Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660

Tavola di discussione sulle questioni relative all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali e agli Ordini Regionali.
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Nazg
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Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660

Messaggio da Nazg »

COMUNICATO STAMPA del CNOAS
Nota di invio e presentazione della Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660 riguardanti la Professione di Assistente Sociale
Gli Assistenti Sociali operano da oltre mezzo secolo nella realtà sociale italiana ed esercitano, seguendo gli articoli 3 e 38 della Costituzione, una professione che nasce per la tutela delle persone, delle famiglie e delle comunità in situazioni di disagio, di marginalità o di grave rischio sociale.
La complessità degli interventi, lo sviluppo di nuove modalità di lavoro,
il mutato panorama normativo pone la professione di fronte a nuove
sfide alle quali è chiamata a rispondere con competenza e responsabilità professionale.
Si possono leggere in quest’ottica le due proposte di legge,
recentemente presentate in Parlamento, atte a disegnare una nuova
struttura della professione di Assistente Sociale. Si tratta della Proposta di Legge n. 550 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40182.htm) presentata alla Camera dei Deputati a firma, tra gli altri, delle Onorevoli Antezza, Biondelli e Amoddio e del
Disegno di Legge n.660 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_ ... /40903.htm) presentato al Senato a firma delle Senatrici Mattesini Maturani e altri.
I due testi, praticamente identici, sono stati condivisi da tutta la
comunità professionale, dagli Ordini regionali, dalle associazioni e
dal sindacato di categoria e tendono alla piena valorizzazione dell'Assistente Sociale.
“L’area sociale vedrà così confermata l'esigenza di competenza e
qualità del professionista di riferimento –dichiara Edda Samory, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine- cui spetta il compito di
valutare e sostenere la salute sociale del cittadino, equivalente del
medico, figura centrale dell’area sanitaria.”
“In pratica, un riconoscimento –continua Samory-di quanto già oggi
viene svolto dagli Assistenti sociali negli ambiti socio sanitari ma che guarda soprattutto al futuro della professione, individuando nella funzione progettuale un’effettiva integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari.”

È evidente come per gli assistenti sociali si configuri in primo luogo
l’esigenza di acquisire un’alta formazione professionalizzante
specifica, esigenza che, parallelamente, è stata tenuta in grande
considerazione delle recenti normative e che comporta l’adeguamento
dell’accesso alla professione a seguito del conseguimento di una laurea
magistrale in un percorso a ciclo unico che unisca le lauree specifiche
di cui alle classi L39 e LM87, per accedere all’esame di Stato e un
piano formativo comprensivo dell’adeguamento qualitativo e quantitativo del tirocinio professionalizzante.
Le proposte di legge disegnano anche gli aspetti disciplinari, le
competenze, le procedure, le sanzioni e il sistema di garanzie, nonché alcune fondamentali specifiche quali l’obbligo della formazione permanente, dell’assicurazione civile obbligatoria e del segreto professionale, in riferimento alle norme definite dal DPR 137/2012.

Roma,1 agosto 2013
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Re: Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660

Messaggio da ugo.albano »

Grazie, Marianna.

Come al solito non se ne sa nulla, anche se (come si legge dal comunicato-stampa) tutti gli Ordini, le associazioni ed i sindacati lo sanno. Per me c'è un grande deficit comunicativo in questa professione: la base non lo sa!

Nella precedente legislatura ci fu un'altra proposta simile, cui io presi posizione, scrissi all'ON (senza risposta, logicamente). Se vi interessa il testo, lo recuperate quì:
http://www.serviziosociale.com/professi ... lbano.html

Non ho letto queste proposte di legge, mi riservo di farlo. Da quel poco che ho letto sommariamente, l'impianto è lo stesso, ovvero: Albo unico e sanatoria per tutti, che è proprio la cosa che io contesto, sia per chi ha il titolo triennale, sia per chi ha il titolo magistrale.

Insomma, sono stati vani tutti gli sforzi di chi ha studiato, di chi si è professionalizzato, rispetto alla maggioranza che è ferma da decenni?

