riconoscimento giudiziale paternità

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tabellina
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riconoscimento giudiziale paternità

Messaggio da tabellina »

buongiorno...
chiedo consiglio..
una mia collega al bar ha una figlio. questo figlio ha "messo" incinta la sua ex ragazza dopo un brevissimo ritorno di fiamma. questa ragazza gli aveva assicurato di prendere la pillola e invece no, aveva smesso ed è quindi rimasta incinta.
appena saputo (nel frattempo si erano già lasciati), il ragazzo (che al momento del concepimento era minorenne, 17 anni) è stato chiaro fin da subito nel dichiararare che non avrebbe voluto questo bambino e che non l'avrebbe riconosciuto. la ragazza dopo vari tentativi per mettersi di nuovo assieme a lui (lei comunque era maggiorenne) decide tenere il bambino affermando di occuparsene da sola.
entrambi sono disoccupati e vivono con i genitori.
la famiglia di lui è composta dalla sola madre e da un'altra figlia gemella che appena compiuti diciotto anni è "scappata" di casa per andare a vivere a casa di una sua compagna di scuola per incomprensioni legate sia al rapporto con la madre sia con il fratello in quanto lei vuole e ha intenzione di fare da "zia" al nuovo arrivato.
la famiglia di lei invece è composta da entrambi i genitori (il padre non voleva che la figlia tenesse il bambino).
da pochi mesi questo bambino è nato; il padre appena è nato non ha voluto nemmeno vederlo. ora la madre del bambino vuole i soldi per il mantenimento del minore non riconosciuto dal papà.
la mia collega è disperata per due ordini di motivi: il primo è che vorrebbe che suo figlio riconoscesse questo bambino (ha cercato di convincerlo in tutti i modi), il secondo è una questione economica. qualora avvenisse il riconoscimento giudiziale di paternità e dato che suo figlio è disoccupato, dovrebbe essere lei a passare il mantenimento per legge.
premetto che anche alla mia collega a 18 anni era successa più o meno la stessa cosa: rimasta incinta dei suoi figli poco dopo era stata abbandonato dal padre dei suoi figli (uomo violento) che non si è più occupato di loro nè affettivamente nè emotivamente.
io dal canto mio, essendo un'assistente sociale disoccupata ma soprattutto una sua amica ho cercato di spiegarle che sarebbe meglio ricevere un aiuto esterno e di rivolgersi al consultorio del suo paese, che potrebbero aiutare i due giovani ragazzi e far si che il minore non venga utilizzato come mezzo per rivendicazioni che solo alla superficie sono di ordine economico (la mia collega comunque ci tiene al minore ma è piùforte l'"istinto di protezione" nei confronti del figlio).
ma la mia collega non si fida delle assistenti sociali e si vergogna.
come posso aiutarla diversamente? avete qualche suggerimento?
grazie
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Nazg
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Re: riconoscimento giudiziale paternità

Messaggio da Nazg »

credo anch'io che il consultorio sia il servizio adatto per dare informazioni rispetto a questo caso.
dille che c'è anche la consulenza legale oltre che pricologica e sociale...
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