pallaspina ha scritto:Ecco dove sta la differenza... in Spagna i titoli sono abilitanti. Infatti io presi la laurea in psicologia qui e il giorno dopo mi ero giá iscritta all'albo
In Spagna i titoli sono abilitanti e infatti per potersi abilitare alla professione di
abogado i laureati in Giurisprudenza italiani si facevano omologare il titolo accademico in Spagna e poi tornavano in Italia come avvocati stabiliti. Adesso comunque le cose sono cambiate e il titolo abilitante è stato sino a poco tempo fa non più la
licenciadura en Derecho, ma il
posgrado de máster en Abogadícia; la laurea italiana in Giurisprudenza, anche se magistrale a ciclo unico (5 anni) o di vecchio ordinamento (4 anni), ora, dopo alcune sentenze, viene convalidata come
grado en Derecho (3 anni) ed è necessario conseguire il
posgrado. Da qualche tempo, inoltre, è necessario anche un esame di abilitazione.
La libera circolazione dei professionisti non é comunque affatto facile.... con buona pace della legge...
Non si tratta di legge ma di direttive europee; le direttive europee dettano gli obiettivi e i termini temporali per raggiungerli, non le modalità di perseguimento, che sono fissati dai singoli stati membri nelle loro norme interne di recepimento.
Intanto, il piano Bologna
In italiano processo di Bologna
é un bel caos perché in realtá la Spagna rispetto al resto d'Europa non ha aderito alla proposta
Non si tratta di una proposta ma di una serie di trattati internazionali, tutti sottoscritti anche dalla Spagna.
ha aderito formalmente ma poi ha cambiato le strutture dei piani di studio (non ha varato il 3+2 e le lauree sono a ciclo unico
Non esattamente.
Semplicemente, ha avviato i corsi post-riforma dieci anni più tardi rispetto all'Italia e in molte sedi in via sperimentale.
Ad esempio quando io sono andato in Andalusia (2012) solo all'Università di Granada l'ordinamento detto "
plan Bologna" era a regime e solo per il primo anno.
Il processo di Bologna, contrariamente a quanto comunemente si crede, non prevede il 3+2. Prevede un'organizzazione su 3 cicli, con 30 crediti ECTS per semestre, in cui il primo ciclo deve durare
almeno 6 semestri, il secondo almeno 2 semestri e il terzo (dottorato) almeno 2 semestri.
Attualmente in Italia il primo ciclo dura 3 anni, il secondo ciclo dura 1 anno (in rari casi 2) se si chiama master o specializzazione e 2 anni se si chiama laurea magistrale e nel terzo ciclo, oltre ai corsi di dottorato di ricerca, della durata dai 3 ai 5 anni, sono ricomprese cose non previste dal processo di Bologna (master universitari di secondo livello e diplomi di specializzazione).
In Spagna laddove mi sono informato io il primo ciclo durava 3 anni e il secondo 1; in UK, il primo ciclo 7 o 8 semestri anni (ma la mia laurea italiana, da 3 anni e dunque 6 semestri, veniva riconosciuta come sostitutiva dell'intero primo ciclo) e il secondo 2 o 3 semestri, ma al corso di
Ph.D. (dottorato) si può essere ammessi in quasi tutti gli atenei anche senza secondo ciclo (anche se è molto gradito un
M.Phil., cosa diversa da un
M.A. o un
M.Sc.).
Questo crea non pochi problemi all'ora di omologare con o dalla Spagna, di fatto so di psicologi italiani che non riescono a omologare in Spagna
Una mia conoscente architetto ciha impiegato 8 anni infatti.
e io credo che se tornassi in Italia mi converrebbe riprendere la laurea da capo piuttosto che omloogare
).
In Italia non puoi omologare la laurea (puoi fartela dichiarare equipollente o farti convalidare gli esami, ma a che pro? Dopo dovresti fare praticantato e superare l'esame di Stato). Devi farti riconoscere l'abilitazione professionale.
Insomma la mobilitá europea é piú sulla carta che reale...
Parliamo di due cose diverse.
La mobilità dei professionisti è prevista da norme di diritto comunitario (diritto dell'Unione europea).
Il processo di Bologna è un insieme di trattati internazionali siglati (ognun per sé e senza l'intervento dell'Unione) da oltre 40 stati europei (e anche extraeuropei come Israele), comunitari e non, finalizzato a creare lo
Spazio europeo dell'istruzione superiore.