indennità di invalidità

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kocisslalletta
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indennità di invalidità

Messaggio da kocisslalletta »

Vorrei porvi un quesito, sicuramente la vostra esperienza mi sarà di aiuto.

Nel 2015 a mia madre è stata riconosciuta l'invalidità e l'art.3 - portatore di handicap. Nel frattempo la sua memoria è peggiorata e anche la sua stabilità sulle gambe, infatti sono due mesi che sta cercando di recuperare una frattura all'osso sacrale. Lei è ricoverata presso un istituto religioso, privato , a pagamento, non RSA, in quanto all'inizio era abbastanza autosufficiente; il direttore dell'istituto mi conferma che lei ha i requisiti per poter ancora restare lì.
Vorrei fare domanda per l'indennità di accompagnamento: secondo voi è possibile?
Dichiarare che non è autosufficiente per ottenre l'indennità non è incompatibile con il domicilio presso l'istituto?
Non vorrei metterli in difficoltà con i controlli che ricevono frequentemente dalla ASL.
Grazie.
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ugo.albano
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Re: indennità di invalidità

Messaggio da ugo.albano »

Carissimo/a,

sembra di capire che c'è stato un peggioramento, mentale e fisico. Conviene allora richiedere la rivalutazione, affinchè - se concessa - verranno erogate 500 euro al mese, la cosiddetta "indennità di accompagnamento".

Questa indennità è dovuta anche se la mamma è in istituto, al di fuori del caso che il ricovero sia a totale carico pubblico. Ma non mi sembra......

E' importante arrivare alla commissione con accertamenti diagnostici. Per esempio un test sulla demenza lo consiglierei, chieda al geriatra. Idem la questione del bacino, che il fisiatra attesti la ridotta capacità di movimento.

Tutto va deciso se la mamma "necessita di assistenza per ogni abilità di vita quotidiana". Noi assistenti sociali lo desumiamo subito con le ADL.

Va bene?
Ugo Albano

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kocisslalletta
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Re: indennità di invalidità

Messaggio da kocisslalletta »

La ringrazio per la gentilezza e la chiarezza. Io mi chiamo Laura ( non l'avevo scritto) .
La certificazione del fisiatra credo che non sia un problema perchè l'ha già visitata, ma un test cognitivo purtroppo si perchè far muovere mia madre e portarla di nuovo in ospedale in geriartria è un'impresa sia fisica che mentale in quanto in auto si agita. Vedrò come fare....
Comunque ho capito che anche se l'istituo dove mamma ha il domicilio è per autosufficienti non creo loro problemi chiedendo l'accompagnamento. Era questa la mia remora.
la ringrazio ancora per il consiglio
Laura
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ugo.albano
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Re: indennità di invalidità

Messaggio da ugo.albano »

Faccia venire il geriatra a casa, così è anche meglio per il test, sennò la mamma arriva disorientata.
E' un test importante, perchè ipotizza la demenza e ne stabilisce il livello.
Si, per la struttura non cambia nulla, basta che incassano. L'importante è che la prestazione sia a pagamento, anche parziale: infatti l'INPS le chiederà ogni anno ciò per pagare l'indennità.

A proposito: consiglio l'amministrazione di sostegno per non avere problemi con le banche e l'USL.

Mi raccomando: stia tranquilla e faccia quello che c'è da fare avendo pazienza per queste trafile. Si tratta di far stare al meglio Sua madre negli ultimi anni di vita.
Ugo Albano

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