Mordeglia: "la marginalità non va in vacanza"

[Nazg]

Comunicato stampa del Cnoas del 05 agosto 2015

Roma, 5 agosto 2015. "Le consuete reti sociali di supporto quali, ad esempio, le reti amicali o quelle informali di vicinato e di quartiere durante il periodo feriale risultano meno attive e ciò, insieme alla chiusura delle stabili agenzie di socializzazione (scuola, centri ricreativi, ecc.) e di molte attività commerciali, contribuisce ad aggravare le condizioni delle persone che vivono in situazioni di marginalità. Differenti per intensità e per caratteristiche appaiono le problematiche sociali che nel periodo estivo subiscono un incremento e per questo cresce - in questa stagione - l’impegno di chi opera nei servizi sociali e sanitari per arginare e fronteggiare le emergenze sostenendo il disagio e attivando - ove possibile - risorse".

Così Silvana Mordeglia, presidente del Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali.

"La marginalità - continua - non va in vacanza ed anche in agosto c’è bisogno, ad esempio, di supportare nuclei familiari composti spesso da persone fragili e sole con interventi quali assistenza domiciliare o ricoveri di sollievo che allevino il peso assistenziale che grava sulle spalle dei familiari di persone ammalate. Vi è, ancora, la necessità di costruire accordi in merito alle vacanze di un minorenne coi genitori separati, in modo che il bambino possa godere di un tempo sereno e felice con i suoi cari. Occorre, comunque e sempre, creare possibilità di accesso ad un servizio specialistico che aiuti adulti, sotto pressione in questa congiuntura socio-economica tanto difficile, ad avere un sostegno che possa prevenire forme, anche estreme, di malessere, fenomeni che in questo periodo subiscono un deciso e drammatico incremento".

"Anche in agosto - continua ancora - funzionano i servizi affidi che valutano l’idoneità delle persone disponibili a svolgere un importante ruolo di supporto per famiglie in momentanea difficoltà. Ci sono servizi specialistici che continuano ad occuparsi di prevenzione e cura di patologie da dipendenza, le vecchie e le nuove. C’è un servizio sociale che continua ad aver cura dell’accesso a percorsi lavorativi dedicati a chi ha meno possibilità o, magari, sta iniziando a provare a ricominciare dopo un periodo detenzione. Non si può smettere, neppure in questo periodo, di interfacciarci con le associazioni di volontariato, importanti punti di riferimento ed antenne sul territorio. Questi sono solo alcuni esempi. Continueremo a fare questo, e tanto altro, come ci compete, come ogni giorno, con impegno e responsabilità e, secondo nostra consuetudine, nel modo più lieve possibile".

"Un invito - conclude Mordeglia - mi sento di rivolgere alla politica ed alle istituzioni i cui rappresentanti si apprestano ad iniziare il tradizionale periodo di vacanza: troviamo, tutti insieme, il modo di non voltare più la testa dall’altra parte. Occorre una seria riflessione, affinché i servizi alla persona possano, con oculatezza ma in maniera adeguata, continuare (o tornare) a dare le risposte necessarie ai cittadini, evitando peraltro che una mancata risposta generi nei tempi successivi problematiche ben più gravi ed onerose, oltre che per gli individui, per lo Stato e per la società. Senza dimenticare che le difficoltà, che non saranno andate in vacanza, continueranno a presentarsi alla nostra porta. Dopo agosto, insomma, sarà subito settembre".

fonte:
http://www.cnoas.it/Press_and_Media/Com ... 5_274.html