esperienza all'estero

Per tutti quei messaggi che non hanno una collocazione precisa
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Margherita91
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esperienza all'estero

Messaggio da Margherita91 »

Ciao a tutti! :)
Scrivo qui a voi futuri colleghi per chiedervi un parere riguardo a una questione che da sola non riesco ad affrontare e che mi tormenta :lol: :roll: (quando poi chiedo un parere a parenti e amici la confusione aumenta, perchè ognuno ha giustamente la sua versione! :roll:)

Dopo l'Esame di Stato che sosterrò a novembre, mi piacerebbe fare un periodo all'estero come au pair, in Svizzera (mi piacerebbe imparare almeno le basi di una lingua diversa, avevo pensato al tedesco). L'esperienza come au pair farebbe al caso mio, avrei vitto e alloggio spesati in cambio di attività di babysitting. Avevo pensato a un periodo di sei mesi.

Quando chiedo pareri c'è chi mi dice che questa può essere una buona opportunità e una bella occasione per viaggiare prima di iniziare a cercare un lavoro come assistente sociale. C'è invece chi (come le mie cugine -il cui parere vale molto per me, per cui mi hanno destabilizzato :? ) ritiene che sia una perdita di tempo rischiando di arricchire la mia esperienza sul curriculum con un'attività che esula dal mio campo di formazione -cosa per me non del tutto vera- e che fare l'au pair non sia molto gratificante, oltre a guadagnare poco (cosa vera).

Dal canto mio dico che, abitando in un piccolo paesino sulle montagne dove non c'è molta opportunità di trovare lavoro nel campo del sociale e dal quale più che altro vorrei andare per stabilirmi altrove, questa potrebbe essere una buona "soluzione tampone" per potermi guardare intorno anche su eventuali opportunità lavorative (sulla Svizzera Italiana in questo caso, sarebbe più facile siccome parlo solo l'italiano). E a differenza delle mie cugine credo che possa essere invece un'esperienza che arricchisca il mio curriculum lavorativo.
Vorrei partire solo per sei mesi, subito dopo l'esame, mica per 40 anni..
L'alternativa sarebbe stare nel mio paesello, in linea di massima disoccupata oppure andando a fare la barista.

E così ho pensato di chiedere a voi, futuri colleghi, già a contatto con il mondo del lavoro o comunque studenti che hanno un percorso formativo simile al mio.
C'è qualcuna/o di voi che ha fatto un'esperienza alla pari per qualche mese? Dite che davvero questa possa sottrarre tempo prezioso alla ricerca di un lavoro come assistente sociale, rappresentando una reale perdita di tempo?

Grazie mille in anticipo a chi avrà voglia di aiutarmi dandomi una consulenza! :)

Margherita
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ugo.albano
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Re: esperienza all'estero

Messaggio da ugo.albano »

Perchè no?

1) impari la lingua;

2) impari una nuova cultura;

3) impari a "tagliare le radici" con la famiglia;

4) impari un'attività di cura (babysitting, suppongo);

5) arricchisci il curriculum.

Io non l'ho mai fatto il ragazzo alla pari, ho iniziato da subito a lavorare come assistente sociale all'estero, quindi non saprei dirti......
Ugo Albano

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elisabettabetta
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Re: esperienza all'estero

Messaggio da elisabettabetta »

io kondivido le paure delle tue parenti. nn è che perdi tempo invece di cercare un lavoro confacente alla tua qualifica?
Elisab.
pallaspina
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Re: esperienza all'estero

Messaggio da pallaspina »

Scusate ma... partire come au pair E intanto cercare lavoro é possibile! Lei parte, fa tutto quello che dice Ugo, nel frattempo nulla le vieta di mandare curriculum e inoltre é molto piú probabile che trovi un lavoro come a.s. nel nuovo paese che in Italia se impara la lingua... Non mi pare che in Italia ci sia tutto sto lavoro... lei ha giá detto che nella sua realtá lavoro non ce n'e' se non da barista (allora é meglio la au pair... secondo me) e nel resto d'Italia non é che il lavoro avanzi...
personalissima opinione...
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