Situazione familiare complicata e drammatica che peggiora

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jluke75
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Situazione familiare complicata e drammatica che peggiora

Messaggio da jluke75 »

Salve.
ho 37 anni, sono single e sono figlio di genitori divorzati dall' età di 12.
All' epoca io e mia sorella siamo stati affidati a mio padre, cosa già insolita specie per l' epoca.
Mia madre lasciò il tetto familiare poco dopo, e attualmente è risposata da anni.
Io ho sempre vissuto con mio padre, sia quando abitavamo nella casa dove sono cresciuto, sia quando, 6 anni fà, causa sfratto ci siamo dovuti trasferire nella casa di proprietà di mio padre, molto più piccola.
In quel momento mio padre decise di portare con sè mio nipote (il figlio di mia sorella), nato dal suo primo fallimentare matrimonio e che di cui la stessa si è sempre scarsamente curata.
Quindi attualmente, viviamo io, mio padre e mio nipote (minorenne) in una casa di due stanze (un salone grande dove dormiamo io e lui, e una camera matrimoniale di cui mio nipote si è "appropriato").
Io ho pochissimi spazi vitali, cosa che mi reca non pochi problemi nella gestione della vita di tutti i giorni.
Mio padre poi (persona violenta da sempre e intrattabile), col tempo si è ammalato e dopo un insufficienza renale è entrato in dialisi da qualche anno.
Questo ha "aggravato" la sua situazione mentale, poichè se già prima mi odiava per il solo fatto di frequentare mia madre (che lui odia) e siamo finiti spesso in scontri verbali, al punto che ho deciso di non rivolgergli più la parola per quieto vivere e cercare di stare tranquillo per farmi una vita indipendente.
Inoltre ho avuto vari scontri con mio nipote, il quale "pretende" di comandare in casa avallato da mio padre, e più volte mi ha insultato pesantemente, ma poi ho lasciato perdere sempre per quieto vivere.
Io in questo periodo ho cercato di trovarmi un lavoro stabile per andare a vivere da solo, ma senza successo.
Ho lavorato come aiutante presso venditori ambulanti per 3 anni, svegliandomi alle 5 di mattina e lavorando all' aperto anche col maltempo, e nonostante venissi malpagato e trattato male, mio padre mi denigrava dicendo che era un lavoro da poco (mentre era pesante) e quando mi sono offerto di aiutarlo per pagare le bollette mi ha detto che i miei soldi erano sporchi.
Ho lasciato quel lavoro perchè ero stanco e non mi permetteva di andarmene, e dopo qualche tempo ho cominciato a fare il cameriere saltuariamente.
Tornavo a notte fonda, e poichè abbiamo un solo bagno preferivo farmi la doccia di notte per evitare questioni.
Ma mio padre, non contento di infierire, un bel giorno decide di staccare la caldaia perchè diceva che io consumavo troppo, nonostante gli avessi ripetutamente detto di aggiustarla perchè essendo parzialmente otturata mi costringeva a stare molto tempo per lavarmi, ma lui se ne fregava.
Quando gli è arrivata una bolletta più alta, ha deciso di staccarla ed impedirmi di lavarmi.
Attualmente mi ritrovo senza potermi lavare, ho quasi perso il lavoro perchè non riesco a presentarmi decentemente, ed ho problemi di salute a causa di questa indecente condizione.
Sinceramente, dopo tanti anni, sono veramente stanco.
Vorrei sapere quali sono i miei diritti e cosa posso o non posso avanzare.
Sò soltanto che lui non può cacciarmi di casa (altrimenti lo avrebbe già fatto), perchè non posso mantenermi da solo.
Ma può impedirmi di usufruire dell acqua calda per lavarmi?
Se no, cosa posso fare per tutelarmi e riavere questo diritto?
Inoltre, lui non è in regola con le bollette dell' acqua (ha l allaccio abusivo sin da quando ci siamo trasferiti), ed io sò che è reato penale e che ci sono pesanti multe per chi viene scoperto.
Sono arrivato persino al punto di pensare di "minacciarlo" di denunciarlo per questo se non mi permette di lavarmi in casa (mia?).
Io sono una persona corretta, incensurato, in paese mi conoscono come una persona perbene, ma stò facendo una brutta fine.
Non basta il fatto che non trovo lavoro, ora anche questo.
Dopo tanti anni di abusi e violenze sono stanco.
Ah dimenticavo, da parte di mia madre la situazione non è migliore, poichè nonostante lei mi aiuti nelle cose pratiche, non può invitarmi a vivere con lei in quanto il marito non vuole.
Se trovassi una soluzione indipendente me ne andrei di corsa, ma al giorno d oggi non è facile.
Mi sono ridotto uno schifo e non mi vergogno a dirvi che mentre scrivo stò male perchè non mi lavo da giorni.
Se la soluzione è agire legalmente con la sicurezza di ottenere finalmente un pò di rispetto e decenza allora vorrei sapere come.
Grazie.
jluke75
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da jluke75 »

