Smantellamento della giustizia minorile

Tavola di discussione sulle questioni relative all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali e agli Ordini Regionali.
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Smantellamento della giustizia minorile

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Comunicato stampa del 12 febbraio 2014
Verso lo smantellamento della giustizia minorile?

Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali esprime sconcerto riguardo allo schema di riorganizzazione del Ministero della Giustizia di cui è venuto a conoscenza. Uno schema che, se confermato, penalizzerebbe fortemente il Dipartimento per la Giustizia minorile facendo venire meno il mandato e la specificità del recupero dei ragazzi inseriti nel circuito penale.

Secondo il piano di riorganizzazione trasmesso ai Ministeri competenti, e inviato ai sindacati venerdì 7 febbraio, il Dipartimento dovrebbe subire, da solo, il 50% dei tagli previsti dal riassetto. La riduzione delle direzioni generali del Dipartimento per la Giustizia minorile, in particolare la scomparsa di una specifica direzione generale per l'attuazione dei provvedimenti giudiziari (che si occupa di tutto ciò che attiene al trattamento dei minorenni) e la drastica riduzione dei dirigenti di 2^ fascia - che rappresentano di fatto la struttura portante dell’organizzazione – insieme all’ormai annoso problema della carenza di personale di Servizio Sociale all’interno degli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni annullerebbero di fatto il Dipartimento.

La direzione generale unitamente alla declinazione che poi avviene sul territorio con le Direzioni dei Centri per la Giustizia minorile e i Servizi minorili assolve al mandato dello sviluppo dei programmi e dei progetti di intervento con gli adolescenti autori di reato.

La specificità del settore è riconosciuta dall'articolo 31 della Costituzione italiana, secondo il quale la Repubblica "protegge la maternità, l'infanzia, la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. Da qui nascono infatti i Tribunali per i Minorenni e le strutture specializzate nel penale minorile, rappresentate da servizi dedicati e da percorsi specifici, declinati in modo da garantire la peculiarità del settore.

“Il Dipartimento per la Giustizia minorile rappresenta un fiore all'occhiello della giustizia italiana e viene preso come esempio di percorso virtuoso a livello internazionale” – dichiara Silvana Mordeglia, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali. “Se questa riorganizzazione dovesse essere confermata – continua Mordeglia - si minerebbe la dignità e la specificità dell’intervento nei confronti dei minorenni autori di reato, specificità che deve essere invece garantita sul versante giudiziario da un lato, e sul versante organizzativo dall’esistenza di un Dipartimento specifico e dedicato a tale delicato settore, dall’altro. Dati alla mano e nonostante l’attuale esiguità dell’organico (si pensi che 350 assistenti sociali sull’intero territorio nazionale seguono circa 20.000 ragazzi nei percorsi di uscita dal circuito penale), è grazie alle attività che si declinano all’interno del Dipartimento che il tasso di recidiva dei minorenni del circuito penale è ridottissimo, in particolare a motivo dell’efficacia dell’applicazione di misure specifiche quali la sospensione del processo e la messa alla prova.”
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