Parlare di sesso con un adolescente
Inviato: lun, 07 ott 2013 - 4:16 pm
Buonasera!!
Vorrei brevemente raccontare il piccolo episodio che mi è accaduto per capire se veramente mi devo preoccupare per la mia coinquilina e per quello che ho detto.
Cercherò di essere breve e concisa.
Da qualche mese per ragioni economiche condivido l'appartamento con un'amica divorziata con un figlio di 12 anni.
Proprio all'inizio di questa convivenza, la primissima volta che mi sono trovata a casa da sola con questo adolescente, lui ha colto la palla al balzo per farmi domande sul sesso. Nella fattispecie mi chiedeva della masturbazione. Sulla base dell'educazione ricevuta, ho risposto in tutta tranquillità alle sue domande non dando alcun peso alla naturalezza della sua curiosità ne tantomeno alle mie risposte che assolutamente non lo mettevano in guardia su questa pratica peccaminosa. Abbiamo parlato per una mezz'ora circa, mi ha fatto veramente tante domande e tutte sempre dello stesso argomento.
Al rientro della madre le ho riferito il tutto ed..... Il panico..... Il padre e di conseguenza il bambino (anche se ancora non battezzato) sono Testimoni di Geova e mi ha riferito che la masturbazione per loro è un peccato gravissimo e che vengono educati fin da piccoli a non fare simili oscenità perché appunto mal viste da Geova.
Tutto è filato liscio fino alla scorsa settimana. Il padre ha fatto uno studio (loro così lo chiamano) al figlio appunto sulla masturbazione, e giustamente il ragazzo, probabilmente un pò confuso o perplesso, gli ha raccontato della nostra conversazione e del fatto che io avessi parlato dell'atto con naturalezza e permissione.
Risultato lui ha minacciato la sua ex moglie di chiamare gli assistenti sociali in quanto io persona disdicevole e in grado di turbare il naturale percorso di crescita di suo figlio con i miei discorsi "pornografici" e la mia indole da depravata.
Sono veramente mortificata dell'accaduto..... lungi da me dal parlare di sesso con un adolescente, anche se non credo di aver fatto altro che dire la verità, ho parlato a lui come avrei fatto con mio figlio o un nipote, insomma come se fosse un giovane a me caro.
Quello che più mi preoccupa è se veramente posso crear problemi con questo episodio alla mia cara amica coinquilina.
Ho sempre idealizzato la figura degli assistenti sociali più come mediatori che come arma..... non avendo però nessuna esperienza in merito vorrei veramente non essere io fonte ulteriore di dissapori tra i due. Per questo vi chiedo gentilmente di farmi capire cosa ho sbagliato e come posso mettere al riparo la mia amica da eventuali problemi che questo le potrebbe causare.
Vi ringrazio infinitamente!!
Vorrei brevemente raccontare il piccolo episodio che mi è accaduto per capire se veramente mi devo preoccupare per la mia coinquilina e per quello che ho detto.
Cercherò di essere breve e concisa.
Da qualche mese per ragioni economiche condivido l'appartamento con un'amica divorziata con un figlio di 12 anni.
Proprio all'inizio di questa convivenza, la primissima volta che mi sono trovata a casa da sola con questo adolescente, lui ha colto la palla al balzo per farmi domande sul sesso. Nella fattispecie mi chiedeva della masturbazione. Sulla base dell'educazione ricevuta, ho risposto in tutta tranquillità alle sue domande non dando alcun peso alla naturalezza della sua curiosità ne tantomeno alle mie risposte che assolutamente non lo mettevano in guardia su questa pratica peccaminosa. Abbiamo parlato per una mezz'ora circa, mi ha fatto veramente tante domande e tutte sempre dello stesso argomento.
Al rientro della madre le ho riferito il tutto ed..... Il panico..... Il padre e di conseguenza il bambino (anche se ancora non battezzato) sono Testimoni di Geova e mi ha riferito che la masturbazione per loro è un peccato gravissimo e che vengono educati fin da piccoli a non fare simili oscenità perché appunto mal viste da Geova.
Tutto è filato liscio fino alla scorsa settimana. Il padre ha fatto uno studio (loro così lo chiamano) al figlio appunto sulla masturbazione, e giustamente il ragazzo, probabilmente un pò confuso o perplesso, gli ha raccontato della nostra conversazione e del fatto che io avessi parlato dell'atto con naturalezza e permissione.
Risultato lui ha minacciato la sua ex moglie di chiamare gli assistenti sociali in quanto io persona disdicevole e in grado di turbare il naturale percorso di crescita di suo figlio con i miei discorsi "pornografici" e la mia indole da depravata.
Sono veramente mortificata dell'accaduto..... lungi da me dal parlare di sesso con un adolescente, anche se non credo di aver fatto altro che dire la verità, ho parlato a lui come avrei fatto con mio figlio o un nipote, insomma come se fosse un giovane a me caro.
Quello che più mi preoccupa è se veramente posso crear problemi con questo episodio alla mia cara amica coinquilina.
Ho sempre idealizzato la figura degli assistenti sociali più come mediatori che come arma..... non avendo però nessuna esperienza in merito vorrei veramente non essere io fonte ulteriore di dissapori tra i due. Per questo vi chiedo gentilmente di farmi capire cosa ho sbagliato e come posso mettere al riparo la mia amica da eventuali problemi che questo le potrebbe causare.
Vi ringrazio infinitamente!!