Nessuno che mi può dare una risposta?
P.S.: son stato dall' avvocato, mi ha detto che posso citare in giudizio mio padre con buone possibilità di ottenere quello che voglio.
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Nazg
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da Nazg »

mi pare ci siano vari ordini di problemi:

1- il nipote è minorenne? chi lo mantiene?

2- il padre è malato: ha fatto l'invalidità? ha diritto all'accompagnatoria? ha diritto al riconoscimento della legge 104/92?

3- c'è una rete familiare oltre a padre e nipote?

4- ti sei rivolto ai servizi sociali del tuo comune di redidenza?

Ritengo comunque utile ribadire che è meglio rivolgersi i servizi sociali competenti perchè solo loro possono conoscere le risorse del territorio e dare quaindi risposte più mirate.
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da jluke75 »

Nazg ha scritto:mi pare ci siano vari ordini di problemi:

1- il nipote è minorenne? chi lo mantiene?
A novembre di questo mese compie 18 anni. Per tutta la gestione economica se ne occupa mio padre, in modo anche eccessivo (palestra, internet, giochi, e spese extra). Mia sorella non contribuisce affatto.

Nazg ha scritto:2- il padre è malato: ha fatto l'invalidità? ha diritto all'accompagnatoria? ha diritto al riconoscimento della legge 104/92?
Penso ne abbia tutto il diritto, in quanto è in dialisi da anni, ma purtroppo non sono bene informato su questo, in quanto lui mi tiene all' oscuro delle sue faccende personali, ma a quanto mi risulta non ha ancora fatto la pratica (per sua negligenza come al solito), o è in corso.
Nazg ha scritto:3- c'è una rete familiare oltre a padre e nipote?
Se intendi lo stato di famiglia, a quanto ricordo questo comprende mio padre, io, mio nipote e mia sorella, ma quest ultima convive con il suo compagno in un paese vicino ed ha un altro figlio piccolo con lui, quindi dovremmo essere in tre..?
Anche questo devo chiarirlo.
Nazg ha scritto:4- ti sei rivolto ai servizi sociali del tuo comune di redidenza?

Ritengo comunque utile ribadire che è meglio rivolgersi i servizi sociali competenti perchè solo loro possono conoscere le risorse del territorio e dare quaindi risposte più mirate.
Andrò a chiedere quanto prima.
Intanto il mio avvocato mi ha illustrato tale situazione:
1 - Essendo disoccupato e incapace di mantenermi da solo, mio padre non può cacciarmi di casa, e dovrebbe passarmi gli alimenti (cosa che io non voglio perchè mi mantengo da solo per TUTTE le mie spese personali da anni), oltre a dovermi garantire i servizi necessari alla vivibilità (acqua calda compresa).

2 - Mio nipote, nonostante stia per compiere 18 anni, non potrebbe vivere qui, considerando anche che la casa è molto piccola e non ci sono gli spazi per 3 persone, e che mia sorella di fatto vive altrove con il suo compagno che è un militare della marina e lei stessa lavora (quindi egli dovrebbe stare con lei). Nel momento in cui io agissi di conseguenza lui verrebbe mandato dalla madre o in alternativa ai servizi sociali.

3 - Inoltre, ci sono una serie di situazioni interne che subisco da anni (insulti da parte di entrambi, dispetti, ecc.) che mi recano ostacolo nella vita di tutti i giorni, con conseguente ricaduta sul mio stato psicologico, cosa che può essere portato in tribunale come ulteriore prova.

