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Conflitto di interesse

Inviato: gio, 09 mar 2017 - 5:24 pm
da Tibetano
Salve a tutti,
sono nuovo e non ho mai avuto professionalmente a che fare con i servizi sociali.
Abito in un piccolissimo paesino di circa 200 anime con mio figlio di 5 anni. Ho perso mia moglie quando ne aveva 1.
Dopo un annetto dalla morte di mia moglie, nel bar del paese ho avuto modo di conoscere l'assistente sociale che veniva in comune una volta alla settimana.
Ci siamo frequentati per circa due mesi (ci saremmo incontrati una decina di volte in questo arco di tempo)
Dopo un poco mi comunica di essere incinta e di voler portare avanti questa gravidanza,premesso che la signora è divorziata con una figlia di 12 anni.
Ovviamente, non potendo fare nulla in quando lo aveva già comunicato alla figlia e alla famiglia mi sorge il ragionevole dubbio se sia stato io...
Dopo test del DNA fatto in maniera privata e riconoscimento sono incominciate le sue "prepotenze" e il suo modo di fare "professionale" nei miei confronti, arrivando ad andare a parlare con la maestra di mio figlio.
Ma esiste un conflitto di interessi secondo voi, rapportato alla dimensione del paese oppure c'è qualche qualcosa di sbagliato nei confronti del codice deontologico?
P.S. Da qualche tempo la signora svolge servizio TRE giorni a settimana nel mio comune.
Grazie per la risposta
Un padre disperato

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 10 mar 2017 - 2:43 pm
da ugo.albano
Beh, se Lei è il padre del nascituro ha degli obblighi di mantenimento. E finisce qui.

L'assistente sociale però non è madre di Suo figlio. A che titolo La sostituisce? Trattasi di abuso di potere....

Giuridicamente sembrano esserci agiti "fuori norma": si faccia quindi una bella chiacchierata col Maresciallo dei CC per vedere se ipotizzare esposti.

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 10 mar 2017 - 4:29 pm
da Tibetano
Gentilissimo,
la ringrazio innanzitutto per la gentile risposta.
Da appena nata la bimbo gode del mio mantenimento e degli altri miei doveri genitoriali.
Il punto è che la Signora si è presentata a scuola come la "mamma della sorella di Gianluigi (Il mio primogenito)"
chiedendo se questo ultimo parlasse della sorellina......
Si può configurare un conflitto di interessi?

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 10 mar 2017 - 4:38 pm
da Nazg
Non ho capito se state insieme come coppia o se fate solo i genitori di una figlia in comune.
Se si presentasse come l'ass.soc. sarebbe scorretto.
Se si presenta come mamma di... e non siete una famiglia, secondo me, dovrebbe condividerlo con lei che è il padre.

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 10 mar 2017 - 5:31 pm
da Tibetano
Non siamo mai stati una coppia e i nostri rapporti sono solo per interesse della bambina.(Anche se lei da affidataria non "condivide" più di tanto....ho saputo da poco che, nonostante avesse deciso di iscriverla alla sezione primavera, non ha mai frequentato)
Purtroppo non riesco a capire il confine sottile che esiste tra rapporti privati e professione.....visto che lei ne fa una supremazia nei miei confronti, avendomi fatto notare che sono una famiglia monoparentale e in quando tale con qualsiasi segnalazione fatta al giudice subirei un allontanamento di mio figlio.
Inoltre gradirei sapere quali sono le funzioni e le attività di una assistente sociale con contratto co.co.co. presso una amministrazione pubblica?
Tra l'altro sono da qualche mese disoccupato per chiusura della fabbrica dove lavoravo da 20 anni!!!!
Grazie infinite per la disponibilità.

Re: Conflitto di interesse

Inviato: lun, 13 mar 2017 - 6:18 am
da Nazg
Sta cosa della famiglia monoparentale non ha senso... Non è che un genitore è valido o meno in relazione all'essere solo o accompagnato.
Così come i motivi economici non sono motivo di allontanamento.
L'ass.soc. assunto con co.co.co. ha le stesse responsabilità professionali di quello assunto a tempo indeterminato.
Forse può essere utile una lettura al codice deontologico...

Re: Conflitto di interesse

Inviato: lun, 13 mar 2017 - 2:35 pm
da Tibetano
Gentilissimo, ho letto il codice deontologico.......ma non riesco a capire questo suo consiglio.
A quale articolo si riferisce?
Mi consiglia di affidarmi un legale?

