Ciao a tutti. Mi chiamo Vera e sono un'assistente sociale a New York. Sono nata e cresciuta a Roma e sto pensando di rientrare, almeno per qualche anno, in Italia e lavorare come assistente sociale nel mio paese. Sono molto confusa sulle differenze lavorative tra l'America e l'Italia ma spero qualche gentile utente possa leggere il mio topic nella sezione lavoro e offrire qualche buon consiglio e delucidazione.
Ho sempre saputo di voler essere un'assistente sociale, anche da bambina, ma non pensavo che la vita mi avrebbe portata ad esserlo in un altro mondo....
Sono molto felice di aver trovato un posto dove poter parlare di questa amata professione nella mia lingua madre.
Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
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Re: Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
Cara misswinter,
ti conviene startene buona buona a New York. Da noi guadagneresti attorno ai 1200 euro e quindi andresti in automatico verso la povertà (verso cui stiamo scivolando tutti).
Inoltre i contenuti del lavoro sono pessimi: se venti anni fa il servizio sociale ed il socialwork avevano punti di contatto, ora sono distanti tra loro. Se chiedi ad un collega di fare counseling, ti risponderà che è competenza dello psicologo. Le stesse università da dieci anni non stanno preparando gli assistenti sociali al "lavoro di relazione".
Il servizio sociale in Italia è uno strumento di controllo del potere politico. Se poi consideri che in Italia da venti anni governa Berlusconi e che questo è eletto dalla maggioranza degli italiani, immagina tu com'è messo il popolo e come, di riflesso, lavoriamo noi.
Estremizzo, lo so, ma è per farti una sintesi estrema.
Anche io ho lavorato all'estero e posso intuire il tuo vero problema: prima o poi bisogna fare i conti con la propria identità. Sei americana o italiana? L'identità è sempre il frutto di un percorso personale: c'è l'origine, ma c'è pure quel che si fa dopo. Chi emigra all'estero ha sempre questo sentimento di "amore-odio" verso la patria. Noi italiani ancor di più, perchè viviamo all'estero il mito dell'italianità, però per campare dobbiamo fuggire da questa melma.
Siccome il vero problema è questo, ti consiglierei un' "esperienza terapeutica": prenditi un'aspettativa (sei mesi, un anno) e vieni a Roma a farti uno stage. Così eviti riconoscimenti, concorsi e balle varie. Se hai un appoggio a Roma ed un pò di soldi risparmiati non dovrebb'essere un problema. Idem lo stage: a costo zero ti prendono subito. Quando poi ci sei dentro capisci se è il caso di ritornare in Italia per la prevalenza culturale o se (come è probabile) mandarci a quel paese e ritornartene per sempre a New York.
Se vuoi, puoi contattarmi direttamente (vedi sotto). Anche per sapere come ti chiami.
Buona domenica.
ti conviene startene buona buona a New York. Da noi guadagneresti attorno ai 1200 euro e quindi andresti in automatico verso la povertà (verso cui stiamo scivolando tutti).
Inoltre i contenuti del lavoro sono pessimi: se venti anni fa il servizio sociale ed il socialwork avevano punti di contatto, ora sono distanti tra loro. Se chiedi ad un collega di fare counseling, ti risponderà che è competenza dello psicologo. Le stesse università da dieci anni non stanno preparando gli assistenti sociali al "lavoro di relazione".
Il servizio sociale in Italia è uno strumento di controllo del potere politico. Se poi consideri che in Italia da venti anni governa Berlusconi e che questo è eletto dalla maggioranza degli italiani, immagina tu com'è messo il popolo e come, di riflesso, lavoriamo noi.
Estremizzo, lo so, ma è per farti una sintesi estrema.
Anche io ho lavorato all'estero e posso intuire il tuo vero problema: prima o poi bisogna fare i conti con la propria identità. Sei americana o italiana? L'identità è sempre il frutto di un percorso personale: c'è l'origine, ma c'è pure quel che si fa dopo. Chi emigra all'estero ha sempre questo sentimento di "amore-odio" verso la patria. Noi italiani ancor di più, perchè viviamo all'estero il mito dell'italianità, però per campare dobbiamo fuggire da questa melma.
