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Nazg
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Messaggio da Nazg »

Nel periodo in cui tanto si parla di riforma degli Ordini Professionali,
voi cosa ne pensate? :?:
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Mac
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Mac »

Per farla breve (perchè ce ne sarebbe da parlare per anni ed anni), credo che un percorso di 5 anni sia in generale più professionalizzante, e lo credo perchè imparare di più è sempre un bene. Indipendentemente da tutto. Specialmente in una professione come le nostra.

Mi dispiace solo, a livello personale, di essere sempre completamente, ogni volta, in mezzo a riforme. Ma questo è più un constatare la mia sfiga, più che una lamentela generalizzata sulla riforma :)

Insomma, non ho molto altro da dire.
Solo un invito: continuiamo a fare il nostro dovere. Il mondo cambia, dobbiamo cambiare anche noi. Questo non significa non farci sentire se non siamo d'accordo, ma significa avere l'intelligenza di capire che in ogni situazione ci può essere un beneficio. Se non per noi personalmente e nell'immediato, per più persone, e soprattutto, forse, per le persone che andremo ad aiutare.

Non è sicuro, certo. Ma è sempre una possibilità in più che ci diamo. In questa occasione, come in altre, diamoci questa possibilità :wink:


Mac
marilena83
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da marilena83 »

xò quello che io vi chiedo è: xke tutte le colleghe\i che conosco e che hanno fatto la specialistica, affermano che non serva a nulla e che non è altro che la ripetizione di alcuni esami dati nel triennio??
Io sarei la prima ad iscrivermi alla specialistica se ci fosse qualcosa di interessante e innovativo!! Di ripetizioni ne ho già viste molte durante il triennio, e aggiungo inoltre che le competenze non me le hanno date gli anni di studio, ma il lavoro, la pratica, il confronto con ki prima di me ha svolto la professione...ora ditemi se vi sembra giusto che in 3 anni non si parli mai di legislazione specifica per settore, se non della 328/00!!
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Aneta
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Aneta »

Credo che il contenuto delle lauree magistrali andrebbe rivisto, magari creando delle lauree triennali propedeutiche a determinati corsi specialistici. In questo modo potremmo tentare di evitare le ripetizioni, che anche secondo me si vedono spesso.

Questa riforma dovrebbe rivedere anche l'esame di stato per quanto riguarda i costi e la preparazione (quasi inesistente nelle Università, se non a pagamento). Mentre i costi per un giovane che sta entrando nel mondo del lavoro sono veramente folli (io personalmente ho speso 1120€ per superare l'esame, due sessioni + corso) e in più anche l'iscrizione è veramente alta.
Tutto questo mi scoraggia, perché ho imparato di più studiando per l'esame di stato che nei tre anni e mi viene il nervoso a pensare che magari frequentando la specialistica dovrò di nuovo arrangiarmi da sola nella preparazione dell'esame di stato.

Tuttavia consiglio sempre ai miei colleghi di iscriversi alla laurea magistrale, è sempre uno strumento in più e un vantaggio per noi, anche se con le sue ripetizioni e i suoi sacrifici (economici e non). Ci da la possibilità di progredire nella carriera professionale e aumenta la nostra conoscenza anche da un punto di vista più dirigenziale, di gestione dei servizi (utile anche per un lavoro sul campo).
A.
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Alis. »

Sono pienamente d'accordo a trasformare la laurea triennale in magistrale a ciclo unico. Con una maggiore formazione il nostro ruolo, soprattutto all'interno dei Servizi avra' maggiore riconoscimento, anche se certamente dovremo richiedere un trattamento economico adeguato(quindi maggiore rispetto a quello che attualmente ci viene riservato).
dony
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Re: di la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da dony »

penso che la formazione sia fondamentale per l'operatività; il problema a mio avviso è l'attuazione pratica di quanto previsto dalle norme. in pratica le università attueranno dei corsi di laurea adeguati e sopratutto dove le materie di studio siano quelle che ti danno le competenze necessarie per lavorare?
io ad esempio ho conseguito la laurea triennale e non ho fatto la specialistica perchè è solo la ripetizione di quello già fatto e mi servirebbe solo come punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici.
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Mac
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Mac »

E' vero quanto voi dite della ripetizione delle materie. Io però personalmente l'ho vissuta solo durante il triennio (con il cambio di ordinamento ho dovuto ridare pezzi di esami già dati oppure esami nuovi del tutto simili ai precedenti).
Mentre nel caso della specialistica sono molto soddisfatta.
Mi sono iscritta quest'anno al primo anno della laurea specialistica in Politiche e Servizi Sociali a Torino (non è la mia città) e le materie offerte sono molto interessanti, mai fatte e consentono il giusto approfondimento di tematiche a mio avviso fondamentali per la formazione di un'assistente sociale.

Solo per farvi un esempio ci sono materie economico-manageriali tipiche di una specialistica (governance dei processi economici, programmazione dei servizi sociali, managment pubblico) e altri esami invece tipicamente orientati alla relazione d'aiuto e alle loro varie dimensioni, come ad esempio gli esami di:
- vecchie e nuove forme di povertà
- soggetti deboli e tutela dei diritti
-cittadinanza, diritti sociali e giustizia
- storia della marginalità e dell'assistenza
- stili di vita delle città e delle metropoli
- servizio sociale ed innovazione professionale

e poi ancora

-psicologia di comunità
-psicodinamica delle relazioni sociali


Insomma, sono tutti temi specifici ed interessanti, degni secondo me di una specialistica.


