Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

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matuscek
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Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

Messaggio da matuscek »

A seguito delle recenti proposte parlamentari relative al riordino della professione di Assistente Sociale, il CNOAS ha chiesto un incontro ai Presidenti dei Gruppi, per illustrare gli elementi caratterizzanti del documento elaborato lo scorso anno. Tra l'altro, in questo documento veniva evidenziata la necessità per l’accesso alla professione, di un ciclo formativo unico, ritengo di durata quinquennale. Questa posizione è stata ultimamente confermata dalla Presidente Samory, ma ciò che non mi è chiaro, è l'eventuale proposta dell’Ordine in merito alla posizione dei tanti colleghi che come me, sono in possesso unicamente della laurea triennale e iscritti alla sezione B dell’Albo. Non sono a conoscenza di proposte specifiche e mi piacerebbe avere qualche approfondimento. Buon week end.
Francesco
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chiara79
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Re: Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

Messaggio da chiara79 »

La riforma non si applicherebbe agli ASS e AS già iscritti all'albo A e B perché verrebbero automaticamente iscritti all'albo unico delgi Assistenti Sociali che prevede solo una figura professionale e non due come ora.
Le novità riguarderebbero le persone che non sono iscritte ancora all'albo e che farebbero il corso di studi quinquiennale e un anno di tirocinio post laurea per poi superare l'esame di stato. Per loro si applicherebbero appunto le nuove regole.
Ma considerando i tempi bilblici con cui si muovono le istituzioni per mettersi in regola, non è una cosa che si farà dall'oggi al domani. Tra l'altro non mi è chiaro come si possa proporre una formazione quinquiennale quando, dopo il processo di Bologna, le lauree in Europa sono fondate sul concetto 3+2. Mah.
Se hai dubbi, basta leggere la proposta di riforma della professione. Credo si trovi ancora sul sito dell'ordine. Un anno fa c'era...
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matuscek
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Re: Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

Messaggio da matuscek »

Grazie Chiara,
in effetti il documento è ancora presente sul sito del CNOAS e in rete vi è molto materiale che illustra le varie posizioni maturate sia in ambiente professionale che accademico e sindacale.Sono consapevole che chi con sacrificio ha proseguito gli studi specialistici, ha acquisito competenze importanti in termini di progettazione e analisi e che a giusta ragione, si vedrebbe un pò penalizzato dal condividere un albo unico.Di contro, spero si preveda magari un percorso integrativo di formazione a distanza, che interessi gli iscritti all'albo B , piuttosto che un accesso basato esclusivamente sull'esperienza lavorativa già acquisita.Questo penalizzarebbe i più giovani o chi aspira ad esercitare, ma nel frattempo, di necessità virtù,si guadagna da vivere diversamente.Un caro saluto
Francesco
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chiara79
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Re: Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

Messaggio da chiara79 »

Ciao Francesco,
lo so bene che questa scelta non premia i giovani che entrerebbero ancora più tardi nel mercato del lavoro (e penso che questo sia in linea con la crisi e quindi si tengono gli studenti il più possibile sui libri, non è un caso!). E non premia nemmeno chi ha fatto la laurea magistrale che si vede messo stesso "contenitore" di chi ha fatto solo la triennale.
Ci sono dei pro e dei contro, personalmente credo che la formazione sia da ripensare completamente visto che la formazione "manageriale" e "generalistica" della laurea magistrale non è un successo e non apre molte porte lavorativamente parlando. La pratica, invece, è ridotta al minimo.
Ora vivo in Francia e posso dirti che qui, sebbene la formazione sia non universitaria e duri solo 3 anni, gli studenti passano un anno intero in tirocinio e hanno già una pratica e un approfondimento metodologico che noi ci sognamo, anche se a livello di teoria non ci siamo per niente, non esistono nemmeno insegnamenti sui modelli teorici!
Tuttavia, la nostra è una disciplina teorico-pratica e questo non va mai dimenticato. In Italia attualmente ci sono poche ore ti tirocinio e troppe di teoria, ma penso che sia dovuto al fatto che è diventata una formazione universitaria lontana dal mondo del lavoro. Non è un caso che almeno la metà dei candidati non superino gli esami di stato e che ai concorsi ci siano sempre discrepanze tra la preparazione impartita all'università e quello che effettivamente è richiesto. Io ho dovuto integrare e studiare da sola molte cose...
Chiara
girasole87
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Re: Proposte di legge di riforma della professione di A.S.

Messaggio da girasole87 »

infatti in Italia , dopo aver fatto 5 anni ( parlo della mia esperienza) e poi abilitata, anche se in tempo, ci si ritrova ad essere incompleti per entrare nel mondo del lavoro , un mondo del lavoro che dà la possibilità di entrare solo se si ha già esperienza. Le ore di tirocinio fatte non bastano e non vengono molto considerate da chi seleziona il personale. Resta il fatto che a differenza di altre parti , l'università Italiana ci forma molto dal punto di vista teorico e molto poco da quello pratico.
La pratica dobbiamo crearcela noi se si ha fortuna .
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