indennità di invalidità
Inviato: lun, 06 nov 2017 - 11:46 am
Vorrei porvi un quesito, sicuramente la vostra esperienza mi sarà di aiuto.
Nel 2015 a mia madre è stata riconosciuta l'invalidità e l'art.3 - portatore di handicap. Nel frattempo la sua memoria è peggiorata e anche la sua stabilità sulle gambe, infatti sono due mesi che sta cercando di recuperare una frattura all'osso sacrale. Lei è ricoverata presso un istituto religioso, privato , a pagamento, non RSA, in quanto all'inizio era abbastanza autosufficiente; il direttore dell'istituto mi conferma che lei ha i requisiti per poter ancora restare lì.
Vorrei fare domanda per l'indennità di accompagnamento: secondo voi è possibile?
Dichiarare che non è autosufficiente per ottenre l'indennità non è incompatibile con il domicilio presso l'istituto?
Non vorrei metterli in difficoltà con i controlli che ricevono frequentemente dalla ASL.
Grazie.
Nel 2015 a mia madre è stata riconosciuta l'invalidità e l'art.3 - portatore di handicap. Nel frattempo la sua memoria è peggiorata e anche la sua stabilità sulle gambe, infatti sono due mesi che sta cercando di recuperare una frattura all'osso sacrale. Lei è ricoverata presso un istituto religioso, privato , a pagamento, non RSA, in quanto all'inizio era abbastanza autosufficiente; il direttore dell'istituto mi conferma che lei ha i requisiti per poter ancora restare lì.
Vorrei fare domanda per l'indennità di accompagnamento: secondo voi è possibile?
Dichiarare che non è autosufficiente per ottenre l'indennità non è incompatibile con il domicilio presso l'istituto?
Non vorrei metterli in difficoltà con i controlli che ricevono frequentemente dalla ASL.
Grazie.