4 - Intanto la mia situazione fisica comincia ad aggravarsi (infezioni, piaghe intime, cattivo odore) e questo può essere documentato attraverso la struttura sanitaria. Questo mi reca seri problemi anche nei rapporti personali e sul lavoro, in quanto sono anche venditore diretto presso un azienda tipo "porta a porta", ma in queste condizioni non posso presentarmi ai clienti, con conseguente danno economico e psicologico.

Questo è il quadro della situazione dopo un primo colloquio.
Al momento stò cercando una soluzione "bonaria" (voglio chiamare mia sorella per fargli parlare ed illustrarle la situazione ed evitare un putiferio in casa, e far tornare mio padre sui suoi passi), questo solo per mio nipote che è anche lui vittima di abusi psicologici e plagio da anni, ma a mali estremi..

Grazie per la tua risposta e le eventuali altre di chi risponderà a questo mio appello.
jluke75
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da jluke75 »

Riapro questa discussione per aggiornare la situazione e per non lasciar cadere nel vuoto questo mio appello.
Sono stato da un avvocato patrocinante, il quale mi ha detto che l unica soluzione è sporgere querela/denuncia, ma una causa sarebbe lunga e complessa.
Mi sono recato all' assistenza sociale del paese di domicilio come mi consigliò l assistente sociale del paese di residenza, ma mi hanno risposto che la situazione non li riguarda direttamente e che dovrei agire legalmente.
Inoltre, ho parlato in via ufficiosa con il comandante della stazione dei carabinieri del mio paese di residenza, e questi dopo avermi ascoltato mi ha detto che avrebbe provveduto a mandarmi una volante a casa per fare "una bella lavata di testa" a mio padre, ma finora non è venuto nessuno.
Attualmente sono senza lavarmi, in una situazione fisica indecente, non sò a chi rivolgermi e mi sento perso.
Domani sera devo andare al lavoro, ma non posso presentarmi in queste condizioni.
A chi mi devo rivolgere??
Devo andare in ospedale a denunciare il mio stato di salute??
O cosa?
Possibile che non ci sia una soluzione immediata?
Grazie ancora.
ellen
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da ellen »

Salve,
L'assistente sociale a cui si è rivolto non le ha dato qualche indicazione? le ha solo detto che non era suo interesse? Potrebbe chiedere a questa assistente sociale di aiutarla a metterla in contatto con l'assistente sociale del comune di residenza. Le consiglio( in quanto assistente sociale neo laureata, quindi prenda il mio commento con le pinze) di recarsi immediatamente dall'assistente sociale del comune della sua residenza. Sono convinta che insieme troverete una soluzione . Per quanto riguarda agire legalmente potrebbe essere una soluzione a breve termine, potrebbe anche peggiorare il rapporto con suo padre. Per l'immediato posso solo CONSIGLIARLE di andare in ospedale e curarsi. Inoltre la collega le ha chiesto della sua rete familiare...ha amici? parenti? zii? vicini di casa?ecc..a cui potrebbe chiedere aiuto? Potrebbe chiedere a qualcuno di ospitarla in attesa di trovare una soluzione magari con il contributo di sua sorella. Sua sorella potrebbe aiutarla nella ricerca di un alloggio? o anche solo a pagarlo in piccola percentuale?
il suo salario le permetterebbe di trovare un alloggio in affitto? Per il momento potrebbe chiedere al comune un contributo affitto in attesa di trovare un lavoro che le permetta di camminare da solo. Oppure potrebbe chiedere se è possibile per lei entrare nelle liste d'attesa per una casa comunale(se non solo per lei anche per suo padre). Suo padre deve ricevere delle cure quotidiane? è in grado di prepararsi un pasto o di fare la spesa? Usufruisce già di qualche servizio pubblico? Sua madre potrebbe aiutarla nel pagare un eventuale affitto? potrebbe lasciarle usare il bagno? Scusi per tutte queste domande, non voglio avere informazioni su di lei. Sono solo indicative, potrebbe fale all'assistente sociale a cui si rivolgerà. Ripeto che sono appena laureta, non vorrei darle delle informazioni sbagliate.
jluke75
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da jluke75 »

