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Uno, nessuno e centomila

Inviato: ven, 18 mag 2018 - 9:46 am
da Mariaconcetta
Facciamo che mi prendo un caffè virtuale...
Nell'ultimo periodo lavoro tanto (e aggiungerei per fortuna) ma un pensiero costante mi ruba l'attenzione: quanto siamo disposti a vivere davvero? Quanto riusciamo a vestirci dei nostri volti rifiutando le maschere che ci "offrono"? Perchè ci si rifugia dietro il quieto vivere? Perchè è così complicato capire che il quieto vivere mina la professionalità ed ancor prima la dignità?

Re: Uno, nessuno e centomila

Inviato: ven, 18 mag 2018 - 11:53 am
da ugo.albano
Essere se stessi ANCHE sul lavoro è questione personale, etica, direi.
Io credo che faccia bene essere se stessi dappertutto.
Ciò non vuol dire essere spontanei: nel lavoro ci sono contesti diversi che richiedono approcci diversi, come anche nella vita.

Re: Uno, nessuno e centomila

Inviato: sab, 19 mag 2018 - 3:00 pm
da Nazg
Penso che faccia parte di ogni persona il mettere delle maschere per presentarsi agli altri al meglio.
così a volte perdiamo la possibilità di mostrare altre nostre caratteristiche personali che teniamo nascoste perché pensiamo che non sarebbero ben accolte dagli altri.
detto questo io cerco di essere me stessa sia nella vita privata che sul lavoro per esempio metto in campo il mio modo di essere accogliente, di offrire un sorriso a chi incontro, la mia capacità di ascolto a chi ha bisogno, ma anche dove è necessario la mia determinazione.