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Richiesta di aiuto

Inviato: ven, 09 nov 2018 - 3:36 pm
da morena.ricchi
Buona sera a tutti,
vorrei raccontare una storia e chiedere un consiglio e magari anche se ci fosse qualcosa di sbagliato in quello che ci è successo!!
Una mamma partorisce una bellissima bimba, ma poi, per cause lunghe da spiegare, ha un crollo emotivo e psichico, tanto da rendere necessaria una visita psichiatrica.
Da questa visita i MEDICI decidono che la bambina non deve stare con la mamma, la mamma potrebbe essere un pericolo per la piccola ( ovviamente falso, falsissimo) per questo passano parola ai servizi sociali, i quali dispongono che la mamma venga dimessa e la piccola rimanga in pediatria fino a data da destinarsi (???).
Ma il papà?? il papà non ha voce in capitolo, lo ignorano totalmente e passano il fascicolo redatto non si sa come, al tribunale dei minori.
Nel frattempo il papà può stare con la piccola, ovviamente controllato e assistito dalle infermiere e lui ogni giorno va dalla piccola, se la coccola, le parla, la cambia, le da la poppata, innamorato della sua bimba ( ci sono le foto di tutti i giorni) e instaura un rapporto fisico e di infinito amore con la sua bimba, ma questo non ha nessuna importanza per chi scrive quella segnalazione.
Il tribunale, dopo attento esame, cioè nessuna indagine sul papà e sulla famiglia intera, nessuna domanda e nessuna valutazione genitoriale e nessuna convocazione dei membri della famiglia ( come la nonna che può benissimo prendersi cura della piccola e del papà) decide d'urgenza di portare via la bimba alla sua famiglia e al suo papà e di farla sparire... nel giorno del primo mese della piccola...Ora il papà non sa cosa succederà, con la piccola che non è più con lui....DITEMI VOI.....
Abbiamo assunto un avvocato, ma non sta facendo nulla, trova un sacco di scuse e ci fa una serie di colloqui nel suo ufficio, senza ancora aver impugnato il provvedimento, senza sollecitare i servizi sociali.
Io sono la nonna, potete aiutarmi a far sì che la mia nipotina venga a casa sua nella sua famiglia??
Una nonna davvero disperata!!!
Morena

Re: Richiesta di aiuto

Inviato: dom, 11 nov 2018 - 8:48 am
da ugo.albano
Cara signora Morena,

prima di tutto è importante che il papà abbia riconosciuto la piccola alla nascita. Se così è, per la Legge è il padre. Egli può essere decaduto dalla paternità solo con sentenza del Giudice. Se questa manca e non c'è altro provvedimento, il padre ha sacrosanto diritto (e dovere) di occuparsi della figlia.

Ora, io non credo che a lui non sia arrivato alcun provvedimento, possibile solo se non ha riconosciuto la bambina. Se lo ha fatto è padre con diritti/doveri. Il Tribunale per i Minorenni può solo limitare o condizionare le scelte di genitorialità in ragione di sue limitazioni a svolgere funzioni genitoriali.

Buona domenica!

Re: Richiesta di aiuto

Inviato: dom, 11 nov 2018 - 4:45 pm
da Federica72
Gentilissima Morena,
purtroppo non possiamo aiutarla così a distanza. Si rivolga con fiducia ai servizi sociali che hanno in carico la situazione.
Una precisazione mi permetta, però, perchè il forum è pubblico ed è giusto diffondere corrette informazioni.
Nel suo scritto dice "i medici decidono..." e "i servizi sociali dispongono..." e soltanto in un secondo momento sembra subentrare il Tribunale per i Minorenni.
I professionisti del sociale e del sanitario non hanno alcun potere di prendere delle decisioni su un minore, scavalcando la responsabilità dei genitori! Possono solo segnalare una situazione all'autorità giudiziaria ed è questa che dispone, ad esempio, che la piccola debba rimanere in ospedale o andare in comunità.
Chieda al suo avvocato che il giudice ascolti direttamente i genitori, cosa che di solito avviene.
Le auguro il meglio per la sua nipotina e la saluto cordialmente.
Federica

Re: Richiesta di aiuto

Inviato: lun, 12 nov 2018 - 11:22 am
da indeciso
In questa storia ci sono molti aspetti che non tornano.

1. I medici non hanno deciso proprio nulla e hanno solo svolto il loro dovere d'ufficio (sono pubblici ufficiali), che è quello di segnalar la cosa ai servizi sociali del comune competente.

2. Il padre probabilmente non ha voce in capitolo perché la figlia è nata al di fuori del matrimonio e lui non l'ha riconosciuta, quindi non risulta figlia sua. Purtroppo con questa ridicola moda di convivere more uxorio strafregrandosene delle regole della civile convivenza, «perché il matrimonio è solo un pezzo di carta», ci sono una marea di pseudo-famiglie in situazioni del genere, salvo poi pretendere periodicamente il "riconoscimento" dei propri diritti (?), tanto da essere riusciti a piegare la volontà del legislatore con quell'aborto giuridico che è la legge Cirinnà, una cosa semplicemente disgustosa per chi capisca un minimo di diritto.

3. Gli avvocati non si assumono, non essendo lavoratori dipendenti, e non hanno ufficî, ma studi.

Si chiarisca le idee, poi magari ne riparli con l'avvocato.

Cari saluti.