Siccome il vero problema è questo, ti consiglierei un' "esperienza terapeutica": prenditi un'aspettativa (sei mesi, un anno) e vieni a Roma a farti uno stage. Così eviti riconoscimenti, concorsi e balle varie. Se hai un appoggio a Roma ed un pò di soldi risparmiati non dovrebb'essere un problema. Idem lo stage: a costo zero ti prendono subito. Quando poi ci sei dentro capisci se è il caso di ritornare in Italia per la prevalenza culturale o se (come è probabile) mandarci a quel paese e ritornartene per sempre a New York.
Se vuoi, puoi contattarmi direttamente (vedi sotto). Anche per sapere come ti chiami.
Buona domenica.
Re: Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
Ciao misswinter, benvenuta!
Sapere che c'è chi ci legge anche da oltre oceano è una gran bella cosa e spero che la sua diventi una presenza stabile in questo forum anche per un confronto con delle realtà tanto diverse dalla nostra.
Rispetto a quanto le suggerisce il caro amico ugo.albano... beh, non c'è molto da aggiungere: la gente di solito scappa dall'Italia. Il nostro è un Paese bellissimo, ma viverci sta diventando sempre più duro, complicato e poco gratificante MA, se vuol venire in Italia troverà l'amicizia e il calore che solo la nostra terra può offrire! Valuti un po'
A presto!
Sapere che c'è chi ci legge anche da oltre oceano è una gran bella cosa e spero che la sua diventi una presenza stabile in questo forum anche per un confronto con delle realtà tanto diverse dalla nostra.
Rispetto a quanto le suggerisce il caro amico ugo.albano... beh, non c'è molto da aggiungere: la gente di solito scappa dall'Italia. Il nostro è un Paese bellissimo, ma viverci sta diventando sempre più duro, complicato e poco gratificante MA, se vuol venire in Italia troverà l'amicizia e il calore che solo la nostra terra può offrire! Valuti un po'
A presto!
Eugenio says "Fai domani quello che avresti fatto oggi se non ti avessero coinvolto in qualcosa di più divertente."
Soluzioni informatiche su www.itasolution.it
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Re: Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
Grazie per il benvenuto. Adoro New York, ma spesso mi manca il calore italiano e la spontaneità' della vita che fatico a trovare nella grande mela.`wee` ha scritto:Ciao misswinter, benvenuta!
Il nostro è un Paese bellissimo, ma viverci sta diventando sempre più duro, complicato e poco gratificante MA, se vuol venire in Italia troverà l'amicizia e il calore che solo la nostra terra può offrire! Valuti un po'
A presto!
Re: Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
Ciao misswinter,
bentrovata...
a me piacerebbe fare un'esperienza come la tua...mi sapresti dare qualche consiglio?
il mio: resta a New York, qui davvero stiamo andando a rotoli...tutto è precario e poco, gli stipendi sono bassi ed è difficile far progetti...hai avuto tanto coraggio a fare questa scelta!!!
Grazie mille in anticipo
ciao ciao
bentrovata...
a me piacerebbe fare un'esperienza come la tua...mi sapresti dare qualche consiglio?
il mio: resta a New York, qui davvero stiamo andando a rotoli...tutto è precario e poco, gli stipendi sono bassi ed è difficile far progetti...hai avuto tanto coraggio a fare questa scelta!!!
Grazie mille in anticipo
ciao ciao
Re: Assistente Sociale a New York, Felice di Avervi Trovati!
Buonasera a tutti.. Cara misswinter sono nuova di questo forum ma girando sul web ho trovato questo tuo post e siccome vorrei fare un'esperienza simile alla tua ho provato ad informarmi su internet ma come ben saprai le informazioni sono sempre molto confuse! non so nemmeno se mai leggerai questo mio commento dato il tempo che è passato da quando hai scritto tu.. se cosi non fosse mi farebbe veramente piacere poterti parlare in privato per avere maggiori informazioni. A presto.