Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

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Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

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25 NOVEMBRE
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE


Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita con  Risoluzione n. 54/134 dalle Nazioni Unite nel 1999, al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società civile.
L’OMS ricorda che la violenza domestica colpisce una donna su sei al mondo ed è la prima causa di morte e invalidità permanente per le donne fra i 16 e 44 anni, più del cancro, degli incidenti stradali e della guerra.
IN ITALIA
1. Una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo.
2. 6,743 milioni di donne hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale.
3. Tre milioni quelle che hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata (dati Istat).

SI TRATTA DI VIOLENZE DOMESTICHE SOPRATTUTTO A DANNO DI MOGLI E FIDANZATE
8 DONNE SU 10 MALMENATE, USTIONATE O MINACCIATE CON ARMI, HANNO SUBITO LE AGGRESSIONI IN CASA.

4. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro.
5. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il 70% delle volte il partner, e in questo caso lo stupro è reiterato.
6. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno.

GLI AUTORI DELLE VIOLENZE SESSUALI, UNA VOLTA SU QUATTRO SONO PARENTI (SOPRATTUTTO ZII E PADRI) E CONOSCENTI. I NUMEROSI FEMMINICIDI, SONO AGITI SOPRATTUTTO DA MARITI O EX-PARTNER.

PER COMBATTERE E FERMARE QUESTA MATTANZA È IMPORTANTE AGIRE ANCHE NEI NOSTRI SERVIZI PER RAFFORZARE L’EQUILIBRIO E IL RISPETTO RECIPROCO


NELL’ASP DI COSENZA, NEI SERVIZI, NELLE NOSTRE ATTIVITA’, NEI NOSTRI INTERVENTI PROFESSIONALI, NEI RAPPORTI TRA COLLEGHE E COLLEGHI BISOGNA RILANCIARE LA CENTRALITA’ DELLA QUESTIONE “PARI DIGNITA’” TRA GENERI.

OGNUNA DI NOI E’ IN PERICOLO
MA OGNUNA/O DI NOI PUO’ FAR QUALCOSA

IL SENATO HA APPROVATO IN DATA 10 OTTOBRE 2013 LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DL 14 AGOSTO 2013 N. 93 CONTENENTE LE NUOVE MISURE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE.

Queste alcune delle principali novità in relazione al contrasto alla violenza sulle donne:

Relazione affettiva
E’ rilevante sotto il profilo penale la relazione tra due persone a prescindere da convivenza o vincolo matrimoniale (attuale o pregresso). Si tratta di una nuova aggravante comune applicabile al maltrattamento in famiglia e a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte. Quanto all'aggravante dello stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che vi sia separazione legale o divorzio. Aggravanti specifiche, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva. Gli stalker potranno essere intercettati e sottoposti anche all'uso del braccialetto elettronico in caso di allontanamento dalla casa familiare. Per le donne ci sarà la possibilità di avvalersi del gratuito patrocinio dello Stato. 

Querela a doppio binario
Nel caso di stalking se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all'autorità giudiziaria.
Ammonimento
Il questore in presenza di percosse o lesioni (considerati 'reati sentinella’) può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Si estende cioè alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L'ammonito deve essere informato dal questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio. 

Arresto obbligatorio
In caso di flagranza, l'arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking. 

Allontanamento urgente da casa
Al di fuori dell'arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria se autorizzata dal Pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura pre-cautelare dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Braccialetto elettronico e intercettazioni
Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche. 

Obblighi di informazione
A tutela della persona offesa scatta in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell'imputato in reati di violenza alla persona. 


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