disagio, povertà, minore e madre senza fissa dimora...

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tettanumi
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disagio, povertà, minore e madre senza fissa dimora...

Messaggio da tettanumi »

Ciao a tutti! vorrei chiedervi dei consigli in merito ad una situazione di cui sono venuta a conoscenza:
Una Signora, madre di un minore di anni 14 si separa dal marito, e si procede per un affido condiviso.

problema 1: il ragazzino va a vivere con il padre che ha una casa ( presumo in affitto) e la madre si trasferisce in cerca di lavoro in un altro comune; il ragazzino esplicita la sua insoddifazione e tristezza nei confronti di questa situazione alla madre ( il padre non provvede adegutamente alla cura e al sostentamento del ragazzo... vari episodi di trascuratezza e abbandono...).

problema 2: La madre ritorna e va a vivere con il figlio in casa della sorella, ma non potendo trasferire la sua residenza li', attualmente risulta senza fissa dimora!

problema 3: Il padre del minore non provvede a passare alla ex moglie nessun tipo di mantenimento al figlio. La madre è senza lavoro. Sussiste una situazione di forte disagio e di pregiudizio nei confronti del minore.


Spero di esser stata chiara, purtroppo è una situazione che mi è stata riportata da terzi e molto probabilmente ci sono delle lacune nella descrizione.
Mi pare strano che i servizi sociali non siano intervenuti in merito, nel cercare di aiutare la donna a ripristinare la sua situazione di momentanea difficoltà...
Non vorrei che il ragazzino, per tutta la situazione descritta, fosse affidato a terzi... magai sarebbe più opportuno un affido parentale!?

Help me!!!
MonicaB
Dotto
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Re: disagio, povertà, minore e madre senza fissa dimora...

Messaggio da MonicaB »

Magari anche no! Intanto la madre se lo ritiene può in ogni momento chiedere una modifica delle condizioni della separazione, sia per quanto riguarda l'affidamento del ragazzino che ha un'età per cui in tribunale la sua opinione rispetto al genitore con cui vuole stare viene tenuta in debito conto, sia per quanto riguarda l'ammontare dell'assegnod i mantenimento. Ricordo che la mancata corresponsione dell'assegno di mantenimento da parte di un genitore ha una strada civile (pignoramento) e una strada penale, bisogna presentare querela. Se il reddito non consente il pagamento delle spese legali c'è il gratuito patrocinio da parte di un legale. Una piccola precisazione a cui tengo molto: la residenza non si prende, è semplicemente la registrazione di uno stato di fatto, ed è un obbligo per la persona dichiarare all'ufficio anagrafe del Comune in cui si trova ad avere la dimora abituale dove si trova a vivere. Non è una scelta e non esiste impedimento alcuno a tale dichiarazione. In ogni caso immagino che risulti ancora residente nel comune precedente e quindi non è proprio senza fissa dimora. Un'ultima considerazione: se nessuno avvisa gli assistenti sociali della presunta condizione di pregiudizio per il minore come fanno a conoscerla e ad intervenire? Secondo te come potrebbero esserne informati?
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