Re: Conflitto di interesse

Inviato: lun, 13 mar 2017 - 4:42 pm
da Nazg
Dal codice deontologico:
Titolo terzo- capo II
22. Nel rapporto professionale l’assistente sociale non deve utilizzare la relazione con utenti e clienti per interessi o vantaggi personali, non accetta oggetti di valore, non instaura relazioni personali affettive e sessuali.

Questo mi fa dire che l'assistente sociale (madre di sua figlia) non può essere la sua assistente sociale, quindi non può fare segnalazioni al tribunale in quanto professionista perchè parte della situazione.
Al massimo può farlo come madre, ma poi la valutazione genitoriale deve essere fatta da altri.

Oppure non può attivarle un contributo economico perchè è disoccupato perchè potrebbe essere considerato un interesse indiretto...

Cosulenza legale? sempre meglio...

Re: Conflitto di interesse

Inviato: lun, 13 mar 2017 - 6:28 pm
da Tibetano
Come sempre grazie mille..........ovviamente cercherò consulenza legale (altri soldini.... :( )
Qualcuno mi suggeriva di chiamare le forze dell'ordine se vedo la signora "aggirarsi" nei pressi della scuola...

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 25 ago 2017 - 9:17 am
da indeciso
Tibetano ha scritto:Ci siamo frequentati per circa due mesi (ci saremmo incontrati una decina di volte in questo arco di tempo)
Dopo un poco mi comunica di essere incinta e di voler portare avanti questa gravidanza,premesso che la signora è divorziata con una figlia di 12 anni.
Ovviamente, non potendo fare nulla in quando lo aveva già comunicato alla figlia e alla famiglia mi sorge il ragionevole dubbio se sia stato io...
Per prima cosa, le donne non rimangono incinte semplicemente frequentando uomini, quindi se sei stato tu devi averci fatto qualcosa di più che frequentarla.
In secondo luogo, la locuzione «premesso che» in conclusione di periodo rappresenta un nonsense.
In ultimo, le donne non hanno facoltà, per la legge italiana, di decidere di portare avanti la gravidanza. La gravidanza c'è e questo indipendentemente dalla volontà di chiunque. Alle determinate, e stringenti, condizioni di salute previste dalla legge 194/1978 (che esordisce all'articolo 1 vietando a scanso di equivoci il ricorso all'aborto quale metodo di controllo delle nascite e, dunque, quale rimedio a una gravidanza meramente desiderata), la donna può, semmai, ricorrere a interruzione volontaria di gravidanza.
Un padre disperato
E certo, perché giustamente il figlio che porta in grembo la signora non è anche figlio tuo, a differenza di quello che hai avuto dalla donna di cui sei vedovo. Ma che razza di ragionamento è mai questo?

Re: Conflitto di interesse

Inviato: ven, 25 ago 2017 - 9:19 am
da indeciso
Nazg ha scritto:L'ass.soc. assunto con co.co.co. ha le stesse responsabilità professionali di quello assunto a tempo indeterminato.
E anche di quello assunto a tempo determinato con contratto di lavoro subordinato. La responsabilità deriva infatti dall'ordinamento professionale.

Re: Conflitto di interesse

Inviato: mar, 29 ago 2017 - 7:14 pm
da Tibetano
Tibetano ha scritto:
Ci siamo frequentati per circa due mesi (ci saremmo incontrati una decina di volte in questo arco di tempo)
Dopo un poco mi comunica di essere incinta e di voler portare avanti questa gravidanza,premesso che la signora è divorziata con una figlia di 12 anni.
Ovviamente, non potendo fare nulla in quando lo aveva già comunicato alla figlia e alla famiglia mi sorge il ragionevole dubbio se sia stato io...

Per prima cosa, le donne non rimangono incinte semplicemente frequentando uomini, quindi se sei stato tu devi averci fatto qualcosa di più che frequentarla.
In secondo luogo, la locuzione «premesso che» in conclusione di periodo rappresenta un nonsense.
In ultimo, le donne non hanno facoltà, per la legge italiana, di decidere di portare avanti la gravidanza. La gravidanza c'è e questo indipendentemente dalla volontà di chiunque. Alle determinate, e stringenti, condizioni previste dalla legge 194/1978 (che esordisce all'articolo 1 vietando a scanso di equivoci il ricorso all'aborto quale metodo di controllo delle nascite e, dunque, quale rimedio a una gravidanza meramente desiderata), la donna può, semmai, ricorrere a interruzione volontaria di gravidanza.
:o fantastico sei riuscito ad intendere tutto quello che volevo dire!!!