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Uomo senza dimora cacciato dalla comunità perché incompatibi

Inviato: mar, 25 nov 2014 - 7:56 pm
da cami
Salve, avrei bisogno di un consiglio, sono un assistente sociale che lavora presso una cooperativa nel comune e si occupa di segretariato sociale, C e un uomo senza fissa dimora residente nel comune in cui lavoro, abbiano inserito l uomo in una struttura ma è stato cacciato perché irruento e ingestibile come persona, adesso il comune cosa può fare? Premetto che il comune e indissesto e non può elargire un contributo economico, inoltre non dispone di casa da poter dare al l'uomo in questione, noi infatti avevamo pensato di inserirlo in una struttura per adulti, purtroppo l uomo e incompatible a vivere in una struttura, in quanto è finito per essere anche violento con gli altri residenti della struttura....
Chiedo a chi ha più esperienza di me se è cosa potremmo fare...
Grazie....
Inoltre in questo caso visto che comunque il comune si è attivato e visto che l uomo ha provocato il suo essere cacciato, ha ancora obblighi nei suoi confronti ????

Re: Uomo senza dimora cacciato dalla comunità perché incompa

Inviato: mer, 26 nov 2014 - 7:18 am
da ugo.albano
A mio modo di vedere c'è un'errata valutazione del bisogno, che viene reiterata.
Mi spiego: senza fissa dimora ---> Comunità. Fuoriuscita dalla comunità --> casa/contributo ---> assenza di risorse ---> che faccio?

Ma pensi davvero che la casa e il contributo risolvono le cose?

Se il soggetto è irruento e non sta alle regole, probabilmente ha dei livelli di non tenuta della frustrazione, il che richiama il bisogno di una presa in carico psichiatrica.

Poi, va beh, ma prima di inserirlo ci avete parlato? Avete cioè connesso l'inserimento ad un progetto di intenti con lui condiviso?

Saluti.

Re: Uomo senza dimora cacciato dalla comunità perché incompa

Inviato: mer, 26 nov 2014 - 10:51 am
da cami
L utente in questione era d'accordo ad essere inserito in una casa accoglienza, tuttavia una volta inserito non è stato alle regole della comunità mostrandosi aggressivo, ad esso non ha una casa in cui stare n'è tanto meno una rete familiare che lo possa accogliere, credimi diversi sono stati i colloqui effettuati con l utente e sembrava d avverò essere convinto e sicuro di entrare in una comunità altrimenti nn l avremmo mai mandato, comunque ti ringrazio della tua cortese attenzione, ora provvederò ad attuare un intervento di rete con il CSM per vedere altre possibili soluzioni, visto il suo grado elevato di aggressività che ha mostrato quando si trovava in comunità