Che ne dite?
Ugo Albano

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matuscek
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Re: Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660

Messaggio da matuscek »

Questi sono i link diretti per visionare i testi presentati alle Camere.Il generale Agosto vaporizza un pò la mia attenzione ,ma saranno oggetto di attenta lettura, dopo avere indirizzato le mie energie preferragostane alle votazioni del prossimo CROAS Calabria.Un saluto a tutti.
Francesco


Proposta di Legge 550 Camera
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori ... 003051.pdf

Disegno di Legge 660 Senato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFSer ... 706069.pdf
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Nazg
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Re: Proposta di Legge n. 550 e del Disegno di Legge n. 660

Messaggio da Nazg »

http://www.cnoas.it/Press_and_Media/Com ... 3_130.html

Comunicato stampa del 16 dicembre 2013
Al via l'esame del DDl 660 In Commissione 11° e 12° al Senato

Mercoledì 18 dicembre le Commissioni 11° e 12° del Senato daranno l’avvio all’esame, in sede referente, del DDL n. 660 che prevede il riordino della Professione di Assistente Sociale. Si è aperto con questo importante annuncio l’incontro Assistenti Sociali: un futuro che parte da lontano, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine nel ventennale della sua istituzione, con l’adesione del Presidente della Repubblica.

La complessità degli interventi, lo sviluppo di nuove modalità di lavoro, il mutato panorama normativo pone la professione di fronte a nuove sfide alle quali è chiamata a rispondere con competenza e responsabilità professionale. Per questo, grazie all’iniziativa condivisa con le Senatrici Donella Mattesini e Giuseppina Maturani e l’Onorevole Maria Antezza, si è riusciti a depositare, nel corso di questa Legislatura, il Disegno di Legge n. 660 al Senato e la Proposta di Legge n. 550 alla Camera, e presentate oggi pubblicamente.

L’incontro, moderato dal giornalista Rai Giovanni Anversa, ha visto i saluti della Presidente del CUP Marina Calderone, del Senatore Andrea Mandelli e di Vincenzo Spadafora, Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.

“Il Servizio Sociale – dichiara la presidente Edda Samory - e l’Assistente Sociale che lo esercita, in quanto elementi fondanti della salute sociale della persona e della comunità, esigono una condizione strutturale ed organizzativa tale da rendere reale la tutela della salute e della sicurezza sociale del cittadino. Realizzare questa condizione significa riconoscere al Servizio Sociale la condizione di studio, di conoscenza e di servizio necessaria per promuovere interventi adeguati di cura e di tutela delle persone.”

Un nuovo ruolo, quello delineato nel disegno di legge – ha detto la Senatrice PD Donella Mattesini - che corrisponde alle aspettative e alla discussione all'interno dell'Ordine professionale per una piena valorizzazione dell'Assistente Sociale. Un riconoscimento di quanto già oggi viene svolto dagli Assistenti Sociali negli ambiti socio sanitari ma che guarda soprattutto al futuro della professione assegnandogli una nuova funzione strategica e di progettualità per una effettiva innovazione del sistema sociale e sanitario". L’Onorevole Maria Antezza ha rimarcato la necessità che la politica si faccia carico, anche attraverso i lavori della Commissione Parlamentare per l’Infanzia, dei diritti dei minori e ha invitato l’Ordine a partecipare alle audizioni di merito.

Emanuele Rossi nel suo intervento ha ricordato “come in tutti i momenti di crisi – e l’attuale lo è senz’altro – vi è la possibilità di uscire da essa individuando soluzioni nuove che offrano prospettive inesplorate o parzialmente esplorate”; è quindi necessario “ciascuno nel proprio ambito – dedicare ogni sforzo, se vogliamo che i diritti sociali previsti dalla Costituzione possano continuare ad essere effettivamente garantiti nella realtà sociale”.

Paola Rossi e Franca Dente, già presidenti del Consiglio Nazionale dell’Ordine sono intervenute per ripercorrere i venti anni di attività insieme a Silvana Mordeglia, Consigliere nazionale CNOAS e a Renata Ghisalberti, Presidente del Consiglio Regionale dell’Ordine della Lombardia.

L’incontro si conclude con un forte richiamo alle Istituzioni. L'Ordine dovrebbe essere interlocutore privilegiato per chi, nel Governo, sta studiando nuove strade di inclusione sociale e sostegno al reddito. Coinvolgere il Servizio Sociale è il tassello mancante per mettere a punto le forme di sostegno al reddito, visto che si la Professione è tenuta ad esercitare un controllo puntuale sull'investimento e sul ritorno in termini di inclusione sociale.

“Uno Stato che funziona – conclude Samory - deve sostenere i propri cittadini e, per farlo al meglio, deve coinvolgere gli attori che operano sul territorio, e non lasciarli in disparte per chiamarli in causa solo nelle situazioni emergenziali."
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