ellen ha scritto:Salve,
L'assistente sociale a cui si è rivolto non le ha dato qualche indicazione? le ha solo detto che non era suo interesse? Potrebbe chiedere a questa assistente sociale di aiutarla a metterla in contatto con l'assistente sociale del comune di residenza. Le consiglio( in quanto assistente sociale neo laureata, quindi prenda il mio commento con le pinze) di recarsi immediatamente dall'assistente sociale del comune della sua residenza. Sono convinta che insieme troverete una soluzione .
Ci sono stato di nuovo stasera, mi ha ripetuto che la legge sul mantenimento è chiara e ferrea.
Bollette alte o no, mio padre mi DEVE mantenere, indipendentemente se questo sia moralmente giusto o no.
E questo comprende il tetto sulla testa, l acqua calda e magari anche dei soldi (che io non voglio).
ellen ha scritto:Per quanto riguarda agire legalmente potrebbe essere una soluzione a breve termine, potrebbe anche peggiorare il rapporto con suo padre.
Questo è vero.. ma peggio di così??
Al momento ho la febbre a 39 e non mi lavo da una settimana.
Tu cosa faresti?
ellen ha scritto:Per l'immediato posso solo CONSIGLIARLE di andare in ospedale e curarsi.
Eh grazie.. se tutto si risolvesse così gli ospedali sarebbero pieni il triplo.
ellen ha scritto: Inoltre la collega le ha chiesto della sua rete familiare...ha amici? parenti? zii? vicini di casa?ecc..a cui potrebbe chiedere aiuto?
Certo che ne ho, ma se sono qui a scriverti vuol dire che non possono.. o non vogliono.
ellen ha scritto:Potrebbe chiedere a qualcuno di ospitarla in attesa di trovare una soluzione magari con il contributo di sua sorella.
Mia sorella che ha "parcheggiato" suo figlio qui da noi da anni, secondo te mi ospita a casa sua?
ellen ha scritto: Sua sorella potrebbe aiutarla nella ricerca di un alloggio? o anche solo a pagarlo in piccola percentuale?
Basta la risposta precedente.
ellen ha scritto:il suo salario le permetterebbe di trovare un alloggio in affitto?
30 euro a settimana.
ellen ha scritto:Per il momento potrebbe chiedere al comune un contributo affitto in attesa di trovare un lavoro che le permetta di camminare da solo.
http://www.piazzalta.it/Engine/RAServeP ... 001FAB0131
ellen ha scritto:Oppure potrebbe chiedere se è possibile per lei entrare nelle liste d'attesa per una casa comunale(se non solo per lei anche per suo padre).
???
ellen ha scritto:Suo padre deve ricevere delle cure quotidiane?
E' in dialisi.
ellen ha scritto: è in grado di prepararsi un pasto o di fare la spesa?
Si. Ma non tutti i pazzi sono incapaci di fare questo.
ellen ha scritto:Usufruisce già di qualche servizio pubblico?
Che io sappia no.
ellen ha scritto: Sua madre potrebbe aiutarla nel pagare un eventuale affitto?
Si, se avessi uno stipendio di almeno 800 euro al mese. Se lo avessi.
ellen ha scritto:potrebbe lasciarle usare il bagno?
Potrebbe, e quelle rare volte che riesco a farmi una mezza sciacquata di corsa lo faccio da lei, ma purtroppo quella è anche casa di suo marito, un tipetto molto simile a mio padre per certi versi, che a stento sopporta la cosa.
Quindi per evitare discussioni a mia madre, evito anchio.

ellen ha scritto:Scusi per tutte queste domande, non voglio avere informazioni su di lei. Sono solo indicative, potrebbe fale all'assistente sociale a cui si rivolgerà. Ripeto che sono appena laureta, non vorrei darle delle informazioni sbagliate.
Figurati, ho aperto io la discussione.
Ma ora che hai il quadro più chiaro.. tu una soluzione ce l hai?
Suicidio mio o omicidio di mio padre a parte, intendo.
Grazie.
rebecca
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Re: Situazione familiare complicata e drammatica che peggior

Messaggio da rebecca »

Ciao Jluke,
ho letto solo ora i tuoi post e mi hanno colpito moltissimo.....
Mi e' dispiaciuto moltissimo leggere quello che hai passato/stai passando....

Sono passati molti mesi dal tuo ultimo messaggio....come va ora?
Le cose sono migliorate?
Spero proprio di si!
Un saluto affettuoso,
Rebecca
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