Bisogna guardarsi bene intorno e vedere cosa si riesce a fare/scegliere in relazione alle proprie possibilità. Questo per dirvi che ci sono per fortuna, come nel mio caso, specialistiche che possono essere davvero formative e quindi estremamente utili, in ogni caso, indipendentemente da qualsiasi riforma.

:wink:
Zuccherina
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Zuccherina »

Riformate le lauree specialistiche!!!rendetele specifiche(minoiri,anziani..etc) in modo che uno studente che esce da lì non sarà un tuttologo ma un assistente sociale specializzato in..!
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Nazg
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Nazg »

rispolveriamo questo post!
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ungiornoxcaso
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da ungiornoxcaso »

Quello che mi chiedo è:
Questa proposta di riforma, sarebbe retroattiva?
Ovvero, i già iscritti al secondo o al terzo anno, sarebbero ipoteticamente colpiti da questa riforma.
Provengo da altro corso di laurea e sono già laureato in scienze dell'educazione e stavo terminando la magistrale in pedagogia, ora sono al secondo anno in Servizio Sociale.
In questo caso, suppongo che una riforma in questi termini non possa essere retroattiva, pena una marea di appelli alla corte costituzionale.
O mi sbaglio?
MonicaB
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da MonicaB »

Rispetto alla specializzazione per settore suggerita da Zuccherina io ho molte perplessità. Nella maggior parte dei casi quando entriamo nel mondo del lavoro non possiamo scegliere il settore di intervento, quindi mi chiedo che senso avrebbe specializzarmi per "categoria". Se mi specializzo sui minori e poi vado a lavorare con adulti e anziani che me ne faccio della mia specializzazione?
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Mac
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Mac »

Io penso che sia molto interessante saperne di più ed in modo approfondito delle specifiche aree di intervento (minori, anziani, disabilità ecc) ma quello che dice Monica è una realtà. Non si può decidere dove si andrà ad operare, ed in ogni caso è necessario sapere un po' di tutto sia per formazione professionale sia per garantire a noi stessi quella flessibilità che il mondo del lavoro ci richiede così insistentemente.
Peraltro un'assistente sociale che conosco, che ha lavorato nell'area anziani per dieci anni, dopo un periodo di aspettativa, è rientrato in ATS obbligatoriamente nell'area minori perchè i tempi erano cambiati e c'era più richiesta di assistenti sociali in quel settore piuttosto che nell'altro.
Se non avesse avuto competenze non avrebbe potuto accettare...

Il fatto positivo è che comunque non ci viene impedito di sapere di più: ci sono molti corsi, convegni e seminari che trattano dei differenti argomenti di settore, alcuni molto specifici. Dobbiamo appunto cercare in giro la formazione migliore.



Per quanto riguarda la riforma, non è retroattiva per chi è già iscritto ad un albo (B o A), per tutti gli altri vale. Nel senso che tutti i laureati non abilitati (e ovviamente tutti quelli ancora inseriti nel percorso di studio), da un certo punto in poi, se la riforma passa, non potranno più sostenere l'esame di stato dopo il triennio perchè sarà necessaria una formazione di 5 anni. Così mi è parso di capire dal testo di proposta.
E' una cosa che coinvolge-stravolge la maggioranza, sono d'accordo.

Aspettiamo di vedere che succede...
marina87
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da marina87 »

Salve, volevo porvi un quesito che mi attanaglia da tempo. Sono iscritta alla magistrale e dovrei laurearmi il prossimo anno (spero!!). Dopo essermi laureata alla triennale non ho sostenuto l'esame di stato e vorrei sostenerlo a giugno nella prossima sessione. Mi chiedo, alla luce della riforma che dovrebbe andare in porto da un momento all'altro mi conviene spendere dei soldi adesso per poi rifarlo per l'albo A??
spero in una vostra delucidazione :idea: :idea:
Franz84
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Re: Condividi la proposta di riforma del nostro Ordine?

Messaggio da Franz84 »

Ciao ragazzi! sono iscritto al I anno di Servizio Sociale, un percorso che ho scelto come seconda laurea e che, per ora, sento potrà darmi molto. In merito alla riforma, penso assolutamente che, per questo tipo di professione, due anni in più siano utili solo formalmente, in un contesto di facciata; non sono due anni di teoria in più che migliorano la figura professionale dell'assistente sociale, una figura che, per così dire, assume senso solo 'sporcandosi le mani', affrontando la realtà e non ulteriori nozioni, oltretutto reiterate rispetto alla triennale. Si tratta di un'ipotesi anacronistica in un contesto in cui si fa sempre più strada l'idea di una riforma degli ordini professionali in vista di una maggiore liberalizzazione. In secondo luogo, l'idea della retroattività è assurda: persone, come me, che hanno scelto questo percorso per ottenere una qualifica professionale, progettando un certo tipo di investimento di tempo e di denaro, di sacrifici, calibrando il tutto su un corso di tre anni non possono vedersi piovere addosso l'obbligatorietà di un corso di 5 anni soltanto perché l'ordine soffre di crisi identitarie e di mancanza di riconoscimento professionale. Lo trovo sbagliato in senso radicale. L'assistente sociale deve mettersi in testa che la mancanza di riconoscimento non si risolve coi titoli, con le formalità, ma con il fare! Propongo semmai una maggiore selezione in entrata: è triste vedere centinaia di ragazzine che scelgono questo percorso solo perché vi si trovano dentro dopo aver fatto un sociopsicopedagogico, senza una reale consapevolezza. In questo bisogna migliorare, non nell'aggiungere anni di studio...
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