "variabile sessuale" sull'autostima, ma non dico oltre per non sollevare polveroni.
C'è pure un problema molto più generale, a mio avviso, di "bassa autostima dei dipendenti pubblici", ma questo è, appunto, un altro discorso.
Che ne pensano gli altri?
Ugo Albano
In generale (per noi come per gli altri professionisti) la stima deriva dal contesto, in ciò ha ragione Nazg. Se la stima è il "valore dato", ciò si esplicita sia con le lodi, sia con i soldi, almeno sul lavoro.
Generalmente la "bassa autostima" deriva da se stessi, se qualcuno non si sente adeguato al compito. Ma lì siamo diversi, c'è chi è adeguato e chi meno. Dipende da come si interagisce tra sè ed il contesto. Certo è che, se non ci si sente adeguati, la "bassa autostima" serve a poco, se non a "non cambiare": così fanno molti utenti. Se invece ci si vuol migliorare ci si alza le maniche e si lavora su se stessi, in primis studiando, poi mediando le proprie competenze con l'esterno.
Tutto dipende da come ci si misura più o meno professionalmente sul lavoro.
Esiste anche, a mio avviso, una "variabile sessuale" sull'autostima, ma non dico oltre per non sollevare polveroni.
C'è pure un problema molto più generale, a mio avviso, di "bassa autostima dei dipendenti pubblici", ma questo è, appunto, un altro discorso.
Che ne pensano gli altri?
Ugo Albano