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BAU

Sono d'accordo anche io per le quote blu.

Ci sono troppe donne nella nostra categoria e troppo "pensiero femminile".

Maschi, Unitevi!!!!

)))

BAU

Siccome fare l'ass.soc. è una scelta direi che non possiamo costringere i maschietti a farlo per forza... sarebbe come costringere le donne a fare ingegneria informatica...

BAU

TAO ha scritto:ritengo che i maschi che si avvicinano a Servizio sociale non siano definibili "maschi" a tutto tondo ma maschi con una marcia in più rispetto agli altri. Io che mi accingo molto lentamente a diventarlo ho osservato che i maschi che frequentano il corso di servizio sociale rispetto agli altri si hanno una marcia in più, hanno più fantasia, diciamo più femminili senza offesa per il gentil sesso...

Già alla fine molti dei colleghi maschi sono "femminilizzati" come ci ricorda TAO
Benvengano più maschi come ass.soc. la varietà è sempre segno di ricchezza.

Il tema di Tao non è uno scherzo, ma è serio, ovvero:

1) ma siamo così sicuri che maschi e femmine sono uguali?

2) ma non incide la variabile di sesso sul processo di aiuto?

3) quanto è perdente/vincente la considerazione di femminilità/masculinità per l'affermazione sociale?

4) ma credete facile voi donne per noi maschi stare in contesti "femminili"?

A parte gli scherzi: io su queste cose ci sto lavorando in supervisione. Per me E' UN PROBLEMA lavorare in una professione che viene agita e considerata al femminile.

BAU

Beh, io sono eterosessuale, mi piacciono le donne e sono pure felicemente sposato.

Io credo che debba essere evitato un discorso "maschio-contro-femmina".

E' invece più sano dire che ci sono prerogative più femminili e prerogative più maschili.

Il nostro lavoro ci induce a giocare anche di persona, cioè così come siamo, maschi o femmine. Ciò aiuta molto i nostri utenti, che hanno bisogno di chiarezza e di ruoli "chiari": il maschio èè maschio, la femmina è femmina.

Quante volte surroghiamo nel nostro lavoro il ruolo di papà/mamma "sano"?

Scusa, Tao, ma sei sicuro di aver fatto la scelta giusta, se ti dichiari omosessuale? Non è che poi proietti te stesso nell'aiuto? Guarda che il rischio c'è.

La "quota blu" io la voglio perchè amo le donne (e quindi voglio che cresciamo in maniera equilibrata come professione) e non perchè le odio.

O no?