Pagina 1 di 1

MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE

Inviato: gio, 31 gen 2013 - 10:17 pm
da claudio
Buonasera a tutti,
la mia drammatica storia parte all'età di 17 anni, mi sono inserito in ambienti poco raccomandabili e ho iniziato uno stile di vita disagiato, "da strada".
La mia situazione famigliare non è delle migliori, ma malgrado ciò ho dei genitori presenti che si sono preoccupati per la mia educazione e per uno stile di vita normale. All'età di 16 anni si sono separati e io ho iniziato a commettere, reati di una certa rilevanza penale (furti, rapine, risse ecc.). Ho fatto un percorso in comunità seguito da assistenti sociali e una psicologa, sono stato inserito in comunità anche per uso di droghe "leggere", ho sempre mantenuto durante la messa alla prova i colloqui con loro, ma nel frattempo continuavo a sottovalutare la situazione, perciò la messa alla prova fallì e fui processato dal tribunale dei minori con pena sospesa.
Ho terminato i rapporti con i servizi sociali,ero uscito dalla comunità, ma con una condanna che pesava su di me. Continuando a sottovalutare la situazione, sono entrato in ambiti più seri all'età di 18 anni e, ho intrapreso anche la via del consumo di sostanze pesanti, per mantenere questo vizio che costava, avevo un'attività illegale ,per poter consumare la droga. All'età 19 anni ho preso coscienza di cosa ero e di cosa sarei potuto diventare, e ho fatto una scelta radicale per la mia vita, cioè quella andare via dalla mia città, eliminare tutte le amicizie negative e ricominciare da zero. Posso dire di avercela fatta perchè ora sono passati 5 anni e non mai più intrapreso lo stile di vita precedente, non ho mai più commesso reati e tantomeno fatto uso di droghe. Ma quest'estate mi è arrivata l'informazione della chiusura delle indagini preliminari a mio carico per art 73 del codice penale. Ora ho un lavoro stabile e autonomo, sono una persona normale e come tutti sento il bisogno di raggiungere i miei obbiettivi, ma l'idea che devo affrontare un processo, ora che sono cambiato e un qualcosa di estenuante a livello mentale. Credo di poter rientrare però sotto i 3 anni di condanna, malgrado delle aggravanti.
Io sono pronto a pagare per quello che ho commesso, ma la mia paura è che il giudice possa condannarmi a più di 3 anni, sconvolgendo così la mia vita, per la detenzione carceraria.
La mia domanda è: Come posso fare capire in fase processuale che sono veramente cambiato? Devo fare delle attività di volontariato, in modo da arrivare al processo mostrando con i fatti il cambiamento?
Il mio avvocato dice che basta la non reiterazione del reato e il giudice è più clemente, ma non posso basarmi solo su quello. Mi rivolgo a persone competenti in materia, aiutatemi a creare un percorso in modo da dimostrare al processo che sono veramente cambiato cosa posso fare?
Sono pronto a intraprendere qualsiasi attività per rimediare ai miei sbagli, e presentarmi al processo con fatti reali che possono provare il mio cambiamento, oltre a non avere commesso più reati, avere la carte che provano che ho un lavoro, una casa, e tutto quello che hanno le persone normali cosa posso ancora dimostrare al processo?
Grazie in anticipo

Re: MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE

Inviato: ven, 01 feb 2013 - 10:45 am
da Lunaa
Prima di tutto congratulazioni per la coraggiosa scelta di vita che sei riuscito a portare avanti in questi ultimi 5 anni! Non mollare, anche se le future problematiche penali si faranno pesanti e deprimenti!

Potresti contattare il SerT del tuo territorio, provare a spiegare all'assistente sociale la tua situazione, proporti per una serie di colloqui che mirino a far emettere una certificazione dal servizio specialistico in merito alla tua attuale situazione.

Non ti scorggiare! Se hai un lavoro e dimostri che hai spese e affitti/mutui da pagare e uno stile di vita regolare, dovresti riuscire ad ottenere l'affidamento in prova!